Tre sì, un no secco: "Non sarei comunque brava a fare qualcosa che non voglio fare". Sarah Jessica Parker, Cynthia Nixon e Kristin Davis ci saranno. Kim Cattrall no. Lo script molto atteso dei nuovi episodi di Sex And The City su HBO Max, rumoreggiati ampiamente da PageSix e TVLine, incassa l'ennesimo rifiuto della storica interprete di Samantha Jones. Che aveva già negato la sua presenza allo sbandieratissimo (e mai realizzato) terzo film di Sex And The City e ha ribadito in un'intervista nel podcast del Women's Prize for Fiction un concetto per lei ovvio: SATC non è più materiale per Kim Cattrall. Capitolo chiuso, sigillato, stop. Ai panni sgargianti, sboccati e liberi della PR newyorkese l'attrice canadese nata in Inghilterra aveva dato il giusto spessore di emotività lungo sei stagioni e due film, ma il suo apporto alla causa del franchising è bello che concluso. "Ho superato ogni ostacolo interpretando Samantha Jones perché amavo Sex and the City. È stata una benedizione in tanti modi, ma dopo il secondo film ne avevo abbastanza" aveva raccontato Cattrall.

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Di progetti televisivi ne ha altri, ben più interessanti del replicare il solito ruolo: arriverà dopo la posticipata messa in onda causa Covid Kim Cattrall in Filthy Rich, una satira drammatica sul potere dei network, dove interpreta la simil-Oprah Winfrey Margaret Monreaux. Dove sono finite le altre protagoniste di Sex And The City? Presto aggiornato: Cynthia Nixon ha preso parte ad altre serie tv come Ratched, è attivista e politica, impegnata nel sociale e nei diritti civili. Kristin Davis vive di rendita e si diverte a commentare con aneddoti sui social fan profile della serie, senza dare troppo peso al passato. Incoerente, invece, l'ostinazione di Sarah Jessica Parker Carrie Bradshaw: nonostante le ripetute richieste di non associarla al suo personaggio più famoso, non vuole abbandonarla.

Al netto no di Kim Cattrall viene da domandarsi: ha senso l'ennesimo film/reprise/episodio speciale per celebrare (o raschiare il fondo) di una serie tv che ha davvero cambiato la rappresentazione delle donne, pur non esente da problemi e stereotipi forzati? Sul Sex And The City serie tv pioniera e delle sue quattro protagoniste sono state spese analisi, libri, saggi, longform, podcast di ogni tipo. La sua cristallizzazione nell'olimpo delle serie tv rivoluzionarie è ormai storia. Ha senso rispolverare qualcosa che è sottovuoto da ormai 15 anni? Cattrall, in una lunga intervista con Piers Morgan nel 2017, aveva suggerito un modo per ampliare quello stesso concetto primario di rivoluzione: "Un'altra attrice dovrebbe farlo: potrebbero fare una Samantha Jones afroamericana, o una Samantha Jones ispanica". Il recast poteva aggiornare la serie, portarla nel 2020 senza troppa malinconia e appianare uno dei difetti di rappresentazione più visibili. Ma dalla Warner Bros, aveva raccontato l'attrice, non avevano voluto sentire ragioni. A questo si aggiungono le acredini a mezzo stampa tra Kim Cattrall e Sarah Jessica Parker, mai state troppo legate soprattutto dopo la fine della serie. Ma quello che il pragmatismo di Kim Cattrall oggi dimostra è coerenza & intelligenza: perché tornare a un ruolo che alimenta solo nostalgia? No grazie.