Cosa pensare di H.P. Lovecraft è uno dei classici dilemmi del presente, simile a quello affrontato dai fan di Via col vento. Sicuramente è uno scrittore molto letto e altrettanto amato, ha creato buona parte del nostro immaginario fantasy e horror, le sue tracce sono dappertutto, dagli universi Marvel a Stephen King.
Ma era anche un razzista, la sua immaginazione era intrisa di odio. Il preambolo è il contesto della serie più importante dell’anno, Lovecraft Country (dal 31 ottobre su Sky Atlantic), che, in dieci episodi, riesce a usare la fantasia dello scrittore e contemporaneamente a esorcizzarla per arrivare a presentarla per ciò che era davvero: i deliri di un uomo bianco razzista. La serie racconta il viaggio di tre persone, tutte afroamericane, in una terra spaventosa e ostile: un ex soldato alla ricerca di suo padre, accompagnato da un’amica e uno zio che scrive guide di viaggio per neri. Siamo negli anni 50, in piena segregazione, quando un afroamericano rischiava ancora il linciaggio se si trovava dopo il tramonto in una città.

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Courtesy Sky Atkantic
Lovecraft Country in onda su Sky Atlantic dal 31 ottobre.

Come Watchmen (altra serie HBO) e il musical Hamilton, Lovecraft Country usa un linguaggio pop e familiare per arrivare al cuore della grande questione americana: il fallimento nel risolvere il problema del razzismo. Ci sono altri motivi per guardarla: i produttori sono noti (Jordan Peele e J.J. Abrams), ma l’autrice Misha Green è un talento di cui sentiremo parlare a lungo. E bravissimi anche i tre attori, Jonathan Majors, Jurnee Smollett-Bell e il veterano Courtney B. Vance.

Romulus per rileggere la storia

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Francesca_Fago
Una scena di Romulus

Ricostruire la storia della nascita di Roma e di uno dei più potenti imperi di sempre. È il compito che si è dato Matteo Rovere con Romulus, serie in 10 puntate girata in prolatino
e presentata alla Festa del Cinema di Roma. Con un cast tutto italiano, il regista ricrea un mondo primitivo e brutale dominato da natura e dei, dove vivono i popoli della
Lega Latina sotto la guida del re di Alba. Un affresco tra storia e leggenda (su Sky a novembre e in streaming su NowTv).

Sneakerhead per ridere delle ossessioni

sneakerheads l to r matthew josten as stuey, jearnest corchado as nori, allen maldonado as devin and andrew bachelor as bobby in episode 2 of sneakerheads cr courtesy of netflixnetflix © 2020pinterest
Courtesy of NETFLIX
Una scena di Sneakerheads

Avete mai sentito parlare degli sneakerhead? Sono i fanatici delle scarpe da sport, pronti a fare file di giorni o a spendere fortune per un’edizione limitata. Una mania diffusa ben nota tra i giovanissimi (e genitori). Sneakerheads (Netflix) racconta la comunità dal punto
di vista di Devin, ex collezionista ora cresciutello che, ritiratosi per occuparsi dei figli, si ritrova invischiato nella ricerca di un pezzo raro e costoso. Una commedia per ridere e riconoscersi (o riconoscere).