Milanese, di mamma francese e papà italiano, Caroline Corbetta nella sua attività di curatrice d'arte indipendente passa da progetti istituzionali come la curatela di Expo Gate per Expo Milano 2015 alla realizzazione di formati espositivi sperimentali come Il Crepaccio che, da vetrina in Porta Venezia a Milano, è diventata una Kunsthalle digitale su Instagram. La sua felice ossessione, oltre allo scouting di talenti emergenti, è rendere l'arte di oggi accessibile al grande pubblico, senza banalizzarla come troppo spesso accade. Quando non scrive, Caroline legge. O cucina (preferibilmente paste e polpette), insieme a sua figlia Ada.

Che cosa puoi fare per gli altri in questo momento e condividerai per #time2share?
Vorrei mostrare la preparazione delle mie polpette ma sono un segreto della casa ;-) Perciò proverò a condividere la mia esperienza, le mie competenze e la mia passione, raccontando come è nato un progetto “fuori formato” , trasversale e accessibile come Il Crepaccio (2012-2016) e come è diventato @ilcrepaccio nel 2017, continuando ad investirci tantissimo tempo (non retribuito) e altrettanta energia (ripagata). Potremmo intitolarlo così, il mio contributo: Come aprire uno spazio per l’arte senza un euro ma con tante idee.

Com’è nata questa tua passione?
Pensavo di volere fare l’artista ma, per fortuna, ho capito che non avevo il talento necessario. Allora mi sono messa accanto agli artisti, come curatrice e scrittrice, facendo da anello di congiunzione tra loro e il pubblico.

Che cosa ti piacerebbe imparare da qualcun altro?
Vorrei sapere tutto, quindi vorrei imparare da tutti. (Foto di Mario Zanaria).