Mattia Guolo è un fotografo di 32 anni, orgoglioso padre di due figli, lavora e vive a Milano, la città dove è nato e cresciuto. Nasce come ritrattista e lavora da anni con il mercato discografico, collabora con le più importanti case discografiche tra cui Sony, Universal Music e Machete Empire Records. La sua attività è basata su un'approfondita ricerca visiva che attinge ispirazione dai vari campi dell'arte e della comunicazione. Negli ultimi anni ha iniziato a lavorare nel mondo della moda, fra i suoi primi progetti c'è la collaborazione al progetto di Marie Claire UNPLUGGED nel dicembre 2019, che gli ha permesso di unire insieme gli ambiti della mia ricerca, musica e moda.

Che cosa puoi fare tu per gli altri in questo momento e condividerai per #time2share?
Offro un incontro online o nel mio studio, della durata di un pomeriggio. Il tema del workshop sarà inerente alla mia attività principale come ritrattista nell'ambito della musica. Durante l'incontro verranno condivise nozioni generali sulla fase progettuale e tecnica della creazione di un icona.

Com’è nata questa tua passione?
Questa passione nasce durante il mio percorso accademico, durante il quale ho frequentato un corso base di fotografia. Ho sempre avuto la necessità di esprimere me stesso in qualche modo, negli anni ci sono stati svariati tentativi più o meno riusciti ma nessuno abbastanza dinamico e adatto alle mie esigenze. Nel momento in cui ho realizzato il mio primo progetto fotografico sono stato folgorato dalla sua immediatezza.

Che cosa ti piacerebbe imparare da qualcun altro?
Ho sempre nutrito un velo di diffidenza nei confronti dei social media, nonostante abbia vissuto lo sviluppo di questi programmi fin dalla loro comparsa non sono mai riuscito a usarli con naturalezza. Diventati ormai strumenti imprescindibili per le nostre vite professionali, avrei bisogno di confrontarmi con un esperto che possa consigliarmi come sfruttarli al meglio.