Stella Egitto, siciliana classe 1987, giovanissima scopre la sua passione per la recitazione e inizia il suo percorso di formazione all'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica Silvio D'Amico. Nel 2009 inizia la sua carriera in teatro recitando in opere classiche e moderne, sotto la guida di importanti registi tra i quali Ferro, Cappuccio, Pugliese ed in compagnia con Gianmarco Tognazzi. Al cinema dopo la commedia Ti stimo fratello e Diario di un'inquietudine di Aurelio Grimaldi, Stella è stata scelta da Pif per la sua seconda opera In guerra per amore, seguito da “Malarazza” di Giovanni Virgilio e Detective per caso di G. Romano. Stella è molto amata anche dal pubblico televisivo: dall'esordio in Decameron di Daniele Luttazzi a Squadra Antimafia 3, "Questo Nostro Amore e I ragazzi di Pippo Fava, dagli Anni Spezzati di Graziano Diana a Romanzo Siciliano diretta da Lucio Pellegrini ed infine ad Amore della serie Il commissario Montalbano e Teddy, mini serie per Fox. Presente online con Forse sono io 2 per la regia di Vincenzo Alfieri e Voci di Resistenza per l’Enciclopedia Treccani. Co protagonista accantao a Luca Vecchi (The Pills) del film Nel bagno delle donne per la regia di Marco Castaldi è attualmente distribuito sulla piattaforma Miocinema.La vedremo nella serie prodotta da Lux Buongiorno mamma di Mediaset per la regia di Giulio Manfredonia, nel film Mio fratello, mia sorella per Netflix per la regia di Roberto Cappucci e come protagonista del film Codice Karim prodotto Rai Cinema. Nel 2021 sarà in tournée teatrale Follia di Shakespeare accanto a Lorenzo Richelmy per la regia di Max Mazzotta

Che cosa puoi fare per gli altri in questo momento e condividerai per #time2share?
Sono un'attrice e la comunicazione è il mio pane quotidiano. Quando non sono in teatro o sul set mi diverto a scrivere, comporre e ho deciso di condividere con voi questo sguardo scanzonato sul momento che stiamo attraversando sperando di scambiarci un sorriso.

Com’è nata questa tua passione?
Amo la drammaturgia dell'assurdo, amo i giochi di parole, le rime, le canzoni. Il surreale e l’autoironia trovo siano spesso dei linguaggi comunicativamente molto efficaci (su di me funzionano!).

Che cosa ti piacerebbe imparare da qualcun altro?
L’arte della cerimonia del tè.

Qui la composizione creata ad hoc per #time2share

Cara mia Marie Claire,

adoro il tuo savoir-faire,

con gioia accolgo il tuo time2share,

Che di questo momento confuso,

di incertezza e cuore recluso,

ciascuno può farne buon uso,

rendendolo multiuso.

Che se l’essenziale è invisibile agli occhi,

i nostri disegni non son scarabocchi,

ma forme speciali di suoni e rintocchi,

sognando il ritorno a brindare a quattrocchi .

Tu, qualunque sia il tuo talento,

condividi col mondo il tuo arrangiamento.

Che altro non potrà essere che una nuova canzone,

personale, speciale e aldilà di un ambizione.

Grazie Marie Claire che sei stata foce,

passo il testimone ad una prossima portavoce.