Eyeliner blu elettrico e mascara blu scuro: nei primi piani della giovane principessa Diana, oltre al colore mare d’inverno delle pupille era impossibile non notare il suo make up, e altrettanto impossibile per le ragazze degli anni 80 non imitarlo. Lady D era così semplicemente e teneramente una ragazza della sua epoca che se non avesse sposato il principe Carlo, forse avrebbe sperimentato i look lanciati dalle popstar per sfoggiarli in discoteca e avrebbe atteso impaziente l’uscita delle sue riviste preferite per provare i tester dei trucchi imprigionato sotto il cellophane. Ma nonostante le limitazioni del protocollo, Diana è sempre riuscita a seguire le mode con quel pizzico di trasgressione che caratterizzava anche la principessa Margaret, e il make up di Lady Diana era uno dei campi in cui esercitarla. Finché non venne qualcuno in suo soccorso per insegnarle a valorizzarsi ancora di più.

file photo diana, princess of wales attends a banquet in cameroon photo by tim graham photo library via getty imagespinterest
Tim Graham//Getty Images
Eye liner azzurro e mascara blu: Lady Diana nel 1990, prima dell’incontro che rivoluzionò il suo modo make up

Oggi sappiamo che truccarsi è anche un booster del buonumore, e che Diana cercava di mantenere l’allegria con ogni mezzo. La principessa del Galles aveva i suoi brand preferiti di trucco e skincare, tra cui Elizabeth Arden e Clarins, e anche se la sua pelle era perfetta e trasparente come alabastro, aveva imparato presto a usare due diversi tipi di fondotinta a seconda degli impegni a cui si doveva prestare: leggero e liquido quando sarebbe rimasta a distanza dagli obiettivi, coprente se erano previsti dei primi piani. È stato poco dopo essersi sposata che Diana scoprì da sola l’effetto che il trucco blu donava ai suoi occhi. La principessa aveva adottato praticamente da sempre l’eyeliner azzurro e quando, appunto, agli inizi degli anni 80 fece la sua comparsa nelle profumerie il mascara colorato che rappresentava una novità assoluta – si arrivò a declinarlo davvero in tutte le sfumature, persino il giallo o il rosso – Diana ne rimase folgorata.

Due passate di mascara Ocean Blue, e gli occhi della principessa sembravano esplodere di luce propria. La principessa non ne poté più fare a meno e ne fece la cifra stilistica dei suoi primi piani durante gli eventi, tanto che si parlava di "Blue Royal Make Up" quando si intendeva quella combinazione di eyliner e mascara total blu. Diana era così fedele a questa soluzione che quando il mascara colorato era ormai una delle tante alternative al semplice nero, lei gli era ancora fedele. Fino a quando al compimento dei trent’anni, nel 1991, durante un servizio fotografico con Patrick Demarchelier, incontrò la make up artist Mary Greenwell che le mosse coraggiosamente qualche obiezione. Greenwell spiegò infatti alla principessa che l’eyeliner blu non valorizza gli occhi dello stesso colore perché vince sempre sul confronto e rischia di spegnerlo. Le mostrò invece l’effetto prodotto da una riga di matita marrone sulla palpebra esterna superiore, sopra la quale sfumava l’ombretto dello stesso colore con un lieve effetto smokey. Le consigliò inoltre di rinunciare alla matita sul bordo interno della palpebra inferiore, né blu, né di altri colori, e la iniziò all’uso di tre strati di mascara nero, sia sopra che sotto.

france   november 09  diana, princess  of wales, wearing a white and blue lace and sequin evening coat dress designed by catherine walker for a dinner at the chateau de chambord during her official visit to france  photo by tim graham photo library via getty imagespinterest
Tim Graham//Getty Images

Ovviamente, l’effetto sortito era quello di una giovane donna sofisticata e non più da popstar teenager. Così come era rimasta stregata dal mascara blu lady Diana che aveva le ciglia bionde, rimase sorpresa da come il colore delle sue pupille risaltasse maggiormente usando quello nero, ora che non era più ventenne. Da quel momento sperimentò anche la tintura semipermanente delle ciglia al salone londinese Violet Adair e iniziò a osare le ciglia finte. Ma quando si sentì più sicura di sé, e soprattutto dopo il divorzio, ricominciò a sperimentare. Se ormai aveva abbandonato per sempre l’eyeliner blu all’interno dell’occhio, ritornò varie volte al suo amato mascara blu sul trucco soft brown che aveva imparato da Mary Greenwell, ogni volta che bisogno di spalancare il suo sguardo e sentirsi ancora la ragazzina felice che alla proposta di matrimonio di un principe aveva risposto “sì”. Funzionava.