Latte più tonico sono sufficienti per avere un viso veramente pulito? Quale siero viso scegliere? Perché dovrei usare quella determinata crema? Posso fare due maschere al giorno? Quanti prodotti skincare servono veramente per avere una pelle detersa, nutrita, levigata e revitalizzata? Se i due terzi delle donne coreane risponderebbe "molti", le occidentali stanno sempre più abbracciando l'opzione less is more. E così, mentre la maggior parte della popolazione femminile sta investendo quasi solamente in pochissimi trattamenti adatti alla tipologia delle propria pelle, stanno nascendo prodotti e/o brand skincare che sembrano andare contro corrente. O forse stanno precorrendo i tempi e anticipando nuove macro tendenze beauty?

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Dopo Sisleÿa L'Intégral Anti-Âge La Cure di Sisley (10 ml per 4 flaconi 910 euro su sisley-paris.com/it), un programma di trattamento in quattro fasi - Impulso, Rinnovamento, Consolidamento e Rinascita, e Pollution Skin Defence System di Susanne Kaufmann (2 ml x 15 fiale 265 euro su neos1911.com), una scatola contenente tre tipi di sieri diversi - vitamina C, Ectoina e Q10 - che promette una routine di ripristino dell'epidermide di 15 giorni, abbiamo scoperto 7 Daily Serums di Mameha. Come garantisce il giovanissimo skincare brand, che sta lanciando questo programma settimanale attraverso una campagna di crowdfunding partita il 29 settembre su Kickstarter, si tratta di un kit che contiene un siero diverso per ogni giorno della settimana e che va, giorno dopo giorno appunto, a nutrire la pelle a livello cellulare fornendole tutte le molecole nutritive necessarie per la riparazione del DNA e la rigenerazione cellulare.

Cresciuta tra l'Italia e il Brasile e con un patrigno giapponese, Ila Colombo, fondatrice di Mameha, ha imparato da bambina diversi approcci alla cura della pelle. Dopo la laurea in biologia molecolare, Colombo ha viaggiato molto per conoscere l'impatto del cibo sulla salute e in particolare su quello della pelle. Il segreto degli abitanti dell'isola di Okinawa? La varietà dei cibi dal pesce alle erbe passando per radici, spezie e tè. Quello dei sardi? Piatti che utilizzano pochi ingredienti alla volta mangiati nella giusta quantità. Nella foresta fluviale amazzonica invece si tratta dell'impiego di piante curative. Quello che ha scoperto in sintesi è che la combinazione di una dieta a base vegetale, attività fisica quotidiana e applicazioni topiche a base di erbe regala alla pelle vitamine D, C ed E.

Mameha è nata con l'obiettivo principale di utilizzare enzimi vegetali altamente nutrienti. Ila ha scelto quelli provenienti da frutti tropicali e piante che normalmente non sarebbero disponibili al di fuori del bioma della foresta pluviale amazzonica. E ovviamente lo ha fatto e continua a farlo in modo sostenibile, evitando le specie in via di estinzione o le piante coltivate in modo intensivo che contribuiscono alla deforestazione. E usando packaging dal design minimalista - il progetto è di Ross Lovegrove - 100% zero waste e che utilizza materiali riciclati e di facile smaltimento. Le formulazioni sono state studiate in modo che il siero del lunedì sia energizzante, quello del martedì calmante e rinfrescante, quello del mercoledì tonificante e ringiovanente, quello del giovedì protettivo e preventivo, quello del venerdì nutritivo, quello del sabato funga da beauty booster e quello della domenica sia curativo e di ripristino. Con l’abbonamento mensile online si riceve a casa ogni 28 giorni la linea di sieri. Con il primo ordine arriverà a casa anche una custodia da viaggio realizzata in elastomero stampato 3D che può essere usata come espositore.

L'opinione dell'esperto. "Cambiare siero ogni giorno potrebbe essere efficace e scatenare un'azione sinergica se si utilizzano sieri che lavorano con azioni mirate diverse. Un programma settimanale di sieri che possa avere cura della pelle, regalando idratazione, tono ed energia con un trattamento quotidiano specifico adatto a tutte le tipologie di pelle può dunque avere senso. Una buona idea è cambiare i prodotti al cambiare della stagione per adeguare a nuove temperature e condizioni atmosferiche", spiega la dottoressa Mariuccia Bucci.