In alto, da sinistra: l’olio Golden Frame, della serie Black Diaspora, 2018; targata 2020 e in mostra per la prima personale di Boafo alla Mariane Ibrahim Gallery, Baby Blue Suit (con la top model originaria di Accra); il celebre Krystal 1, 2018, in cui viso e mani affiorano dalla tela immacolata.

Sguardi profondi, indiscutibilmente seducenti. Sono il centro nevralgico di ogni dipinto assieme a volti fieri e grandi mani che si stagliano sui fondi monocromi. Niente distoglie l'attenzione dal racconto, da quello che l'autore vuole rivelare. Nato ad Accra, in Ghana, il trentaseienne Amoako Boafo è uno dei nomi in ascesa nel panorama internazionale, di recente consacrato da una prima personale alla Mariane Ibrahim Gallery di Chicago e da un contratto di collaborazione con la maison Dior per la collezione uomo P/E 2021.

amoako boafo, arte, marieclaire maison italia, novembre 2020pinterest
Courtesy of Mariane Ibrahim
Green Beret, 2020.

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Courtesy of Mariane Ibrahim
Nell’opera del 2020 Brick red, Boafo ha lavorato sul dettaglio dell’abito con motivi ricercati.

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Courtesy of Mariane Ibrahim
L’autoritratto del pittore Self portrait with pink pants, 2020.

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Courtesy of Mariane Ibrahim
Checkered Beret, 2020.

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Courtesy of Mariane Ibrahim
Black and White, 2018.

"Black lives matter!" rivendicano i neri in tutto il mondo e lui lo proclama a gran voce nelle sue tele, diventate simbolo della lotta alle disuguaglianze sociali. «Uso la pittura per navigare nell'esperienza umana», spiega ora l'ex barista. Ed è stato proprio il senso di appartenenza alla comunità black a indicargli la strada per il successo. Partito dalla città natale in cerca di fortuna, si è stabilito a Vienna, dove − per sua stessa ammissione − ha trascorso un periodo buio. Qui i "fratelli" lo hanno ispirato, in particolare coloro che si adoperavano per aiutare gli altri, opponendosi a soprusi e violenze. In rapida successione queste figure hanno popolato i quadri di Amoako: gente comune dal sorriso sereno e dalla pelle luminosa, perché la battaglia non passa necessariamente dalla forza. Ma dall'energia sì. E quella che emerge dalle sue opere è quasi tangibile.

amoako boafo, nuerki, arte, marieclaire maison italia, novembre 2020pinterest
Courtesy of Mariane Ibrahim
La tela Nuerki, 2019.

amoako boafo, tasia cobbinah, arte, marieclaire maison italia, novembre 2020pinterest
Courtesy of Mariane Ibrahim
Umber Brown Belt.

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Courtesy of Mariane Ibrahim
Tasia Cobbinah, con la top model originaria di Accra.

Complice una tecnica pittorica potentissima, che mescola pennellate lievi a vere e proprie sferzate di marrone, rosso e blu tracciate con le dita. «Ogni singolo segno deve essere visibile e aggiungere dettagli alla narrazione della persona». Con l'obiettivo di dare forma a esistenze complesse.