Uno dei (pochissimi effetti) positivi del Covid è averci fatto ritrovare il piacere di bazzicare le edicole, una delle microimprese di quartiere che durante il lockdown ci hanno permesso di ristabilire riti di quotidiana normalità.

Una bella rivincita per edicolanti da tempo in sofferenza, spesso costretti a chiudere o a trasformare i loro spazi in empori di gadget e fazzoletti usa-e-getta. A tutti loro è dedicata la prima edicola sostenibile di design che l’azienda altoatesina Rubner Haus ha regalato alla città di Milano, città simbolo di una ripresa socio-economica che non può più fare a meno di pensare il futuro in termini di sostenibilità ambientale, tanto che la municipalità si avvia a trasformarla in green city, con 3 milioni di nuovi alberi piantati.

lo schizzo della nuova edicola rubner donata a milanopinterest
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Lo schizzo della nuova edicola

Da oggi tra via De Amicis e corso Genova , c’è un altro segnale di arredo urbano contemporaneo e intelligente: nella piazzola di fronte alla storica pasticceria Cucchi, gli habitué e i nuovi clienti potranno infatti godere della nuova edicola Rubner, tutta in legno e acciaio, all’esterno dipinta di grigio perché alla fine la milanesità predilige il low-profile. Ma che all’interno «si riempie di luce e di colori», spiega Nicola Cappellari, con Flavio Barban, artefici dello studio d’architettura ABC e autori del progetto edicola. «Volevamo fosse confortevole come una piccola casa, per questo abbiamo pensato all’archetitepo della capanna e abbiamo fatto in modo che tetto e battenti del chiosco si potessero aprire a fiore, liberando spazio per chi ci lavora». In questo caso Omar e Simona, apprezzati protagonisti della vita del quartiere, primi eco-edicolanti e fieri interlocutori del progetto sin dall’inizio.