"Non è un lavoro per tutti, ma è un lavoro che molti sognano", dice l'annuncio in cui si offre un posto di lavoro per la posizione di Sex Developer. La prima domanda che viene in mente a chi vuole trovare un lavoro durante la pandemia è "cos'è un Sex Developer". L'unica risposta che si riesce a dare al volo è: "di sicuro, qualcuno che ha a che fare con il sesso". E fino a qui ci siamo, ma come? Niente di torbido: a cercare un Sex Developer è una comunità che si dedica alla divulgazione della sessualità in maniera libera e consapevole, con particolare attenzione al body positivity e al gender fluid. Si chiama JoyClub e la figura che cercano i suoi ideatori sarebbe, in sintesi, quella di una persona con skill di digital marketing management, madrelingua italiana ma (forse il limite più grosso che farà tirare indietro molti candidati) con una perfetta conoscenza della lingua tedesca.

La posizione vacante, infatti, è per la sede di JoyClub a Lipsia. Il candidato, se scelto, dovrà occuparsi di gestire una community di persone open minded su sesso e sessualità che condividono idee, esperienze - sì, anche i partners - sperimentando la completa messa al bando dei tabù. Non si tratta nemmeno di un fenomeno di nicchia: tra Germania, Spagna e Francia e Italia, dove è sbarcata da poco, l'iniziativa raccoglie circa 44mila nuovi membri l'anno e come un social network, con la sua app Joyce, connette persone con gli interessi elencati riguardanti il sesso con approccio libero e curioso. Nel 2020 la piattaforma ha incrementato la sua attività del 12% in conseguenza all’emergenza sanitaria del Covid perché ha raccolto tutti gli "orfani" dei locali e dei party di incontro, che fino al via libera ricorreranno al cybersex o al live streaming. Insomma, un'attività in crescita e quello offerto con l'annuncio non sembra essere proprio un lavoro noioso, su questo non ci sono dubbi. La candidatura è ancora aperta sul sito della comunità: chi vuole provare?