Il compleanno del Maxxi di Roma, aperto il 10 maggio 2010, era stato rovinato dalla pandemia. Nel giro di una manciata di settimane, tutte le mostre, gli incontri, gli eventi fissati in calendario per festeggiare i dieci anni dalla fondazione del museo nazionale di arte, architettura, fotografia del XXI secolo creato da Zaha Hadid erano saltate o avevano subito modifiche e slittamenti.

Ora è arrivato il momento di recuperare il tempo perduto. Il 2 ottobre (e fino al 10 ottobre 2021) infatti si apre il sipario su uno degli eventi più attesi della stagione: la mostra Senzamargine. Passaggi nell’arte italiana a cavallo del millennio, progetto curato dal direttore MAXXI Arte, Bartolomeo Pietromarchi e di cui Marie Claire è media partner, che avrebbe dovuto inaugurare lo scorso aprile.

Si tratta di un suggestivo viaggio nella poetica di nove maestri della nostra arte contemporanea. Tutti insieme appassionatamente rappresentano la vitalità e la diversità delle ricerche artistiche nella nostra Penisola. Si tratta di Carla Accardi, Luciano Fabro, Luigi Ghirri, Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi, Paolo Icaro, Jannis Kounellis, Anna Maria Maiolino, Claudio Parmiggiani e Mario Schifano. Star che ancora non fanno parte della corposa collezione del museo romano ma che, grazie all'intervento del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo , entreranno a farne parte.

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© Archivio Editoriale Lotus, Milano | Luigi Ghirri
Luigi Ghirri, Reggio Emilia – piazza San Prospero, 1987

Un'operazione in linea con quanto aveva rivendicato mesi fa Giovanna Melandri, presidente fondazione Maxxi secondo cui il museo deve «essere un luogo in cui gli artisti contemporanei espongono inquietudini e interrogativi del nostro tempo, in una tessitura di sguardi e di poesia pura. Nel nostro strano e amato Paese è più difficile costruire istituzioni culturali che distruggerle. La grande quantità dei nostri eventi ha reso questo luogo un festival permanente del pensiero». Un festival permanente del pensiero, dunque, in cui il progetto Senzamargine gioca un ruolo tanto importante quanto coerente.

Le opere esposte, infatti, che vanno dalla pittura alla fotografia, passando per la scultura, sono allestite in una sequenza di ambienti immersivi che ne potenziano sia la loro capacità di dialogare con lo spazio circostante che la loro carica rivoluzionaria, la loro e monumentalità. Gli scatti di Ghirri come le installazioni di Kounellis sono dunque perle realizzate da veri outsider spesso considerati ai margini dei movimenti più famosi ma che nel corso del tempo sono riusciti a dare corpo a una ricerca indipendente e originale divenendo fonte di ispirazione per gli artisti delle generazioni successive.

Un appuntamento da non perdere per scoprire come la collezione di un museo non sia qualcosa di statico e immodificabile, ma materia viva, capace di mutare ed evolversi di continuo.