Siamo ancora lì, nella stanza in penombra dove si consuma il breve (ma intenso) spogliarello di 9 settimane e ½. A 34 anni dal suo debutto al cinema, la nostra mente non è mai andata via da quel perimetro fatto di chiaroscuri, sospiri pesantissimi e ombre cinesi che lasciano molto poco spazio all’immaginazione. Come un flashback che salta a pie’ pari decadi e ere cinematografiche, Kim Basinger oggi, minigonna nera, gambe di velluto, capelli color spiga di grano posa per la nuova campagna Miu Miu Icons 2021. Miuccia Prada si chiede cos’è un’icona nei nostri tempi liquidi, e perché un’icona è un’icona? La risposta, cristallina, potrebbe stare in una foto di Kim Basinger a 66 anni: una Madonna laica, una fede all’edonismo mai abbandonata e un credo ossimoricamente manifestato in un low profile professionale/personale. Sono pochissime, infatti, le occasioni mondane e non a cui oggi Kim Basinger partecipa, figlia di quell’understatement così poco hollywoodiano ma, forse, azzeccato.

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Courtesy Miu Miu

Il blazer rubato a un armadio maschile, sublime nelle sue sproporzioni, le accarezza le spalle, come se qualcuno, un Mickey Rourke “di passaggio”, glielo avesse delicatamente appoggiato prima di riprendersi dalle sue mani un bicchiere di Martini vuoto. Un top prezioso, le gambe nude, una minigonna nera Kim Basinger ora si racconta, in punta di piedi, di fronte all’obiettivo di Mert Alas e Marcus Piggott, e dietro la mente di Miuccia Prada. “Un'icona deve essere rappresentativa, un esempio di eccellenza”, ha raccontato la stilista. “Allo stesso modo, può simboleggiare un insieme di credenze, un modo di vita. Deve sempre significare qualcosa. Le icone di Miu Miu sono donne dalle mille sfaccettature, una comunità di donne dall'assoluta individualità”. Le icone di Miu Miu sono donne dalle mille sfaccettature, una comunità di donne dall'assoluta individualità”. Muse di Miuccia per la campagna Miu Miu Holiday 2020 anche Raffey Cassidy, Emma Corrin, Du Juan, Storm Reid, Jordan Kristine Seamón e Chloë Sevigny. Un’icona ha il potere di lasciarci sognare al solo sguardo, senza che i numeri sulla carta d’identità siano d’intralcio per i voli della mente, Kim Basinger ora, felina anche senza aver bisogno di un soprabito animalier, è tutto questo. E lo sarà per le prossime 9 epoche cinematografiche, e mezzo.