I luoghi dell’infanzia sono le oasi dell’anima, Uma Thurman non aveva neppure 15 anni quando si accomodò di fronte all’obiettivo per la prima volta e quell’emozione non è mai andata fuori fuoco veramente. «Ero davvero una bambina, ma ricordo tutto con grande piacere. È sempre un lusso poter scivolare nei panni di qualcun altro. Un gioco, un bellissimo gioco».

Le piace praticare la leggerezza, ora che una nuova tormenta di gossip l’ha travolta e che l’umore non è certo dei migliori (è recente la rottura col fidanzato, il finanziere francese Arpad “Arki” Busson, già storico compagno di Elle MacPherson, di cui non vuole parlare).

Il lusso consiste nel tornare nei panni di una modella speciale, per dare il volto e soprattutto il suo carisma a un profumo, Ange ou Démon Le Secret di Givenchy. Una fuga lieve da una realtà al momento angusta. Un ritorno alla fanciullezza per una che è alle soglie dei 40 anni.

Il nostro primo appuntamento lo buca perché si addormenta, al secondo risponde scusandosi almeno tre volte. «Sto lavorando tantissimo, dobbiamo finire questo film (Ceremony, in cui è una donna matura che seduce un ragazzo più giovane) e siamo un po’ indietro. Facciamo tanti straordinari e nei giorni liberi recupero un po’ di sonno…».

Ha la voce stanca attraversata da un principio di malinconia, ma la voglia di sorridere non le passa mai: «E poi chi vorrebbe parlare con me come prima cosa di mattina?». Molto meglio l’ora dell’aperitivo. Molto meglio.

La prima cosa che stupisce è questa overdose di lavoro. In agenda Uma ha almeno quattro film programmati nei prossimi 18 mesi, incluso il terzo atto di Kill Bill con l’amico di sempre Quentin Tarantino che dovrebbe iniziare le riprese a fine 2010. Una secca rottura col passato, quando la Thurman rimaneva a occuparsi dei figli anche per due anni interi, aspettando la chiamata giusta.

L’iperattività come antidoto? Nei confronti di cosa? In realtà non esiste una ragione precisa. Nella vita si attraversano fasi, questa è quella del lavoro. Non è facile trovare progetti validi nei quali immergersi totalmente. E allora diciamo che sono stata fortunata. Lavoro con persone che mi piacciono, posso scegliere ruoli che sono sfide continue. Molto spesso, come nel caso attuale,sono progetti piccoli, quasi artigianali dove si respira un’atmosfera splendida e dove il prodotto finale non è mai il risultato di una poderosa e fredda macchina cinematografica. Per farla breve, mi diverto, concilio bene la mia vita privata, e per ora non mi preoccupo dell’agenda fitta.

Dicono che potrebbe anche interpretare il ruolo di Greta Garbo. Un suo pallino di sempre. È una vecchia storia, a cui non penso da tempo. Era legata al progetto di Louis Malle, un genio straordinario. Purtroppo lui non c’è più. E un personaggio può affascinarti, ma se non c’è il regista o la condizione ideale, non è il caso di farci una malattia.

Ma trova il tempo per fare ancora la modella. Vale lo stesso principio. Lavorare con una regista come Mira Nair (che ha diretto lo spot di Givenchy) è un privilegio e soprattutto un piacere. Sai sempre che il risultato sarà sofisticato, intrigante. Adoro la fotografia da quando sono bambina, quando è di ottima fattura, come quella di Mario Testino, riesce a regalare emozioni.

Angeli e demoni. Chi sono quelli del nostro tempo? Non credo che la campagna pubblicitaria volesse sollevare questioni così impegnative. Penso che si riferisse piuttosto all’animo di noi donne che deve essere equamente diviso a metà. Per sopravvivere in questa epoca devi essere un po’ angelo e anche un po’ demone. Sfuggire alle definizioni pre-confezionate.

Giocare a fare la misteriosa? Non so se sia l’espressione giusta, se si possa riassumere in questo modo. Forse io sono soltanto discreta, e per qualcuno è facile tradurre questo in mistero.

Trova affascinanti gli uomini enigmatici? A questo punto della mia vita associo il mistero a un sentimento piuttosto negativo. Se c’è qualcosa che non quadra, è sempre meglio muoversi con molta cautela. Te lo dice la pancia. Vuoi cercare di capire. Hai un bisogno netto di chiarezza. Ma è ovvio chele regole dell’attrazione funzionano per conto loro. Siamo fatalmente attratti da ciò che non conosciamo. È parte di noi, a volte è inutile ribellarsi.

Ho capito comunque che lei la sera è sicuramente più loquace. Si considera una che vive meglio di notte? È stato così per tutta la vita. A un certo punto però ho dovuto fare i conti con il giorno. Con i bambini che ti svegliano all’alba. È stata dura, ma sa cosa? Ora preferisco così. Con la luce si apprezzano cose che la notte nasconde.

Lei non cela invece la sua data di nascita. Fra pochi mesi taglierà un traguardo importante, per molte attrici traumatico. Io invece non vedo l’ora. Per me è raggiungere uno status personale al quale sento di appartenere da molto tempo. Sono quarantenne da parecchio, me lo dicevano in tanti che sono più vecchia rispetto alla mia età. Finalmente potrò trovare armonia con me stessa.

Ha in mente come festeggerà? Probabilmente scalerò una montagna. In fondo esserci arrivata così è stata una salita emozionante.