Il prossimo ruolo di Eva Mendes è quello di commessa in un department store che spruzza profumi ai clienti. Remake di Donne, film di George Cukor del 1939, uscirà negli Stati Uniti a settembre. La sua è la parte di Crystall Allen, già interpretata da Joan Crawford: «Vuole provarlo?», è una delle battute. E lo stesso sembra suggerire la sua posa sensuale nella pubblicità del nuovo “Secret Obsession” di Calvin Klein, versione rivisitata del classico più sexy della storia dei profumi («In realtà si doveva chiamare Climax», ricorda Ann Gottlieb, il naso che l’ha creato). La scelta di Eva Mendes come testimonial del marchio americano (è anche il “corpo” della linea underwear “Seductive Comfort”) non è casuale: la ragazza ha quel non-so-che naturale che gli uomini trovano irresistibile e un sorriso luminoso, è intelligente (e ci tiene a sottolinearlo) ed è una delle attrici ben considerate a Hollywood. Emersa al fianco di Denzel Washington in Training Day, a Natale sarà anche in The Spirit di Frank Miller. Presente nelle riviste di moda e agli eventi social, è un’icona di stile in cui le donne si identificano con facilità. La Mendes, 34 anni, nata a Miami cresciuta a Los Angeles, è determinata nel lavoro e non alimenta il gossip: dal 2002 sta con il regista peruviano George Gargurevich.

Qual è la sua ossessione segreta?

L’amore. Adoro essere in una relazione. Sono una di quelle che ha sempre una storia. Naturalmente questa non è l’unica, ma se le rivelassi tutto come farebbe a rimanere segreta?

Eva, come la prima donna, scelta per rappresentare una fragranza che seduce. Lei incarna questo istinto femminile?

Non so se mi vedo così. Io spero che le donne si possano relazionare a me e vedermi come una ragazza di oggi che non deve per forza rientrare in una categoria, avere una taglia striminzita e apparire in un certo modo. Io seguo le mie regole, non subisco la sessualità e non mi sento sfruttata da nessuno. Quando vedi la ragazza che indossa “Secret Obsession” puoi scommettere che è una che ha il controllo della situazione.

Ma il profumo può davvero avere un potere seduttivo?

È decisamente potente. Per quanto mi riguarda una fragranza deve essere soltanto mia, una firma olfattiva che indosso sempre, che mi identifichi e che io non tradisco. Mi piace credere che l’uomo che ami o l’amico con cui esci associ a te questo profumo e ti evochi anche quando non ci sei. Un codice di riconoscimento fortissimo che è legato all’attrazione sessuale, ma anche a qualcosa di decisamente più profondo. A volte mi trovo in situazioni o luoghi in cui un odore mi colpisce, mi riporta a un ricordo d’infanzia e poi svanisce. Il subconscio ritorna in superficie.

Tutti dicono che lei è sexy. Cosa significa esserlo oggi?

Non so dirlo in modo specifico. Ma so che questo è un grande periodo per le donne. Prenda l’esempio di Hillary Clinton e quello che è riuscita a fare con la sua campagna. Finalmente si raggiungono posizioni in cui non si deve essere soltanto “moglie di”. Se ne parla da tanto, di riuscire a fare tutto: carriera e famiglia. Ma soltanto ora finalmente si è materializzata la possibilità di avere una candidata alla presidenza. Yes, we can! Possiamo essere mogli attraenti, mamme devote che portano i figli a vedere una partita di calcio, donne in carriera e amanti fantastiche: sexy è poter essere tutto questo. Contemporaneamente.

Le ossessioni possono anche essere positive quando sono finalizzate a degli obiettivi. Quali sono le sue?

La mia carriera e il dover rispettare sempre la mia personalità, chi sono veramente. Ho un’opinione decisa su tutto e tendo a difendere sempre la mia individualità.

Quali sono gli aspetti che le persone normali non capiscono o non rispettano dell’essere una celebrity?

A volte senti che le persone vedono qualcun altro, non chi sei realmente tu. Stai camminando e la gente ti fotografa senza dire nulla, solo perché sei famosa. Se qualcuno venisse a dirmi «adoro quello che hai fatto in quel film e sono felice di vedere che un’attrice diversa, una latina non troppo alta, abbia successo...» allora sì, mi sentirei bene. Ma quando la gente ti concepisce soltanto come un pezzo di carne mi ribello. Dov’è la mia anima in tutto questo? Sia chiaro: non mi lamento. Però si dice qualsiasi cosa o si scrive tutto su di te e devi accettarlo. A volte le notizie non sono vere e finiscono per ferirti molto.

Legge tutto quello che esce su di lei?

Sì, devi conoscere il nemico, la tigre che ti sbranerà! L’immagine è un po’ drammatica, ma voglio sapere tutto (ride).

Lei ha detto: «È divertente essere donna perché è bello flirtare, truccarsi e avere le tette»...

È vero, l’ho detto! Ed è stato così stupido. Volevo essere spiritosa e leggera, ma alla fine suona così sciocco e non diresti mai che sono la ragazza che sono, una che ascolta l’opera e legge libri interessanti. Con una battuta così non mi prendono sul serio!

È simpatica, in fondo è il lato ludico della femminilità.

Ma il modo in cui l’ho detto mi fa apparire sciocca. Io non sono stupida! (dice in falsetto).

A Cuba la situazione sta lentamente cambiando. La sua famiglia viene da lì, lei cosa si aspetta?

Cuba libre! Non ho aspettative e non so cosa stia succedendo. Tutti me lo chiedono, è vero che io ho ancora parenti che ci vivono, ma non so nulla. Spero però in cambiamenti fondamentali, maggiore libertà e una società aperta. Non vedo l’ora... Io non posso andarci perché sono cittadina americana.

Barack Obama ha detto di essere aperto al dialogo.

(Incrocia le dita e sorride) Siamo con lui.

Chi sono stati i suoi modelli come attrice?

Sophia Loren, sicuramente. E Monica Vitti. Praticamente tutte le italiane, con la Loren che non incarna solo la bellezza, ma la forza di certe donne “etniche”. Quando vedevo i loro film da bambina, mi ricordavano mia madre. Non nell’aspetto fisico, ma in quella qualità particolare di noi latine che nonostante le difficoltà, e a quei tempi ce n’erano, non perdiamo mai la femminilità. È un tratto molto bello, dobbiamo essere sempre così...