È una storia di numeri, questa. Una storia seppellita che emerge ora, a più di cinquant’anni dalla realtà dei fatti. Una storia che sfiora la morte tra le più misteriose del secolo scorso e che riconferma la teoria dei sei gradi di separazione. Protagonisti: John Fitzgerald Kennedy e Catherine Deneuve. Stavolta non c'entrano le amanti del presidente USA assassinato a Dallas il 22 novembre 1963. L’attrice simbolo del cinema francese nello stesso periodo si era appena affacciata sulle scene pre-nouvelle vague e di certo gli Stati Uniti erano ben lontani dai suoi pensieri. Niente corna e paranoie da First Lady, ma una storia di finanziamenti. Di numeri: 2891 file sull’assassinio di JFK

La Storia, un paio di guerre e un filo rosso sangue che stringe gli USA e la Francia passando per il Vietnam, perché se Catherine Deneuve è nei file della CIA sulla morte di JFK la spiegazione va cercata nella lunga guerra combattuta dagli Stati Uniti (e alleati) contro il Vietnam, separato in Nord e Sud nel 1954 dopo più di trent’anni di colonizzazione francese. C'entra l'Indocina, come il film in cui Catherine Deneuve recitò nel 1992 proprio sulla storia (nostalgica) del colonialismo francese nel Sud Est Asiatico attraverso due complesse storie d’amore. Oscar come migliore film straniero e candidatura Academy per Catherine Deneuve, che però non vinse. Segnatevi comunque il dettaglio storico-geografico, perché furono gli attriti tra i due stati divisi dalla Francia a far intervenire gli USA in Vietnam in una delle più lunghe e violente guerre del Novecento, ed è da qui che iniziano le spiegazioni. Catherine Deneuve spiata dalla CIA.

Su Madame LeFigaro hanno analizzato un rapporto dell’11 luglio 1969, quasi sei anni dopo la morte di Kennedy, firmato da Paul K. Chamlesky, capo della divisione francese della CIA. L’intelligence americana indagava su possibili cittadini francesi legati alla guerra del Vietnam e sui disertori statunitensi che trovavano rifugio certo nella Francia agitata del post-Sessantotto. Ribelli, contatti, conoscenze, movimenti finanziari. Nel rapporto l’informatrice di nome “Petunia” parla di possibili donazioni di denaro per finanziare le reti clandestine di sostegno ai dissidenti della guerra del VietNam, e menziona una cifra di 1500 franchi dell’epoca che una bella attrice francese avrebbe versato a Larry Cox, sospettata di essere la responsabile principale delle reti dei disertori americani. Catherine Deneuve film che non avrebbe potuto immaginare una storia di spionaggio più complicata di questa. Sarebbero stati coinvolti in finanziamenti, sempre stando al rapporto, anche Jean-Paul Sartre e Simone De Beauvoir, la crème de la crème della cultura francese dell’epoca.

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Catherine Deneuve finanziatrice dei ribelli del Vietnam all’epoca della guerra? Nei panni di fascinosa spia possiamo anche immaginarcela: di sicuro Catherine Deneuve potiche, soprammobile, non è mai stata. A quanto pare mancava ancora il tassello per confermare o meno il rapporto CIA e la diretta interessata del paper, Larry Cox, raggiunta da Le Parisien, ha risposto chiaramente: per lei è persino falso. “Ho visto la Deneuve per pochi minuti e non l’ho mai frequentata più di così” ha detto la Cox, presidente di un’associazione che si occupa di difesa dei diritti umani. Non ci sono foto di Catherine Deneuve dell’epoca che la ritraggano come obiettivo sensibile nell’occhio della CIA, ma di certo l’attrice francese non ha mai taciuto le sue simpatie politiche orgogliosamente orientate à la gauche, e questo poteva essere sufficiente a far cadere su di lei, attrice celebre ed esposta, le attenzioni dello spionaggio USA. Catherine Deneuve oggi non commenta, lascia correre, nemmeno si spreca a digitare un Tweet o uno status chiarificatore. La sua vita l'ha fatta: Catherine Deneuve figli, nipoti, grandi amori come Marcello Mastoianni e David Bailey. Ma un presidente USA mai. Sei gradi di separazione tra Catherine Deneuve e John Fitzgerald Kennedy, flash glamour e ribelle in una delle morti più complesse di sempre.

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