Tutti a Hollywood vogliono apparire normali, e nessuno riesce a esserlo. A Hollywood una diva che rifiuta un’intervista non è snob ma è una doll, una diva che si rivolge a un’altra è sweety, darling, baby o lovely. Eppure. Eppure a Hollywood ci sono più ammalati di nervi che nel resto del mondo. Quasi tutte le star soffrono o hanno lamentato un “complesso”, e tutte si sono “nutrite” almeno una volta di pilloline contro l’angoscia. E poi, ovviamente, vanno dallo psicanalista. Che tra i tanti, cura un complesso in particolare: quello di inferiorità. Strapagati, inaccessibili, divini, ma malconci.

In costante ricerca di se stesso e degli altri, rispettato da tutti e cioè da nessuno, «il divo è un prodotto sintetico, fabbricato dal dipartimento del trucco, dalla pubblicità, dal produttore e dai giornalisti», si legge ne I sette peccati di Hollywood di Oriana Fallaci, un reportage dettagliatissimo nato da una sfida: volare in America e intervistare Marilyn Monroe («Non ho ancora conosciuto una celebrità che non abbia sofferto o che non soffra di “nervous breakdown”. Gli attori sono dei poveracci»). Case di lusso, piscine, automobili da una parte, interpretazioni che suggestionano, personaggi che ossessionano e termini di paragone altissimi dall’altra. Crack. Qualcosa si spezza: l’ego. E il timore disgraziato di non essere all’altezza ha la meglio. Carriere&complessi d'inferiorità vanno a braccetto in queste undici coppie di poveracci, ops divi.

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Jennifer Aniston e il complesso di inferiorità verso Angelina Jolie. Lei, la Rachel per sempre, con lo stesso taglio da una vita, tanti ruoli simili e mai un exploit convincente. L’altra, la ragazza interrotta, l’attrice dai mille volti (mozzafiato) e la donna dell’impegno umanitario. Tra loro Brad Pitt, un matrimonio, anzi due, molti figli e un destino: essere rivali in amore per sempre.

Vanessa Paradis e il complesso di inferiorità verso Amber Heard. La francesina esile VS l’americana bionda, spocchiosa e determinata. Non c’è storia perché tra le due una è LA storia (dello stile).

Cara Delevingne e il complesso di inferiorità verso Kristen Stewart. Povera Cara. Avere a che fare con una ex enorme come Kristen dev’essere durissima. La Stewart le ha soffiato malamente l’adorata St. Vincent e ha continuato a far finta di niente. Snobissima come poche. Il risultato? Cara che piano piano scompare.

Winona Ryder e il complesso di inferiorità verso Kate Moss. Quando due giganti si scontrano… Winona e Johnny Depp hanno fatto la storia, Kate e Johnny l’hanno riscritta. Winona come Kate? Kate come Winona? Mai. Entrambe insieme a Johnny hanno inventato un immaginario, uno stile, un menefreghismo… Ma Kate, ci scuserai, è Kate.

Pippa Middleton e il complesso di inferiorità verso Kate Middleton. La prima si sta per sposare, la seconda è stata LA sposa del secolo. Cosa significa essere la sorella della Duchessa più amata di sempre? Significa confronti e paturnie per tutta la vita? Magari no.

Jennifer Lopez e il complesso di inferiorità verso Mariah Carey. Una sfida che dura da sempre. Faida iniziata dal divorzio di Mariah da Mottola che avrebbe passato una sua papabile hit a Jennifer Lopez. Mariah Carey, testa dritta e voce enorme, accusa, distrugge il mito nascente J.Lo e ottiene le scuse da Mottola. Per la serie: con la diva non si scherza. Chiaro?

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Maria Callas e il complesso di inferiorità verso Jackie Kennedy. C’è stato chi l’ha definita “un’umiliazione pubblica”. Quando Aristotele Onassis sposò Jacqueline Kennedy frantumò il cuore (ancora in mano all’armatore) e la carriera della Divina in mille pezzi.

Kate Middleton e il complesso di inferiorità verso Lady Diana. Lady D ha ancora molto da insegnare ai Windsor. E a Kate Middleton soprattutto. Il paragone è inutile ma inevitabile. Stile, aplomb, pensieri, la Duchessa di Cambridge dovrà convivere per sempre con un ricordo eterno e inarrivabile.

Beatrice Borromeo e il complesso di inferiorità verso Charlotte Casiraghi. Chissà cosa succederebbe se anche loro venissero meno alla noblesse oblige e agli obblighi morali derivati da patti di sangue (blu)…

Bianca Vitali e il complesso di inferiorità verso Laetitia Casta. In mezzo c’è, ancora una volta, un uomo. Marito della prima, ex compagno di vita della seconda. Cos’hanno in comune le due (a parte Stefano Accorsi)? Praticamente nulla.

Melania Trump e il complesso di inferiorità verso Michelle Obama. La first lady più improvvisata della storia americana VS la futura (?) prima donna d’America. C’è margine per una sfida democratica? Nemmeno l’ombra.