Lo show era quello di Donna Karan Autunno/Inverno 1996/1997, la foto scattata da Rose Hartman per Getty Images è di quelle che assegnano un’epoca alla Moda. Anche se non ha fatto il giro del mondo perché quando è stata scattata nel settembre 1995 non c’era Instagram, non c’era Twitter e Anna Wintour, già direttrice di Vogue America non era ancora Anna Wintour, quella direttrice di Vogue America. Eppure lo scatto che ritrae Anna Wintour con la figlia Katherine detta Bee al suo fianco nella sfilata della Karan la dice lungo sul decennio che verrà. Se oggi posare in prima fila con a fianco una mamma importante è la tortura della povera North West o il principio del capriccio della giovane Harper Beckham, all’epoca avere otto anni ed essere a fianco della madre con un vestito da bambina era semplicemente accompagnare mamma al lavoro. Anna Wintour, poi, sorride ed è piacevolmente al sicuro dietro ai suoi occhiali neri.

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Getty Images

Occhiali che non sono l’unico oggetto rimasto in comune con il suo look nei secoli dei secoli successivi. Pantalone kaki (pantalone?!), blazer, collana di perle azzurre e caschetto firma della donna inglese più potente d’America. In questo scatto Anna ha 46 anni. Ma quello che rende questo scatto anni Novanta qualcosa di raro è nel sorriso accompagnato dalla gestualità di questa mamma, business woman, con a fianco una bambina che sorride a sua volta. Una scena di bella vita newyorkese per Bee Shaffer qualche anno prima del divorzio dei genitori (suo padre è David, psichiatra infantile da cui la madre ha divorziato nel 1999 trascinandosi dietro gossip che neppure Anna Wintour la più potente dell’editoria mondiale è riuscita a placare).

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Traumi da un passato ricco di moda? Macché. Per Katherine Shaffer detta Bee, lavori anche al Daily Telegraph, studi in legge e socialite morigerata, la discrezione è tutto: questa è la più grande lezione presa da mamma Anna. E lo è soprattutto se oggi, a 29 anni, rischi di avere in mano una bomba e non uno smartphone. Aplomb londinese e non newyorkese dunque per Bee Shaffer che può permettersi di postare una foto di vita privata della signora Anna mentre è in pantaloncini corti, occhiali neri anche davanti a un papabile barbecue. Un ritratto intimo sfoggiato nella più leggera delle mosse, quella nostalgia che, sui social, ha già colpito il principe Harry in ricordo di mamma Lady D.

Ma non finisce qui: se su la mamma molto è stato detto e romanzato (nel caso ecco 17 cose che non sapete su Il diavolo veste Prada, film che decretò Anna Wintour personaggio pubblico e non solo direttrice di Vogue America) c'è un'altra lezione che la Wintour ha passato alla figlia ovvero l’arte dell’endorsement. Un caso: questo post di Bee con protagonista Lena Dunham fiera nell’indossare la t-shirt pro Hillary Clinton. Bee non dice nulla: ma sceglie tutto. Esattamente come sua madre. Gigi Hadid del caso: prendete nota prima che i social spariscano?