Arriva sul palco dello storico Palace Theatre di Broadway street, Los Angeles, con sneakers bianchissime, total black del sabato pomeriggio, ovvero la divisa comfortwear con cui Gwyneth Paltrowha costruito un impero, Goop, blog prima, marchio poi, che consta in 60 dipendenti e che ha proiettato la ex signora Martin nell’Olimpo delle attrici con forti velleità imprenditoriali. Cosa che non è sempre stata apprezzata dell’algida Gwyneth, figlia di papà della Hollywood tutta boulevard e red carpet. Eppure dal palco dell’Airbnb Open 2016, a fianco di un Brian Chesky amico e consigliere, Gwyneth Paltrow sembra aver deciso: smettere di essere smaccatamente snob e parlare di una rinascita. «Vengo da una carriera in cui tutti ti leccano il culo. In veste di imprenditrice, invece, la gente ti dice “ok, ma tu chi sei"?». Per la serie Gwyneth Paltrow i panni (per nulla comfortwear) della biondissima di L.A con l’Oscar nell’armadio non li vuole più. Sua figlia Apple lo ha già capito, e infatti, sale sul palco con papà in tuta (e canta da Dio). Ma, quello che Gwyneth ci vuole raccontare in una mattina di novembre losangelino è come è diventata una business woman. E a tutti quelli che le chiedono come il suo blog Goop, nato nel 2008, oggi sia diventato così credibile la colpa è della mamma Blythe Katherine Danner (la mamma di Will in Will & Grace per intenderci) «Mia madre è sempre stata attivista dell’ambiente, attiva tanto sul campo quanto sul privato. Sono cresciuta in mezzo a prodotti organici per la bellezza. Per questo quando ho pensato alla mia linea di skincare (una linea per ora di sei prodotti ndr) sapevo quale sarebbe stato il mio focus e da attrice che passa molte ore sui set posso dire che i prodotti di bellezza sono pieni di qualunque cosa nociva, dalla plastica ai coloranti».

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Okay ma, infanzie bio a parte, come si diventa da attrici a imprenditrici di food, guide di viaggio e linea di abiti andate sold out in due giorni? «Si chiede a molti mentori, si carpisce il più possibile e si impara. Continuo a chiedere “Scusa puoi spiegarmi come…”». Bagno di umiltà per la più influente star in materia di separazioni soft (celebri i suoi consigli per superare un divorzio con cui consolò Jennifer Garner, ex di un suo ex, Ben Affleck). Bingo: per chi si stesse chiedendo da quando le star di Hollywood preferiscono soggiornare in case di sconosciuti invece che in cinque stelle L, Gwyneth Paltrow ci spiega perché dalle molte domande fatte a uno dei fondatori di Airbnb e amico, Brian Chesky, abbia poi deciso non solo di viaggiare con Airbnb ma di mettere in pratica i consigli = la sua app di guide di viaggio by Gwyneth «Mi trovavo a chiedere sempre più spesso al concierge dell’albergo dove ordinarmi la pizza più buona, quali fossero i negozietti più carini del quartiere…Airbnb ti permette di saperlo già, con il plus che consiglio di più a chi è host: lasciate sempre un elenco dei vostri posti preferiti è la cosa più apprezzata in assoluto!» Così è nata la sua nuova app G Spy, guida alle città che ama di più (casualità: molte sono le stesse lanciate da Airbnb Places) «da Los Angeles dove consiglio Downton: il nuovo museo Broad è incredibile, il messicano migliore è Mas Malo, lo adoro (e ovviamente non poteva non includere nelle guide) Londra dove ho vissuto a lungo e dove torno spesso».

Sì la Londra che ha odiato per i primi anni di matrimonio con Chris Martin e che poi, dicono, sia diventata la scusa per la quale ha recitato sempre meno e ha passato sempre più tempo sul web. Con risultati grandiosi. Se amiche quali Drew Barrymore hanno letteralmente invertito le parti: da bevitrici di vino costoso a produttrici di vino costoso, Gwyneth non ha intenzione di limitarsi a una linea di skincare o a guide di viaggio «per sapere dove mangiare il miglior falafel a qualunque ora». Gwyn si impone sicura: «sono 100% concentrata su Goop e sulle responsabilità che comporta avere un’azienda. Quindi per ora non vi dico quale sarà il mio prossimo progetto ma non sarà un film e sarà una grande novità del mondo Goop». Che sia una linea healthy e accessibile di vibratori lei che ama i modelli dorati, molto costosi? Dribbla la questione e inanella un altro ruolo, quello della mamma on the road, che va a braccetto con il nuovo mondo di Gwyneth Paltrow post Chris Martin «Nel mio ruolo di imprenditrice ho imparato che le persone se ne fregano degli status quo, amano molto di più il flusso libero della community globale, senza etichette. E anche i miei figli stanno imparando a viaggiare in questo modo: scoprendo e riscoprendo luoghi in cui sono già stati, come L.A, o New York dove saremo a Natale. Sono molto fortunata perché i miei Apple e Moses amano viaggiare con me ovunque».

courtesy photo Gwyneth Paltrow Instagram