Le italiane la fanno meglio, la politica. Le attrici in politica, le cantanti in politica, le giornaliste in politica, come Francesca Barra, la neo moglie di Claudio Santamaria. In nessun paese al mondo, almeno così pare, le donne riescono a gestire una carriera così difficile venendo da altri mestieri (in particolare dallo showbiz) ed essere elette in ruoli istituzionali importanti. E non è un gioco da ragazze, perché la maggior parte dei politici, in genere, proviene da lunghe storie di militanza nei circoli di partito, cortei, raccolte firme per i candidati, volontariato alle convention. Insomma, si fanno le ossa. Guardiamo poi fuori dai nostri confini: quale donna vi viene in mente negli Stati Uniti che sia il corrispettivo di Clint Eastwood, sindaco di Carmel-by-the-sea in California, negli anni 80, Arnold Schwarzenegger, eletto governatore della California nel 2003, o l’attore Ronald Reagan diventato presidente degli Stati Uniti nel 1981? Persino Donald Trump non si può certo considerare un politico doc. Donne dello showbiz o dello sport elette, da quelle parti: zero. Ci aveva provato Melissa Gilbert, famosa per il ruolo di Laura Ingalls ne La casa nella prateria, serie tv cult degli anni 70, candidandosi al Congresso nel 2016. Ma ha dovuto ritirarsi per un infortunio. Ti pareva. Le altre, come Angelina Jolie, Mia Farrow e Jane Fonda, vengono considerate “politiche” perché fanno attivismo, ma ruoli ai vertici, niente. Oprah Winfrey riuscirà a ribaltare questa situazione diventando la prima presidente donna e nera?

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Ombretta Colli col marito Giorgio Gaber (1960)

In Italia, quindi, ci va di lusso. Le attrici, cantanti e sportive e giornaliste che si buttano in politica con successo sono molte. La new entry più recente è, si diceva, Francesca Barra, giornalista e conduttrice, candidata col Pd a Melfi-Matera, da cui è originaria, attivissima contro gli haters dei social network che vorrebbe disarmare una volta per tutte (dopo averne subito gli attacchi). Prima di lei, la giornalista e conduttrice diventata politica che viene in mente si può considerare probabilmente Lilli Gruber, eletta eurodeputata nel 2004 con Uniti nell’Ulivo. Ma se una giornalista non è poi così distante dal mondo della politica (già solo l’esame per entrare nell’albo professionale richiede la conoscenza del diritto costituzionale, parlamentare ed europeo), in Italia ci sono state molte artiste scese in campo. Ombretta Colli, cantante e attrice, moglie del leggendario Giorgio Gaber, è stata fra le prime. Non completamente estranea alla militanza politica, femminista storica negli anni 70, non stupì tanto per la candidatura nel 1994 al Parlamento Europeo (ma anche come senatrice e presidente della provincia di Milano) quanto per essere passata dalla sinistra al centrodestra di Forza Italia. Il suo contraltare, cronologicamente parlando, potrebbe essere Franca Rame. Attrice e cantante impegnatissima, moglie di Dario Fo, figura importante del femminismo, si candidò per la prima volta al Senato nel 2006 sotto l'insegna de L'Italia dei valori e venne eletta in Piemonte. Diede le dimissioni nel 2008 e tempo dopo rese pubblica una lettera ricevuta da un gruppo di ex senatori che rivendicavano la difesa di alcuni benefit che lei ritenne ridicoli.

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Franca Rame nel 1952

Negli anni 90 le tre sorelle Carlucci, Milly, Gabriella e Anna, tutte conduttrici, erano ovunque. Una di loro, Gabriella Carlucci, riuscì a fare successo anche in politica, prima come sindaco di Margherita di Savoia, poi come deputata, anche lei con Forza Italia. Passerà alla storia per la guerra contro l’anonimato su internet. Per restare sullo stesso versante politico, anche Iva Zanicchi (la cantante che fece successo nell'epoca di Ornella Vanoni e Milva), si è candidata varie volte con il centrodestra, riuscendo, dopo un paio di tentativi, a entrare nell’Europarlamento, nel 2008. Inizialmente non partecipò molto ai lavori perché impegnata con le riprese della fiction Caterina e le sue figlie. Migliorò la media della sua presenza appena accantonata la carriera artistica, e continuò a occuparsi di politica fino al 2014, quando non viene più rieletta. Fra le artiste, non si può non citare l’ex showgirl Mara Carfagna, capolista alla Camera per Forza Italia a Napoli città e provincia nord di Napoli, è stata eletta deputata nel 2006 e nel 2008 è già ministra delle Pari Opportunità. La stampa estera la sottotitola come “la più bella ministra del mondo”. Invece anche all’opposizione la rimpiangono ancora per l’impegno nei diritti delle donne. Passerà infatti alla storia per aver voluto fortemente la legge contro lo stalking. Oggi il suo alter ego potrebbe diventarlo Lucia Annibali, l’avvocata sfigurata con l’acido da un ex respinto è infatti candidata col Pd a Parma, per la Camera dei deputati. Forza Italia schiera per il Parlamento anche una ex tronista di Uomini e donne, Ylenia Citino, già candidata alle Europee nel 2015, con 13mila rispettabilissimi voti.

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La greca Melina Mercuri

Tra le donne artiste che hanno fatto la storia all’estero, poi, la prima ad averci provato disperatamene è Evita Peron, che chiese di diventare vice presidente dell’Argentina, tanto era popolare. Niente da fare. Le nostre madri e nonne facevano invece il tifo per Melina Mercuri, una grande cantante e attrice greca. Venne eletta parlamentare con il Partito Socialista Panaellenico e ricoprì la carica di Ministra della cultura. È scomparsa nel 1994, lasciando un buon ricordo di sé in patria. Una chicca ancora più da esperti: Jayaram Jayalalithaa, attrice, scomparsa nel 2016, era così influente intelligente e attiva da aver ricoperto la carica di capo del governo dello stato di Tamil Nadu in India per 14 anni. Ancora una sola: Fatma Girik, star del cinema turco. Una celebrità con 180 film all’attivo, ma anche dotata di un cervello brillantissimo. È stata sindaca di Şişli, distretto di Istanbul, dall’89 al 94. Dopo ha ricominciato a girare film come se niente fosse. Oggi ha 76 anni, ma di fare politica non ci pensa proprio. Si gode la pensione.

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