Olivia Newton-John è morta, Sandy non c'è più, ma quella tutina di raso nero con cui riesce finalmente a far perdere la testa a Danny Zuko non la scorderemo mai. L'ultima brava ragazza, l'ultima erede di Doris Day se n'è andata a 73 anni dopo 29 di convivenza con il cancro. E pensare che al tempo, nel 1978, Grease era considerato un film un po’ scabroso per quella faccenda di Rizzo che temeva di avere “una pagnotta nel forno” (ovvero: credeva di essere incinta). Le sorelle maggiori non ci portavano le minori per non scandalizzarle e ora che, a pensarci, tutto questo fa solo tenerezza, Grease è una delle pellicole più amate in assoluto e passerà alla storia come l’evento che ha reso Olivia Newton-John un’icona di fine anni 70. Il duetto Olivia Newton-John John Travolta sulle note di You’re The One That I Want rimane memorabile, ed è ancora strapieno di appeal. Chi lo vede per la prima volta, con quelle ambientazioni coloratissime (un sacco di rosa), le pettinature e i look anni 50, rimane folgorato. In Grease Olivia interpretava Sandy, la ragazzina per bene che si trasforma in seduttrice del bullo Danny Zuko. Quel suo viso di porcellana, gli occhioni da cerbiatta, il nasino a patata e i denti amorevolmente vistosi, ce l’hanno resa simpatica dalla prima occhiata. Poi l’abbiamo vista ballare, l’abbiamo sentita cantare, ed è stato amore puro.

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Olivia Newton John, biografia. Curioso che molti credano che fosse americana. Olivia era nata a Cambridge, nel Regno Unito, il 26 settembre 1948. La mamma ebrea tedesca, il papà è di origine gallese. Suo nonno materno era il fisico e matematico tedesco Max Born, che vinse un premio Nobel per la fisica. Olivia aveva anche una sorella, l'attrice Rona Newton-John, che purtroppo morirà di cancro nel 2013 anche lei. Quando Olivia aveva solo 5 anni la famiglia si è trasferita in Australia perché a suo padre era stato offerto un lavoro come professore in un'università di Melbourne. In Australia, dove ha trascorso la sua infanzia e adolescenza, la futura Sandy ha studiato quindi all'Università di Melbourne, e ha iniziato a cantare già da teenager.
Olivia Newton John, canzoni. Il suo primo album si intitolava If Not For You. Olivia lo registrò nel 1971 e ne vennero estratti tre singoli di discreto successo. Nel 1974 rappresentò il Regno Unito all'Eurovision Song Contest e si piazzò in quarta posizione. Il suo terzo album If You Love Me, Let Me Know ha scalato la top-ten e le ha dato parecchie soddisfazioni professionali. Nel 1975 decise di andare a vivere negli Stati Uniti, e nella terra del sogno americano, miss Newton-John riuscì a ritagliarsi il suo spazio nella musica pop e anche nel country.

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Olivia Newton John in Grease. No, Olivia non credeva di poter ottenere quella parte. Aveva un forte accento australiano. e soprattutto, aveva 29 anni. Troppi per interpretare una studentessa del college, troppi per essere accostata al 24enne John Travolta. Ma i produttori avevano deciso che Sandy dovesse essere lei, e avevano ragione. Anche John si dichiarò assolutamente favorevole, voleva fare quel film con lei e nessun altra. La fecero lavorare di dizione per smorzare l’accento, e poi iniziarono le riprese. “Non avrei mai immaginato che 30 anni dopo mi sarei trovata ancora ospite in tv per parlare di Grease”, ha detto in un’intervista del 2008. Ci si è ritrovata ancora a parlarne per il 40esimo anniversario. L’anno dopo, il 1979, Olivia partecipò al concerto di musica di beneficenza per l'UNICEF al fianco di artisti come i Bee Gees, ABBA, Donna Summer, Rod Stewart. Il grande successo planetario di Grease indusse i produttori a scritturarla ancora per altre pellicole, ma senza mai ripetere quel fenomeno. In particolare, si era puntato molto sul musical del 1980 Xanadu, che non ha riscosso successo nonostante fosse affiancata da Gene Kelly. Si riprovò a metterle vicino John Travolta in Due come noi, dove Olivia Newton John canta Twist of fate. Ma i fasti di Grease non si sono mai ripetuti. Le è andata meglio con la musica: le sue canzoni hanno raggiunto cinque volte il primo posto nelle classifiche di vendita. Una di queste era Physical, in piena boom del fitness, che rimase per dieci settimane prima in classifica. Olivia Newton-John ha anche vinto quattro Grammy. Anche se il suo successo cinematografico si limita a Grease, si è guadagnata anche la sua stella con il nome sull'Hollywood Boulevard.

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Olivia Newton John, figlia e marito. La Newton John è stata sposata tra il 1984 e il 1995 con l'attore Matt Lattanzi. Da questo matrimonio, nel 1986, è nata una figlia, Chloe Rose, e da allora si era allontana un po’ dallo showbiz. Alla fine degli anni '80 ha lanciato con il suo amico Pat Farrar un marchio di abbigliamento chiamato Koala Blue, in Australia e negli Stati Uniti, ma una cattiva gestione finanziaria l'ha portata alla bancarotta nel 1992. Riuscì a rimettere in sesto le finanze prestandosi come testimonial di qualche pubblicità e accettando ruoli in telefilm per il piccolo schermo, ha fatto anche la giudice di American Idol e la guest star di Glee.
Olivia Newton John, il cancro. La cantante e attrice non ha fatto in tempo a rimettere a posto i conti che le venne diagnosticato un tumore al seno. Guarisce dopo lunghi mesi di terapie, e da allora è diventata un’instancabile attivista della ricerca sul cancro. Ma i guai non finiscono qui. Nel 1996, dopo il divorzio da Lattanzi, inizia a convivere con Patrick McDermott, un cameraman, ma questo scompare in circostanze misteriose durante una gita in barca nel 2005. Le ipotesi degli inquirenti vanno dalla caduta in mare aperto, alla fuga volontaria per non pagare più gli alimenti per i figli avuti da un matrimonio finito. Nel luglio 2008 Olivia ha segretamente sposato il magnate John Easterling, ma il 30 maggio 2017 ha annunciato di avere di nuovo il cancro, a 25 anni dal primo episodio, stavolta all'osso sacrale. La malattia le ha causa un mal di schiena invalidante, tanto da costringerla a rinunciare a moltissimi impegni. Si è sottoposta a terapie naturali combinate con radiazioni in un centro di cura del cancro che porta il suo nome, in Australia, e nonostante tutto quello che ha passato, fino alla fine sembrava ancora la ragazzina che sospirava per Danny. Rifiutava la definizione pietosa “sopravvissuta al cancro”, diceva di essere "una che prospera alle spese del cancro". Si è esibita dal vivo spesso e volentieri finché ha potuto, soprattutto per eventi di beneficenza. Una volta, con uno show a Santa Rosa in California, ha raccolto ben 700mila dollari per le vittime e le famiglie dei malati di cancro.
Addio dolce Sandy, biondina d’acciaio, che buco nel cuore ci hai lasciato.