Conference room. Arredamento spartano, più che sufficiente per il gruppo di giornalisti all’interno, armati di computer, iPod, microfoni e registratori. Si apre una porta ed ecco Scarlett Johansson, 32 anni, ancora in costume di Black Widow, ruolo che interpreta nei vari film della Marvel Universe (che rivedremo in Italia il 25 aprile) giunto all’ultimo installment, Avengers: Infinity war.

Prima di passare ad Avengers, film preferiti che ti hanno convinta a diventare attrice?
«Dirty Dancing e Willy Wonka e la Fabbrica di cioccolato. Ho sempre desiderato cantare, ballare e vestire abiti di mia mamma, finendo che fossero costumi teatrali. A tre anni avevo già deciso, a 7 sono riuscita a convincere mia madre a farmi fare la prima audizione, e quando l'agente ha preferito mio fratello sono impazzita, l’avrei strozzata. Volevo riuscire anche per guadagnare qualcosa, visto che non eravamo messi bene, anzi, si viveva con i food stamps, i classici sussidi governativi con i quali potevamo comprare da mangiare».

Attrice preferita?
«Ho sempre amato il teatro, Judy Garland, è la mia attrice preferita, so ballare un pò il tip-tap, anche se negli ultimi anni i miei sogni sono cambiati».

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Due cose triviali. Snack preferito?
«Pop corn, ne sono sempre stata ossessionata, il mio preferito è quello dolce-salato. Nel mio negozio Yummy Pop a Parigi ho uno in menù Chicago mix, con vero formaggio cheddar del Vermont e caramello».

Quanti tatuaggio hai?
«Ne ho diversi, dai 2 anelli sulla caviglia; mare/sole/alba sul braccio; una catenina tatuata sul polso destro con I Love NY e poi un ferro di cavallo, che dovrebbe portare fortuna, sulle costole».

Trama del film?
«È uno showdown, come se fosse Sfida all’Ok Corral dei tempi moderni, il duello di tutti i duelli, l'intera squadra degli Avengers e di tutti i loro amici-alleati Super Eroi che metteranno a repentaglio le proprie vite per salvare il pianeta dal potentissimo Thanos...».

Dove incontriamo il tuo personaggio in Infinity War?
«Dall’ultimo Civil War sono passati 2 anni, e Natasha/Black Widow si è ritirata dalla scena, come se fosse sparita, insieme a Capitain America, stanchi delle strutture burocratiche degli Avengers. Siamo sempre ottimi amici, ovvio, c’e’ fra di noi qualcosa che non c’e’ bisogno di piegare, ci fidiamo l’uno dell’altro».

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Ci sono altri personaggi femminili nel gruppo?
«Si, ci sarà da divertirsi, avremo Nebula (Karen Gillian di Joumanji), Gamora (Zoe Saldana) e Mantis (Pom Klementieff), prese dai Guardiani della Galassia; ci sarà anche Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) e rivedremo le Guerriere di Wakanda capitanate da Okoye (Danai Gurira di Walking Dead) e Nakia (Lupita NYong’o). Era ora che ci mettessero tutte insieme, formeremo un gruppo senz’altro diverso più rappresentativo di un’intera nazione».

Cosa pensa Natahs di Thanos, il cattivo della situazione?
«Difficile per lei capire la vera minaccia che rappresenta Thanos. È una forza mai vista prima d’ora e per una fighter strategica come Natasha, il non avere punti di riferimento, le causa insicurezza tremenda, mai provata prima d’ora, specialmente finché non si troveranno faccia-a-faccia. Questo è il pericolo maggiore che gli Avengers troveranno sul proprio cammino».

Dieci anni nel mondo Marvel, cos’hanno rappresentato per te?
«Sin dal mio primo film Iron Man 2 con Jon Favreau, questo ruolo è stato prima di tutto un’opportunità incredibile di sviluppare un personaggio che a questo conosco come le mie tasche, un personaggio cresciuto pari pari con la mia personalità, con le miei gioie e i miei fallimenti, mi ha aiutato a crescere. Natasha farà sempre parte del mio DNA da attrice. Il fatto che poi riesca a prendere tutti a calci e pugni è indicativo di ome le donne riusciranno ad avere la meglio su tutto il mondo».

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