Arrivare a 57 anni, guardarsi indietro, e scoprire di essere un re. Di Hollywood, quantomeno. Sicuramente di Lagliowood, così viene chiamato il paese del lago di Como dove vive alcuni mesi dell’anno (i più belli per godersi il paesaggio naturalmente, mica scemo) e dove possiede altre quattro ville oltre alla sua dimora. Ed estende il dominio sovrano anche in Sardegna, zona tra Olbia e la Gallura, dove girerà la prima serie tv da regista Comma 22. George Clooney età 57 anni, classe (innata) 1961, due figli, una moglie che lo ha fatto rifiorire, si guarda indietro e sgancia uno di quei sorrisi che lo hanno reso immortale. Sornione, chiude gli occhi in un ricamo di rughe atomiche in grado di spiegare più dell’esperienza il fascino dei (suoi) 50 anni e passa. Vissuti da protagonista che ha saputo, come nella migliore delle tradizioni rurali, seminare, attendere, raccogliere. E ripartire dalla semina, ancora, ché non ha mai smesso. Il sorriso di George Clooney = vittoria. Perché a tanti (tutti i) traguardi ci è arrivato con la gavetta, con le malelingue dribblate, col gossip costantemente alle calcagna da almeno trent’anni. Mogli di George Clooney? Due in totale. Una agli inizi della carriera, nei lontanissimi anni 80: Talia Balsam, passata nel dimenticatoio più totale per il gossip e un po’ anche per il cinema (nonostante abbia interpretato poi la moglie di Roger Sterling in Mad Men). Nel mezzo tantissime relazioni sparse, che hanno alimentato il mito dello scapolone doc. George Clooney e le sue fidanzate ufficiali: dalla cameriera Céline Balitran a Lisa Snowdon, Sarah Larson, Elisabetta Canalis (una storia di due anni), Stacy Keibler. Tutte donne che sono state al fianco di George senza intaccare il suo istinto. Tanto che al museo delle cere di Madame Tussaud avevano dato sfogo allo humour inglese installando una statua vestita da sposa dove le fan potevano fingere di sposare l’attore più famoso di Hollywood.

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Poi è arrivata lei, la strepitosa Amal Alamuddin. Che con lo showbiz del cinema non aveva nulla a che fare, anzi, veniva da tutt’altro mondo. E George ha raccontato il loro primo incontro del 2013 a Villa Oleandra, tramite un amico comune. Feeling immediato: “Le ho chiesto l’indirizzo mail perché aveva fatto delle foto ai miei e doveva inviarmele. Quindi ho iniziato a scriverle, anche se all’inizio pensavo fossimo solo amici”, ha raccontato George con amore immenso. Amal è stata l’unica a rompere l’incantesimo negativo di George Clooney verso il matrimonio: e quasi trent’anni dopo il fallimentare primo passo alle nozze, George ha sposato Amal con tanto di fotografi appostati fuori dall’Hotel Aman di Venezia. Anno 2014. Finite anche le insinuazioni su George Clooney gay (aprire capitolo a parte, please).

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George Clooney si guarda indietro dopo aver soffiato le candeline e cosa vede? Una carriera lunga costruita passo dopo passo. George Clooney e le serie tv? Ecco, gli deve tutto. Passaggi su serie tv anni 80 e 90 notissime, come Pappa&Ciccia o La signora in giallo (citofonare Dame Angela Lansbury). Poi il grande salto. E George tutto questo lo sa: se non avesse incarnato il (sogno proibito) pediatra Doug Ross in E.R., modi spicci, capello tendente al brizzolato, cuore enorme e ferito, George Clooney non sarebbe MAI diventato George Clooney. Nonostante il suo personaggio fosse uno dei secondari della serie, è ricordato come uno dei protagonisti principali e inscindibili dall’evoluzione del medical drama. E il suo addio dopo cinque stagioni è stato il primo, vero strappo hollywoodiano di Clooney. Che da lì è decollato: Dal tramonto all’alba di Robert Rodriguez con Quentin Tarantino e Salma Hayek, la collaborazione con Steven Soderbergh (iniziata con Out Of Sight, dove interpreta un ladro e recita scene torride con Jennifer Lopez, e proseguita con la celebre saga di Ocean’s Eleven) e quella con i fratelli Coen, innalzano la credibilità di George Clooney attore. E non manca l’esordio come regista con Confessioni di una mente pericolosa, interpretato da un gigante Sam Rockwell, oltre alla consacrazione: finalmente nel 2005 arriva l’Oscar come miglior attore non protagonista per Syriana, grazie alla sua interpretazione tormentata. George Clooney non ha più bisogno di certificazioni (ma ne arriveranno altre, come il Golden Globe alla carriera nel 2015 e l’altro Oscar come miglior film nel 2013 per la produzione di Argo, girato da Ben Affleck). George Clooney è unico, è il divo di Hollywood più amato e conosciuto all’estero, assieme all’amico Brad Pitt.

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E nel cerchio magico degli amici di George Clooney si inscrivono anche Rande Gerber (marito di Cindy Crawford e papà di Kaia e Priestley Gerber) e Matt Damon. Oltre al cinema e alle cause umanitarie, che lo portano a schierarsi con le vittime dell’11 settembre, con i poveri del Sudan martoriato dalla guerra civile, col Darfur, con Haiti dopo il terremoto, con le vittime dello tsunami del 2004, George Clooney è diventato dal 2008 anche Messaggero di pace delle Nazioni Unite. Cosa che lo unisce alla moglie Amal Alamuddin, tostissima avvocato per i diritti civili. E che lo rende un papà da invidia dei figli Ella e Alexander, in un nuovo corso che è cominciato a 56 anni. Tanto che si vocifera che i tempi siano maturi per un mandato presidenziale che risollevi le sorti dell'America, visto anche l'impegno politico (nei Democratici, da bravo sostenitore di Barack Obama) dell'attore. George Clooney la vita se l’è assaporata pezzo a pezzo, al Met Gala 2018 si prepara ad attirare le luci su di sé nel ruolo di ambassador. Come a dire: "Non sono qui per i premi, basta la mia irresistibile presenza". E provate a smentirlo.

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