Basta ai tira e molla di papà Markle, inchiodato in Messico dove vive, dai problemi di salute (dovuti, a quanto pare, allo scandalo foto). A meno di 24 ore dal sospiratissimo royal wedding, un comunicato ufficializza quello che nemmeno il più esperto avrebbe immaginato: il Principe Carlo accompagnerà Meghan Markle lungo la navata della St. George Chapel, nel castello di Windsor, per il matrimonio con Harry d’Inghilterra. Capitolo chiuso, basta speculazioni. E se sul profilo Instagram di corte si parla di torta nuziale, i tabloid sono concentrati nello spiegare ai rigorosi inglesi questa novità dell'ultimo minuto. I preparativi sono agli sgoccioli, Meghan Markle e Harry dormiranno separati come da tradizione, la diretta mondiale si preannuncia bollente di streaming e telecamere. È l’evento dell’anno, che piaccia o meno, e molto è felice responsabilità di Meghan. Che porta un vento di contemporaneità anche nella sua capacità di ammorbidire l’etichetta, qualcosa che già Kate Middleton (spesso sua complice nell’adattamento) aveva iniziato a fare. Ma la Duchessa di Cambridge, fortunata nella solidità compatta della famiglia Middleton, a tanto non ci era arrivata. Meghan ha fatto di necessità virtù. Rivoluzionaria, una scelta così indipendente e volitiva. Sola, o meglio solo con mamma Doria Ragland tra i banchi della chiesa, visto che di famiglia unita in casa Markle non si parla. Quale momento migliore per coinvolgere un esperto? Nessuno meglio del Principe Carlo. Anche lui divorziato, interno ma insofferernte a certe dinamiche di etichetta. Il Principe Carlo, un uomo che si è dovuto sempre difendere dai paparazzi sin dai tempi del primo amore (Camilla, chiaro). Carlo di matrimoni reali se ne intende: in prima persona (uno mondiale con Diana, l'altro discreto con Camilla) e in vesti di padre dello sposo (quello di William, dove di certo non ha sfigurato).

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Meghan ha scelto. No amici, no parenti che ce ne scampi, no i colleghi di Suits che saranno presenti al matrimonio (anche se farla scortare da Patrick J. Adams sarebbe stato un discreto corto circuito), no alla mamma che ammirerà la figlia prima della cerimonia, durante la preparazione. Meghan Markle con Carlo d’Inghilterra verso l’altare. Più simbolico di così. Tutto già in famiglia prima che diventi legalmente tale. Il diretto erede della Regina Elisabetta, colui che aspetta di salire al trono se Queen Betty deciderà di dire basta al suo senso dello Stato, sarà il primo alleato della sposa Meghan Markle nell’ufficializzazione del suo ingresso nella Casa Reale. Strategia purissima e intelligentissima. Il royal wedding orario: ore 12.00 (inglesi, le 13.00 in Italia). E Carlo sarà lì a tendere il braccio per portare Meghan dal figlio Harry, lui che misurerà il passo su quello lento e solenne che l’etichetta (ma anche lo spettacolo) vuole per una sposa reale. E sarà con Carlo che Meghan Markle scambierà il primo sorriso emozionato, complice, gioioso e pubblico della giornata più enorme e pubblica della sua vita. Gioia e rivoluzione. Viene già da piangere.