Dopo vari ruoli perfidi e diabolici, tra cui serial killer (Monster con cui ha vinto un Oscar), guerriera ribelle (Mad Max: Fury Road), regina cattiva di Biancaneve (Il cacciatore e la regina di ghiaccio) e una spia spietata (Atomic Blonde), Charlize Theron interpreta Marlo, forse una delle parti più intense della propria carriera, protagonista di Tully, mamma di tre figli in disperato bisogno di aiuto. Diretto da Jason Reitman e scritto da Diablo Cody (Oscar per Juno). Nel cast del nuovo film di Charlize Theronanche Mackenzie Davis, Ron Livingston e Mark Duplass. Abbiamo incontrato la super attrice e madre per indagare un ruolo così complesso.

Conversation, Sitting, Table, Interaction, Tree, Vacation, Restaurant, Recreation, Furniture, Meal, pinterest
Courtesy Photo
Charlize Theron sul set di Tully

Cosa le è piaciuto di Marlo?
Mi sono identificata immediatamente nei suoi problemi, i problemi di madre, la difficoltà a trovare pace, la carenza di sonno e anche se non ho mai sofferto di depressione post-partum, so esattamente quello che ha vissuto. Con il mio primo figlio mi sono rifiutata di chiedere aiuto perché sentivo che se non avessi fatto tutto io, non sarei stata una brava madre. Quando è arrivata mia figlia, invece, ho seguito il consiglio delle mamme del Sudafrica, che credono che per crescere un bambino, ci vuole un intero villaggio. Sono fortunata a ricevere aiuto e supporto nel ruolo più importante di ogni donna. So che non tutte le madri hanno questa possibilità.

Quando è sola, senza figli, come si rilassa?
Ho amiche che non vedono l’ora di uscire, fare shopping, andare alla spa o leggere un libro. Io sinceramente sono felice di stare a casa, da sola, in pigiama, magari davanti alla tv a guardare televisione trash, giusto per riposarmi e non pensare a niente.

Non avendo sofferto di depressione post-partum, come ha fatto ricerca per questo ruolo?
Sono ingrassata più di 20 chili. Prendere tutto quel peso in poco tempo è stato abbastanza traumatico, mi svegliavo di notte e sul mio comodino invece di un bicchiere d’acqua mi aspettava un mac and cheese, quello che per voi è un piatto di pasta ai quattro formaggi! Oppure un hamburger o un frullato ipercalorico. Tutto quello zucchero mi ha iniziato a dare alla testa, dormivo male ed ero irritabile, sempre triste e senza energia. Alla fine delle riprese ho fatto una visita medica e mi hanno detto che ero depressa e che per ‘guarire’ avrei dovuto riprendere a fare sport e mangiare più verdure. È stato difficile perdere quei chili, dopo i 40 anni per rimanere in forma ci vuole dedizione.

Drink, Restaurant, pinterest
Courtesy Photo
Charlize Theron in Tully

Un film basato su un aspetto vero e problematico della nostra società, una scelta forse dettata dal suo amore per il cinema verità?
No, Tully rispecchia pregi difetti e valori di una fetta enorme della popolazione femminile mondiale, e, come madre, mi sono sentita in dovere di farlo per poi poterne parlare, forse una cosa che accomuna il concetto di film verità, filone che adoro insieme ai film di Godard, Truffaut, Rohmer, Resnais e Agnès Varda. Lavorare in film e documentari che rispecchino problematiche sociali contemporanee, è di importanza vitale, è imperativo che i giovani sappiano e che combattano queste cause.

Molti dei suoi impegni di beneficenza, sono allo scopo di migliorare la vita di madri e bambini. Ha fondato Charlize Theron Africa Outreach Project nel 2007 ed è stata nominata messaggero della Pace per l’Onu. Perché essere madre è sempre stato così importante?
Quando avevo 20 anni ero convinta che non avrei mai avuto figli. L’idea mi spaventava. Ma ho sempre saputo che avrei voluto essere coinvolta con altre madri, perché mia madre è, ed è sempre stata, la persona più importante della mia vita. Quando avevo 8 anni ho chiesto a mia madre di adottarmi una sorella. Non le chiesto di partorire un’altra bambina, ma di adottarne una che aveva bisogno di aiuto. Quando ho adottato mio figlio Jackson, mia mamma mi ha scritto una lettera bellissima raccontandomi questa storia, che ovviamente non mi ricordavo, dove mi spiegava che ha sempre saputo quanto questo sarebbe stato il mio destino. Essere madre è il dono più grande che possiamo ricevere.