«Nessuno può farti sentire inferiore senza il tuo consenso»: è tra le citazioni più famose della first lady americana Eleanor Roosevelt e non sono sorpresa di vederla in un post instagram di Elisa Sednaoui, 30 anni, modella italo-egiziana e imprenditrice sociale. Da quella frase Elisa ha preso ispirazione nel suo percorso, che l’ha portata dalla moda a creare la Elisa Sednaoui Foundation e a trovare pace nell’amore del marito, Alexander Dellal, imprenditore anglo-brasiliano, noto perlopiù per le fidanzate celebri (come Charlotte Casiraghi) visto che è felicemente schivo con i media. La coppia vive a Los Angeles, con i due figli, Jack, 5 anni, e Samo, di quasi uno.

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Riccardo Vimercati
Elisa Sednaoui per Marie Claire Italia. Abito in chiffon di seta, Valentino; stivali in pelle, Off-White.

Sei giovane ma hai già una tua fondazione. Perché? Che sfide devi affrontare? Avevo in testa un’idea precisa e il desiderio di investire nell’istruzione. Sembrava più pratico avere una mia struttura, ma mi sono resa conto di quanto impegno richieda, dalla raccolta fondi alla stesura dei progetti. E allora ho messo insieme un team straordinario, in Italia e in Egitto, e il mio compito è spronare tutti a far sempre meglio. Cerco di trovare il giusto equilibrio tra l’ascolto degli altri e quello che intendo fare, senza prevaricare nessuno per affermarmi. Nella mia posizione ho dovuto imparare a essere leader e capire quando e come essere comprensiva.

Raccontaci il progetto Funtasia. Si tratta di workshop e programmi educativi per giovani e bambini. Prevede percorsi interdisciplinari che sviluppano qualità come l’empatia, la capacità di lavorare in gruppo e la gestione dei conflitti, attraverso materie come arte, musica, giardinaggio. In Egitto siamo attivi come doposcuola, mentre in Italia in otto spazi Save the Children e in due scuole medie di Bra, in provincia di Cuneo, dove ho vissuto per un periodo della mia vita, in orario scolastico. Spesso non abbiamo la percezione che un’istruzione povera e la mancanza di stimoli siano problemi che toccano società diverse. Ora sto raccogliendo fondi per formare cinquanta professori della scuola pubblica italiana, così da portare avanti i programmi in autonomia.

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Elisa Sednaoui per Marie Claire Italia. Pullover in lana, jeans e stivali in pelle. Tutto Louis Vuitton.

L’idea di Funtasia ha a che fare con la tua vita? Nel mio percorso ho sempre sentito di non aver avuto accesso a tutte le opportunità. Da un lato sono stata fortunata, ho incontrato tante persone creative, dei buoni mentori, dall’altro penso di non aver avuto il tempo di esplorare e capire quale fosse il mio vero talento.

I programmi invitano i ragazzi a prendersi “rischi creativi”, cosa vuol dire? Spesso ci autolimitiamo per timore di mostrarci vulnerabili. Non proviamo qualcosa di nuovo per paura di sbagliare, senza sapere che a volte un fallimento porta a un’altra possibilità. Per questo creiamo spazi di apprendimento in cui provare esperienze nuove senza giudicarsi ed essere giudicati. Se avessi avuto una formazione di questo tipo, avrei gestito con più sicurezza tanti eventi della vita e sarei stata più consapevole della mia unicità.

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Elisa Sednaoui per Marie Claire Italia. Camicia con decori di paillettes, canottiera, gilet, pantaloni in denim, collana e bracciale in ottone argentato, cintura e stivali in pelle. Tutto Saint Laurent by Anthony Vaccarello.

Dovevi andare all’università Bocconi e invece hai continuato a lavorare come modella: ripensi mai a quella sliding door? Ho provato molta rabbia, a lungo, per non aver continuato gli studi. Per tanto tempo ho lasciato che fossero gli altri a scegliere per me. Non ho avuto la forza di dire che volevo studiare, ma nessuno mi ha mai chiesto: «Cosa ti interessa veramente, Elisa?». L’unica che perdono è mia madre, perché a lei è successa la stessa cosa. Sono riuscita a risolvere questo conflitto quando ho capito che era un’esperienza comune a tanti altri.

La tua famiglia ha avuto tutto e perso tutto in poche generazioni, questo influenza le tue scelte? Certo. Siamo stati prima cristiani in fuga dalla Siria, poi imprenditori in Egitto, e ancora di nuovo profughi. I miei genitori hanno divorziato e mi sono trasferita a Bra con mia madre. Oggi sento la responsabilità di educare due figli nati in un ambiente privilegiato. Vorrei che affrontassero il mondo senza pensare che tutto sia loro dovuto. Nella nostra società la ricchezza ti dà troppo potere. Non sono cresciuta così, per questo voglio che i miei figli frequentino persone di nazionalità e contesti sociali diversi.

Tuo marito invece è molto riservato. Ammiro il fatto che, potendo scegliere, non rilasci interviste e non sia sedotto dall’autopromozione sui social. E un po’ lo invidio perché nel settore immobiliare la notorietà non serve. Alex non è uno che dà troppa importanza alla visibilità e anche questo mi aiuta a essere più realista.

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Elisa con il marito Alexander Dellal a una serata di raccolta fondi a Milano per la Elisa Sednaoui Foundation (qui era incinta del secondo figlio).

Gli scatti sono tratti dal servizio esclusivo scattato per Marie Claire di agosto, ora in edicola. Servizio Laura Seganti. Ha collaborato Cecilia Gioetti. Foto Riccardo Vimercati. Trucco Natasha Severino per Forward Artists. Capelli Marco Braca per Walter Schupfer Management per May1 Hair Oil. Produzione Peter McClafferty.

Nella foto di apertura Elisa indossa un cardigan in lana e cashmere, Etro.