Per riuscire a condurre una vita sana per lei è fondamentale avere equilibrio. Si definisce una sportiva fantasiosa e stacanovista e una mamma ferma, presente e libera. Abbiamo incontrato l'ex schermitrice e conduttrice televisiva Margherita Granbassi in occasione del lancio della 26ma edizione della BCC Breast Cancer Campaign di The Estée Lauder Companies, ideata nel 1992 da Evelyn H. Lauder, con l’obiettivo di sconfiggere il tumore al seno, campagna per la quale veste i panni di madrina.

Come mai hai deciso di prestare il tuo volto come testimonial AIRC e come madrina della Breast Cancer Campaign?
Non è stata una decisione bensì una naturale evoluzione. Mia mamma è una volontaria AIRC e sin da piccola la seguivo e la aiutavo durante le giornate di raccolta fondi. Sono diventata presto anch'io, quindi, una volontaria. Dopo i risultati sportivi e l’attenzione mediatica che ne è conseguita ho avuto l’opportunità di potere raccontare AIRC agli altri e di promuovere le iniziative benefiche oltre agli stili di vita sani che sono basilari per un’atleta.

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Courtesy photo The Estée Lauder Companies - Breast Cancer Campaign 2018

I brand del Gruppo Estée Lauder in Italia anche quest’anno scenderanno in campo con i i loro prodotti iconici, devolvendo una percentuale del ricavato nel mese di ottobre per sostenere AIRC

Quali sono i tuoi consigli per una vita sana?
Equilibrio. Per me questa parola è fondamentale in ogni ambito della vita. Certamente l’attività fisica la consiglierei a tutti. Non dovete per forza vincere medaglie, ma trovare uno sport che vi diverta e vi faccia sentire meglio. Molto spesso quando ci si appassiona a un'attività sportiva anche a tavola automaticamente si diventa più disciplinati. Provare per credere!

Nel tuo beautycase non manca mai...
Essendo spesso in viaggio ne ho uno che contiene le mini taglie di qualunque cosa, dal deodorante al dentifricio, dalle creme al bagnoschiuma. Non manca mai nulla... anche se a volte mi scordo di riempire qualche flaconcino!

Qual è la tua beauty routine?
Dovrei dedicarci più tempo. Sono un po’ pigra. Nonostante questo dalla pulizia del viso mattina e sera con acqua micellare e dalla crema idratante non scappo, anche perché ne sento un gran bisogno. Ho un debole per i sieri per la notte e per lo scrub con olio, sale e miele! Adoro questo ingrediente non solo per il gusto e il profumo, ma anche per le sue proprietà cosmetiche.

Il piatto che ti viene meglio.
Ultimamente ho sperimentato una crema di porri e zucchine con gamberoni che mi piace da matti!

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Courtesy photo The Estée Lauder Companies - Breast Cancer Campaign 2018

Momento gossip... Alle elementari eri compagna di banco di Antonia Klugmann, vi frequentate ancora?
Ho rivisto Antonia dopo più di 25 anni quest’estate in occasione di un evento di alta cucina nelle malghe della Carnia. È stata una festa per entrambe e sono certa che ci rivedremo presto. Siamo nate a un solo giorno di distanza. Da bambine eravamo molto amiche, le uniche bimbe che a ricreazione giocavano a calcio con i maschi. Mi ricordo ancora il suo numero di casa!

A causa del tuo ginocchio sei dovuta stare molto tempo a riposo. Cos'hai scoperto o riscoperto in quel periodo?
Ho scoperto che le cose non vanno sempre come le avevi immaginate o decise, ma che questo non ti impedisce di continuare a sognare. Che per rimetterti in piedi devi lavorare sodo senza perdere tempo a lamentarti. Che anche un infortunio può essere un'opportunità di crescita. Ne sono uscita con meno medaglie, ma dentro più forte di prima.

A cosa stai lavorando e quali sono i tuoi progetti futuri?
Sono Rappresentante degli Atleti al Consiglio Nazionale del CONI. Molti dei nostri progetti sono rivolti ad "addolcire" il difficile passaggio dalla carriera sportiva di alto livello alla vita “reale” e creare opportunità di formazione affinché gli atleti possano mettere a frutto le capacità, che non sono solo atletiche, sviluppate in tanti anni di esperienza sportiva anche nel mondo del lavoro. Oltre ad avere un blog, Sport and Words, al quale purtroppo non dedico abbastanza tempo, lavoro a progetti di formazione e team building dedicati a giovani e aziende. Dopo la pausa che mi sono presa con l’arrivo di Léonor (nata l'11 aprile 2015, ndr) mi piacerebbe riprendere il dialogo con il mondo della tv.

Se una bambina volesse fare scherma cosa diresti ai suoi genitori?
Di portarla in sala e di farle liberare la sua passione, senza immaginarsela un giorno sul podio olimpico, ma pensando che questo sport le insegnerà tanto, qualunque livello raggiungerà. Ammetto che metterei un cartello "vietato l’ingresso ai genitori" in molte palestre e campi sportivi!