Per chi ama il cinema, Jamie Lee Curtis True Lies è un’icona assoluta di bravura (e di sensualità che rompe gli stereotipi con uno spogliarello da annali). Per chi ama gli horror, esiste solo la Jamie Lee Curtis di Halloween e si è anche pronti per il reboot fresco di uscita. Chi segue il gossip la conosce meno, perché l’attrice statunitense non ha mai dato adito a rumors, speculazioni o quanto altro sul suo conto. Jamie Lee Curtis oggi ha ripreso a recitare dopo un lungo periodo di pausa, sfoggia il pixie cut di capelli bianchi più favoloso che si possa pensare, e nessuna voglia di tenere più nascosti quei segreti che sono stati quasi una tara ereditaria per la figlia di Janet Leigh e Tony Curtis, due degli attori di maggior peso degli anni d’oro di Hollywood. Jamie Lee Curtis ha confessato di essere stata dipendente dagli oppiacei per più di dieci anni. Una dipendenza che negli Stati Uniti non viene sottovalutata: nel 2017 sono morte 115 persone al giorno per abuso di antidolorifici oppiacei, gridano i dati del governo americano. L'eroina è la droga delle mamme americane lasciate a se stesse, ad ogni livello sociale. Nelle ultime settimane Donald Trump ha firmato una legge bipartisan, approvata largamente anche dai Democratici, che attacca l’opioid addiction sia dal lato della prevenzione, eliminando alcune restrizioni su tipi di farmaci che non danno dipendenza, sia dal lato delle terapie di cura, per la creazione di centri di studio e recupero specifici sugli oppiacei.

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In casa di Jamie Lee Curtis le dipendenze sono state un vizio di famiglia. Il padre Tony Curtis si dedicava smodatamente ad alcolici, eroina e cocaina. Il fratello Nicholas Curtis è morto nel 1994 dopo un’overdose di eroina. La tara c’era e Jamie non ne è stata immune. Jamie Lee Curtis ha iniziato con i farmaci per superare i dolori di un piccolo intervento di chirurgia estetica che doveva eliminare occhiaie e borse sotto gli occhi, ereditarie anche quelle, nel 1989. Si è ritrovata ad assumere in gran segreto pillole antidolorifiche in quantità, rubandole persino negli armadietti degli amici quando non riusciva a procurarsele. “Ero oltre il concetto di dipendenza dagli oppiacei. Ho passato 10 anni a rubarli e a fare di tutto per averli. Nessuno lo sapeva. Nessuno” ha raccontato Jamie Lee Curtis a People. La prima a scoprire della sua dipendenza da oppiacei fu la sorella maggiore Kelly Curtis, nel 1998. Soltanto l’anno successivo la decisione di farsi curare è stata definitiva: ha parlato col marito di Jamie Lee Curtis, Christopher Guest (che per ragioni ereditarie le ha dato il titolo di baronessa Jamie Lee Curtis, ma si può essere più atomiche?!), e i figli Annie e Tom (con i quali di recente è apparsa sul red carpet) e da allora non è più tornata indietro.

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Jamie Lee Curtis oggi è molto orgogliosa di ciò che ha fatto e di averlo ammesso pubblicamente. “Sto rompendo il ciclo che ha praticamente distrutto le vite di generazioni intere della mia famiglia. Essere sobria è il mio successo personale, più grande di mio marito, dei miei figli e più di ogni tipo di successo lavorativo. Più di tutto” ha spiegato l’attrice, che ci tiene a precisare di essere pulitissima da vent’anni. “Sono la ragazza degli oppiacei” ha riso la Curtis, che continua a frequentare gli incontri e ad aiutare altri dipendenti dai farmaci in fase di terapia. Non senza quell’ironia solida che l’ha resa una delle attrici più divertenti, pulite e talentuose degli anni 80 e 90. E ancora oggi, mentre Jamie Lee Curtis in Halloween 2018 torna a interpretare il personaggio di Laurie Strode con quella grazia leggera che la contraddistingue, ce la fa amare fortissimo.