La sorridente Meghan Markle, la luminosa Meghan Markle, la radiosa Meghan Markle incinta al sesto (settimo?) mese di royal gravidanza, deve soffrire di uno strano disturbo da geolocalizzazione (no, Meghan Markle su Instagram non è ancora tornata, nonostante tutto). Quando è negli Stati Uniti come in questi giorni, immersa nel freddo newyorkese insieme alle sue amiche di sempre, lontana dai paparazzi che la seguono imperterriti a ogni impegno ufficiale o meno, Meghan Markle torna ad essere la schiva attrice di Suits, le caviglie più sottili delle serie tv americane, la div(in)a delle pencil skirt a vita alta da avvocatessa in fieri. E mette in atto tutti i meccanismi in difesa dai fotografi, inclusa la mimesi con l’oscurità. Tutto il contrario della Meghan in scena a Londra. Nascosta da un cappello mélange e avvolta in un cappotto nero caviale, Meghan Markle a New York non è riuscita a passare inosservata come sperava. La presenza di una guardia del corpo, per quanto discreta, è quasi impossibile da ignorare. A rivelare che fosse davvero lei è stato però l’errore da principiante dell’anello di fidanzamento di Meghan Markle in bella vista nella notte newyorkese. Il peculiare diamante del Botswana donatole da Harry è stata la prova definitiva.

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Che cosa stia facendo Meghan Markle ora è un quesito multiplo che si insinua piano nella testa di chi aspetta l’arrivo del royal baby, programmato per aprile (più o meno). Le amiche di Meghan Markle l’hanno attesa a NY, riporta il Daily Mail, coordinate dalla sua best friend Jessica Mulroney per un baby shower largamente anticipato: 15 persone in tutto radunate nella sede newyorkese di Ladurée, molto amato dalla duchessa, con (si suppone) tanto di regalino per il piccolo o la piccola in arrivo. La festa è stata intima, molto calda e affettuosa. Ma le domande non mancano. Perché Meghan Markle incinta è andata fino a New York con un pancione così prominente? Il divistico baby shower consacrato dalle serie tv avrebbe potuto essere tenuto anche a Londra, o in uno dei palazzi reali a disposizione di Meghan Markle e del principe Harry (Elisabetta II di certo non avrebbe negato una festicciola per il nuovo bisnipote in arrivo: ha prestato Buckingham Palace a Victoria Beckham per la figlia, figuriamoci se non le avanzano due stanze per un baby shower).

La data del parto di Meghan Markle si avvicina e le supposizioni iniziano a diventare un affare di stato. Che la duchessa sia volata negli USA con un pancione ai limiti dei consigli medici per prendere accordi con una clinica privata e partorire lì? Idea improbabile: se il figlio di Meghan e Harry nascesse al di fuori del Commonwealth sarebbe uno schiaffo morale e fisico all’intera casata dei Windsor. Persino Meghan Markle, nello sbriciolare il protocollo a suon di sneakers, abiti aderenti e bracciali politici, non arriverebbe a tanto. Forse la sua è stata una fuga deliberata, cinque giorni di ossigeno americano e di immersione nel suo piccolo mondo antico fatto di amiche in una città che permette un anonimato ormai impossibile. Un respiro di pura privacy personale. Da sola.