Un libro su cui riflettere. Londra, il corpo di una giovane musicista, scomparsa misteriosamente, viene ritrovato sulle rive del Tamigi in condizioni drammatiche. È il punto di svolta del primo romanzo che la supermodella britannica Cara Delevingne ha scritto di suo pugno (insieme all’autrice inglese Rowan Coleman). L’esordio narrativo si intitola Mirror, Mirror, edizione DeA Planeta Libri, ma non è una favola: è una storia di amicizia e di identità, di conflitto tra la realtà e l’immagine riflessa dallo specchio, tra quello che si è e quello che si finge di essere. Bivio di fronte al quale si è trovata anche la top model dalla personalità istrionica, quando, a soli 23 anni, ha deciso di lasciare la stratosfera della moda per dedicarsi alla recitazione.

Accantonata l'ostentazione di linguacce, smorfie e pose non esattamente da baronessa (ha sangue nobile), oggi a 25 anni è cantante, attrice (si è tagliata i capelli per esigenze di copione), scrittrice. E, nonostante sia stata «cresciuta decisamente come un maschiaccio, senza interessi particolari nei confronti della bellezza», è diventata testimonial di Dior Capture Youth, linea dedicata alle ragazze e al loro stile di vita.

«Amo molto questa citazione di Christian Dior: “Sogno di rendere le donne non solo più belle, ma anche più felici”: mi sento in linea con questo approccio che la maison ha mantenuto, e poi io e Monsieur abbiamo persino le iniziali in comune! Comunque è un onore far parte di un gruppo che comprende Natalie Portman, Jennifer Lawrence, Charlize Theron, donne dalla visione artistica molto audace».

Credere nell'imperfezione: «Per me bellezza significa felicità, fiducia in se stesse, individualità», dice Cara. Motivo per cui ha fatto del motto “accetta le tue stranezze” una bandiera e si è schierata, anche attraverso i social, a favore del progetto #AcneIsNormal contro l’uso smodato del fotoritocco, ormai vissuto come una specie di autocensura (@caradelevingne ha oltre 41milioni di follower su Instagram).

Ribellione che l’ha portata a diventare il volto di una linea beauty che non punta a correggere, ma suggerisce di agire in anticipo su varie problematiche della pelle. «Quello che rende una donna giovane può essere un atteggiamento, uno stile, un trucco o tutto l’insieme. L’età è solo un numero. Alle ragazze come me consiglierei di prendersi cura della mente e del cuore con la stessa dedizione che riservano alla pelle».

Ha uno spirito ruggente. Attivista per la protezione di tigri e leoni, forse anche per quel legame zodiacale (è nata il 12 agosto) ed epidermico (si è tatuata sull'indice il re della giungla), Cara Delevingne è diventata ambasciatrice della prima campagna mondiale di I’m Not a Trophy, movimento globale dedicato alla lotta contro la caccia di specie in via d’estinzione (imnotatrophy.org).

Ha tante sfaccettature, si definisce «appassionata, determinata e aperta», e i suoi modelli femminili sono «donne forti che non hanno paura di fare scelte coraggiose: ognuna di loro è una vera eroina per me». Quest’anno la vedremo nel thriller gotico Fever Heart accanto a Alexander Skarsgård, e nel 2019 nella serie tv fantasy prodotta da Amazon Prime Video, Carnival Row, dove è protagonista con Orlando Bloom. Programmi che la porteranno in tour da una parte all’altra del globo: «Non importa in quale Paese io mi trovi, la mia routine beauty è molto basic, ma non trascuro mai detersione e idratazione. Pratico sempre molto yoga e cerco di mangiare sano, mi piacciono salmone e verdure, ma anche la colazione tradizionale all’inglese». La sua giornata perfetta? «A Londra con la mia famiglia e gli amici: mi sento più bella quando sono circondata da persone che amo».