Premessa: nelle ultime ore fanno molto discutere le dichiarazioni rilasciate da Anjelica Huston. Motivo: l'attrice parla a lungo di tre questioni ovvero tre nomi del cinema accusati di molestie, quali Woody Allen, Roman Polanski e Jeffrey Tambor e sui quali Anjelica Huston ha dato risposte oseremmo dire agrodolci. L’attrice premio Oscar per L’onore dei Prizzi, figlia del regista John Huston che ha pagato da sola costantemente lo status parentale nello showbiz, nessun figlio e pochissimi rimpianti (soprattutto sulla coppia Anjelica Huston Jack Nicholson, suo storico ex fidanzato) ha rilasciato una chilometrica intervista a Vulture. Dopo poche ore questa intervista è diventata virale perché la Houston ha dipinto scenari personali, cinematografici, professionali più complessi che mai. A 67 anni Anjelica Huston, fresca di set del terzo capitolo di John Wick con Keanu Reeves, la fama consolidata tra film pop e d'autore (Anjelica Huston Morticia Addams è l'unica interpretazione passabile di considerazione), ha tenuto fede alla sua schiettezza: e a domande precise, ha replicato in modo altrettanto preciso.

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Anjelica Huston su Woody Allen: “Due stati hanno indagato su di lui e nessuno ha portato avanti le accuse. Tornerei a lavorare con lui in un secondo”. (Woody Allen è stato accusato di aver abusato della figlia Dylan Farrow quando lei aveva solo 7 anni. La Huston ha recitato in due film di Woody Allen, Crimini e misfatti e Misterioso omicidio a Manhattan. È di questi giorni la notizia che il regista newyorkese avrebbe scritto un suo libro di memorie, ma nessun editore statunitense voglia pubblicarlo).

Anjelica Huston su Roman Polanski: “È una storia che sarebbe potuta succedere 10 anni prima in Inghilterra, in Francia, in Italia, in Spagna o in Portogallo, e nessuno avrebbe sentito una parola. Ed è così che si divertono questi ragazzi. C’era un movimento di playboy in Francia quando ero ragazzina, 15 o 16 anni, e facevo le prime collezioni. Andavi al Régine o al Castel di Parigi, e tutti i ragazzi più grandi ci provavano con te. In ogni club che si nominava in Europa era un rito per la maggior parte dei ragazzi come Roman, che erano cresciuti con quella sensibilità europea” ha spiegato l’attrice. “La mia opinione è che abbia pagato il suo prezzo nel momento in cui è successo. Non aveva precedenti. Non era una situazione inusuale: hai presente quel film An Education con Carey Mulligan? È successo a me. È la storia di una studentessa inglese che si innamora di un uomo più grande, Peter Sarsgaard. Il mio primo fidanzato serio l’ho incontrato che lui aveva 42 anni e io 18”. Con Roman Polanski Anjelica Huston ha un legame diretto: nel 1977 fu arrestata per possesso di cocaina la stessa sera, e nella stessa casa, in cui il regista abusò della allora 13enne vittima.

Anjelica Huston su Jeffrey Tambor (accusato di molestie dalla sua assistente e da un’attrice di Transparent, dove la Huston interpretava la sua fidanzata): “Le ho incontrate entrambe. Per quanto ne sappia io, nessuno ha fatto o detto nulla di inappropriato. Penso che in questo lavoro dobbiamo sentire la libertà, dobbiamo sentirci liberi di dire e fare cose che non necessariamente vanno giudicate, soprattutto da altre persone del cast o della crew”.

Anjelica Huston su Penny Marshall: “Stava sveglia tutta la notte a fumare a temperature sotto lo zero, con l’aria condizionata. Aveva una collezione incredibile di memorabilia sportive. Non riuscivo a capirla. E francamente, si faceva tanto di cocaina. Non so se fino alla fine, l’ho persa di vista negli ultimi anni. Ma quando ho lavorato a Laverne & Shirley mi ha colpita, era una attrice brillante, poteva fare di tutto, aveva molta inventiva”.

Anjelica Huston su Carrie Fisher: “Da quello che ho capito, Carrie prendeva parecchie droghe e medicinali. Non voglio morire con questa roba, che modo tremendo di morire”.

Anjelica Huston su Oprah Winfrey: “Non mi ha mai voluta nel suo show, mai. Non mi parla proprio. L’unico incontro con lei fu a una festa dell’Academy. Stavo parlando con Clint Eastwood e all’improvviso si inserisce Oprah dandomi le spalle. Mi sono ritrovata a parlare con la sua nuca. Ma ammiro Oprah. Ha fatto moltissimo”. (Anjelica Huston vinse l’Oscar come migliore attrice non protagonista de L'onore dei Prizzi, diretta dal padre John Huston, lo stesso anno in cui Oprah Winfrey era candidata per Il colore viola, nel 1988).

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Anjelica Huston su Bill Murray: “È stato uno str*nzo con me sul set de La vita acquatica di Steve Zissou. La prima settimana di riprese stavamo tutti nello stesso hotel, e lui invitò il cast intero a una cena. Tutti, tranne me. Ci sono stata malissimo”.

Anjelica Huston su Jerry Hall (cui si è ispirata per Morticia Addams): “La sua dolce indolenza nei confronti dei bambini. Mi venne l’idea che peggio i bimbi si sarebbero comportati, più Morticia si sarebbe sentita deliziata. Jerry è incredibilmente estatica, ha questo accento grandioso e i suoi figli vengono prima di tutto. Cercavo di immaginare Jerry che portava in giro la prole del diavolo e come sarebbe comunque stata indulgente, adorabile e comprensiva. Il matrimonio con Rupert Murdoch dopo Mick Jagger? Dalla padella alla brace”.

Anjelica Huston su Jack Nicholson, Robert De Niro e Al Pacino: “[A Nicholson] Se non gli offrono ruoli validi come quelli in passato, perché dovrebbe recitare? Non vorresti vedere Jack Nicholson in film tipo Ti presento i miei, come Robert De Niro. Al Pacino pure fa robaccia, ma in qualche modo lo perdoni perché comunque poi si prende il rischio di recitare Salomé tutto da solo. Pacino è più sperimentale. Ma Bobby [De Niro]… Non ricordo nemmeno l’ultima cosa in cui l’ho visto e ho pensato "Wow, è veramente meraviglioso"".