Nostra signora delle piume, dei capelli ossigenati, del trucco marcato e delle paillettes. Questa era Wanda Osiris, la star che le bambine della Generazione X imitavano quando rubavano alla mamma vestiti e trucchi. Wanda Osiris non era bellissima, era piccina d’altezza e con la dentatura un po’ vistosa. Ma aveva un carisma unico e - dettaglio non trascurabile - anche una buona dose di autoironia. Wanda Osiris è stata la prima, vera diva italiana. Regina del varietà e degli spettacoli teatrali, Wanda Osiris e le canzoni che ha reso famose (con qualche adorabile stecca live ogni tanto) col suo charme e il suo sex appeal pop hanno fatto sognare un paese intero in anni bui e difficili. Wanda Osiris le scale, poi, come le scendeva lei, non le scendeva nessuno. Ha fatto epoca con la sua sontuosità, la studiata platealità con cui scendeva i gradini in ogni sua apparizione e quando era ancora in vita la tv le dedicava fior di trasmissioni con tanto di esperti di costume e società per cercare di capire quale fosse il segreto del suo successo. Senza le sue "baracconate" con cui ha fatto scuola, per intenderci, forse non avremmo mai avuto il Renato Zero dei primi anni, o addirittura Lady Gaga. Ancora oggi continua ad essere un punto di riferimento per tanti aspiranti artisti e – sì, questa è una vera prova d’amore – una delle figure più interpretate negli spettacoli di drag queen

Loretta Goggi imitating Wanda Osirispinterest
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Wanda Osiris, biografia. Cominciamo a indagare l’infanzia della diva delle dive, che in pochi conoscono a fondo. Wanda Osiris, figlia di un palafreniere del Re Vittorio Emanuele III, è nata il 3 giugno 1905 a Roma. Il suo vero nome era Anna Menzio e, stando a quanto lei stessa ha più volte raccontato, sin da bambino ha avuto una certa predisposizione per il canto e per la musica in generale (anche se ciò non corrispondeva a un talento esattamente straordinario). Nella Capitale, la futura diva ha studiato violino, canto e recitazione. Poi, appena 18enne, ha deciso di emigrare. La passione per il teatro e per gli spettacoli, la voglia di stare su un palcoscenico era molto forte, anche se al tempo una brava ragazza stava a casa con la sua famiglia. Nel 1923, la giovane Anna ha fatto armi e bagagli ed è partita invece per Milano, dove ha trovato subito lavoro come soubrette nella compagnia del celebre autore Carlo Rota, al leggendario cinemateatro Eden. Era il suo mondo, la dimensione per cui era nata. Il successo non tardò ad arrivare, sul palco si faceva notare e apprezzare, e farà carriera nelle gerarchie del palco. Quando ha cominciato a diventare un personaggio, ci voleva un nome d'arte per lei. Come per tutte le star e le starlettes di quel periodo, l'ispirazione per la Menzio arrivò addirittura dall'antico Egitto, dal dio Osiride: si sarebbe chiamata Wanda Osiris. La personalità della giovane era forte e brillante, ma anche la soubrette dovette piegarsi ai dettami del fascismo: quel nome americaneggiante non piaceva ai gerarchi e ad Achille Starace in particolare, molto meglio l'autarchico ed italico Vanda Osiri. E così fu.

Roberto Benigni and Wanda Osiris on the set of the variety show Ieri e oggipinterest
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Wanda Osiris, teatro. Nel 1937 Wanda/Vanda fu chiamata dal famoso comico torinese Erminio Macario per una delle prime commedie musicali italiane, Piroscafo giallo. Poi, dopo Aria di festa, nel 1938 portò in scena il fortunatissimo Follie d'America, dove per la prima volta scese trionfalmente le scale. Era solo una delle tante spettacolari trovate che avrebbero fatto la sua fortuna. Qualche altro esempio? In Tutte donne usciva fuori da un astuccio di profumo, in Domani è sempre domenica da una grande conchiglia. Nel 1955 fece scalpore una sua caduta durante La granduchessa e i camerieri, rivista con Gino Bramieri, ma autoironica come era, non ne fece un problema di immagine. Ha lavorato con Carlo Dapporto (il papà di Massimo) e tra i suoi “boys” i ragazzi che le facevano da contorno sul palco, sono passati anche i giovanissimi Nino Manfredi, Alberto Lionello ed Elio Pandolfi. Wanda odiava il colore viola, da cui pare derivi la leggenda che il viola nello spettacolo porta sfortuna, ma tutto in lei era emanazione di colori forti. L'avvento della televisione ha poi diluito pian piano via il mito di Wanda. Nessuno andava più nei teatri per vedere spettacoli che ormai cominciavano a spuntare sul piccolo schermo, con le coreografie di Gisa Geert e Paul Steffen. Già sul finire degli anni 60 era ormai una diva in pensione, ma non dimenticata. In questo periodo diventa un'icona gay.

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Wanda Osiris, discografia. Qualche titolo delle canzoni famose cantate da Wanda Osiris: Sentimental, Ti parlerò d'amor, Camminando sotto la pioggia, Ti porterò fortuna. Ancora oggi fischiettate e canticchiate un po' da tutti e usate come jingle dei commercial. Erano canzoncine semplici, ma Wanda Osiris sapeva renderle uniche e personali, con i suoi vocalizzi estrosi e l'originalissimo birignao a vocali estese. In totale Wandissima, o la Divina, come era soprannominata, ha lanciato una decina di 78 giri tra cui Per te, Quando si sveglia il cuore e Tu musica divina, un 45 giri (Talmente uomo/Sarà una notte) ed una serie pressoché sterminata di singoli. Wanda Osiris, film. Se volete fare una serata divertente e vintage con i pop corn e le amiche, procuratevi i lungometraggi più celebri di Wanda Osiris, fra cui ci sono di due più famosi: I pompieri di Viggiù e Carosello del varietà. Wanda ha inoltre recitato con Alberto Sordi in Polvere di stelle (in cui viene chiamata “signora Osiri”) e in varie miniserie tv, tra cui Il superspia e La vera storia della donna del mistero.

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Wanda Osiris, vita privata. E siamo alla parte finale di questo racconto, la storia sfolgorante di una star di altri tempi.Wanda Osiris la figlia Ludovica, detta Cicci, l'ha avuta a 23 anni, nel 1928. Non ha mai rivelato chi fosse il padre. Suo compagno di vita, per lungo tempo, è stato Gianni Agus. È morta a Milano ad 89 anni, l'11 novembre 1994. La figlia di Wanda Osiris invece si è spenta nel 2013. A lei oggi sono dedicate strade e giardini. Via Wanda Osiris a Roma si trova nella zona di Casal Boccone. I giardini Wanda Osiris a Milano sono una piccola area verde in una delle aree più densamente abitate della città. Soprattutto, Wandissima è rimasta nel cuore del pubblico con i suoi tacchi, le sue rose, i suoi vezzi, la sua umanità. Era infatti anche una donna generosissima e di profonda fede cattolica, avrebbe condiviso anche la sua buona sorte, potendo farlo. Con le sue ricchezze ha adottato a distanza un intero villaggio in Costa d'Avorio. Ed è anche per questo che tanti andarono a salutare il feretro di Wanda Osiris, la grande diva del tempo passato, che ne suo ultimo viaggio aveva un turbante rosso, un filo di perle, e una rosa rossa tra le mani. Come quelle che i suoi ammiratori le lanciavano a centinaia sul palcoscenico.