Tre anni al centenario di una diva, una di quelle che a Hollywood ha dato l'abc per diventare la Mecca del cinema. Lei è Doris Day morta a 97 anni nella sua Carmel, la cittadina affacciata sull’Oceano a poche ore d’auto da San Francisco tra pontili e ville di vecchie dive, come lei. A darne l’annuncio è stata la Doris Day Foundation ribattuta dall’Associated Press. L’attrice di Amore sotto coperta si è spenta per una polmonite contratta in un’età da record dopo una carriera da record che ha scelto di lasciare per votarsi alle cause animaliste. Nata a Cincinnati nel 1922 con il nome di Doris Mary Ann Kappelhoff a 12 anni prende lezioni di tip tap ma un incidente alla gamba ferma le sue ambizioni. Nei primi anni 40 sostituisce il canto al tip tap: scelta vincente che la vede esibirsi con Bob Crosby e Les Brown.

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Il singolo che ufficializza la nascita di Doris Day è Sentimental Journey. Hollywood la chiama, Doris Day risponde: nel 1953 esce Non sparare baciami! interpretando Calamity Jane. E Doris per gli studios diventa davvero una Calamity facendo del suo contratto con la Warner Bros una delle liaison più fortunate di sempre. Incontra Alfred Hitchcock nel 1956: lui le vuole dare il ruolo di Jo McKenna, lei accetta, il film è L’uomo che sapeva troppo. Non le basta: canta anche la canzone principe del film, Whatever will be (que sera sera). Il risultato di questa equazione è storia del cinema. Tra gli appellativi con cui il mondo la idolatra vi è uno, Fidanzatina d'America, che lascia in eredità a molte altre dive di Hollywood. Dopo essersi ritirata a fine anni Sessanta, Los Angeles la rivede sui red carpet nel 2008 quando le viene consegnato il Grammy Award alla carriera.

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