La finezza della diplomazia reale. Intrisa di silenzi che potrebbero pesare se non fossero smussati da un sorriso da neopapà e dalla consapevolezza che di fronte a te c’è uno dei presidenti USA più facepalm degli ultimi anni. Lezione di royal distacco, il professore è il principe Harry alla cena di Stato organizzata dalla Regina Elisabetta per la visita di Donald Trump con la first Lady Melania, Ivanka Trump e Jared Kushner al seguito. Il fresco genitore in abito blu non ha ancora smaltito la serotonina per la nascita del royal baby, è stato evidente. Il principe Harry ha glissato con eleganza sulle polemiche esplose proprio per la presenza del presidente USA, e che riguarda(va)no la moglie Meghan Markle assente (ancora) giustificata (ma forse si farà vedere al Trooping The Colour del primo weekend di giugno, anche se non è ancora certo). Tenendo una prudente distanza dal presidente USA per motivi che, tra l'altro, lo riguardano indirettamente.

Rewind. Anno domini 2016. Meghan Markle era ancora lontana dal diventare duchessa di Sussex, la storia con Harry doveva ancora cominciare, il matrimonio da favola nemmeno era pensato. Per il mondo intero Meghan Markle era solo la Rachel di Suits. Forte della sua popolarità mediatica, l’attrice era tra chi si preoccupava per un’eventuale elezione del candidato repubblicato. “È un misogino, è divisivo” aveva detto Meghan Markle su Donald Trump in un’intervista al The Nightly Show di Larry Wilmore. Poi le elezioni, Trump presidente, l'onda travolgente della storia tra Harry e Meghan, e tutto era stato seppellito da altre notizie. Fino a quando il Sun, recatosi a Washington per intervistare il presidente Trump prima del viaggio in Inghilterra, non lo ha informato. Al che Donald Trump ha risposto al suo solito modo tranchant: “Non pensavo fosse una ragazzaccia”. Meghan Markle nasty? La délicatesse espressa nei confronti di un membro della royal family non ha minimamente sfiorato The Donald. Che poi ha pensato bene di ritrattare su Twitter (accusando di fake news il NYT e la CNN) e di specificare in conferenza stampa alla Casa bianca, prima della partenza per il Regno Unito, di non aver mai parlato male di Meghan. “Non ho fatto nessun commento cattivo” ha ribadito The Donald.

Il giallo sullo scontro a distanza spazio/tempo tra Meghan Markle Donald Trump non è stato affatto chiarito durante la visita di Stato. Per quanto la Regina Elisabetta, nella sua sottile classe, abbia tenuto un discorso in cui auspica che i buoni rapporti non vengano inquinati. Ma al di là degli speech di alto livello, l’assenza di Meghan Markle in maternità ha impedito ogni confronto. All’incontro ufficiale il principe Harry era da solo. Facendo imbronciato viso a cattivissimo gioco ancora in corso e dimostrando, ancora una volta, che un trasferimento in USA è una vera fake news. Un insider ha raccontato al Sun che il principe è stato di pessimo umore per tutta la serata, sbuffando apertamente, il che ha fatto alzare più di un sopracciglio per il suo comportamento poco royal, zero diplomatico, lontanissimo dalle lezioni di nonna Elisabetta II sulle cene di Stato. Ma il principe Harry con Donald Trump ha capito che intervenire sulla questione sospesa proprio durante un cerimoniale avrebbe potuto aprire una crisi in un momento comunque molto complicato per l’Inghilterra. Evitare l’istituzionale e (man)tenere tutto sul personale (di Meghan) è stata la scelta più saggia da parte dell’intelligente Harry. Ma in tutto questo la vera vincitrice è stata Meghan Markle. Per motivi di fresca maternità, ha potuto non incontrare un capo di Stato contro il quale si era scagliata senza filtri in passato. Un dribbling da manuale. E un sospiro di sollievo che si è sentito persino a palazzo?

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