Quello che non ci aveva ancora detto, Demi Moore oggi lo racconta a tutti. Nel libro memoir Inside Out, in uscita negli USA il 24 settembre 2019, l’attrice simbolo degli anni 90 (Demi Moore in Ghost, in Striptease e in Proposta indecente, tre film che hanno definito un’epoca e una carriera) rivela quegli anfratti di vita che nemmeno il gossip è riuscito a penetrare. Stupro, tre matrimoni e tre divorzi, tre figlie amatissime, un aborto che l’ha mandata in rehab. Tutte le cadute che hanno reso la Demi Moore 2019 una donna in grado di gestire il nuovo equilibrio tanto desiderato. In due distinte interviste pregne di significato, una sul New York Times e l’altra da donna copertina di Harper’s Bazaar (Demi Moore nuda a 56 anni, omaggio a quella storica cover col pancione nel 1991 su Vanity Fair che sgretolò l’ultimo tabù sulla gravidanza), l’attrice non ha filtri. Non le servono, la sua storia parla da sé.

“Come donna, madre e moglie, ci sono valori che considero sacri. Ed è con questo spirito che sono andata avanti con la mia vita” ha raccontato Demi Moore a Lena Dunham sul magazine. Una vita complessa sin da bambina, nata nel 1962 a Roswell in New Mexico, lì dove si sostiene ci siano gli alieni. E aliena ad un certo tipo di etichette da showbiz Demi Moore lo è sempre stata: pioniera su tutti i tempi. Un’infanzia dominata dai viaggi across America, con una madre incline ai tentativi di suicidio e un padre che presto si rivelerà non essere quello vero biologico. Nel libro Demi Moore scrive senza romanzare la decisione di lasciare la casa della madre per convivere con un musicista molto più grande di lei, Freddy Moore, col quale il matrimonio avverrà quando Demi ha 18 anni e lui 30. Un’unione, rivela l’attrice, rapidamente sabotata dalle molte infedeltà che lei si concedeva. Il divorzio arriva 5 anni dopo e alla giovane attrice in erba resta il cognome, intuizione vincente per avviare la carriera cinematografica. Demi Moore è ufficialmente in rampa di lancio: appare in tv in soap come General Hospital e non si fa problemi con i nudi e con personaggi di poco spessore. “Quando ero più giovane, dovevo essere a disposizione. Non sarei stata amata se non lo fossi stata, se non mi fossi donata. Il mio valore era legato al mio corpo” ha commentato al NYT.

Bastano pochi film di Demi Moore e l’attrice diventa una superstar. Sono quegli anni 90 in cui i cachet clamorosi sono appannaggio degli uomini. Solo due donne riescono a spuntarla: Julia Roberts e Demi Moore. Ma Hollywood è un covo di serpi: a Pretty Woman contestano i (presunti) capricci e le avventure sentimentali, mentre Demi Moore viene soprannominata Gimme Moore per le sue richieste economiche. “Era una stella del cinema in un periodo in cui le donne non erano parte del sistema. È stata la prima persona a lottare per l’uguaglianza salariale e ottenerla, e ha subito di tutto per questo. Tutte abbiamo avuto beneficio da ciò che ha fatto” ha commentato Gwyneth Paltrow parlando dell’amica Demi Moore sul NYT. Una primatista assoluta in tutto, anche nello sbriciolare quelle convinzioni sessiste di Hollywood e nel violare la sacralità costruita della gravidanza femminile. Demi Moore non è una donna da misteri: è sempre stata trasparente, aperta, diretta. Non solo perché spogliata di vestiti, estrema nei tagli di capelli, il corpo di Demi Moore nuda esposto nei suoi film era comunque una sua scelta: ma nuda a livello mentale. Durante il matrimonio con Bruce Willis, suo secondo marito e padre delle tre figlie Rumer, Scott e Talullah (nomi strani dei figli dei vip ben prima che diventassero di moda, altro momento pioneristico), Demi era costantemente sotto i riflettori e non nascondeva la passionalità del loro legame.

I segreti che ha tenuto nel cassetto della memoria prima di metterli in scrittura sono i passaggi più dolorosi della sua vita spericolata. Due momenti personalissimi che ha voluto condividere: lo stupro a 15 anni e l’aborto spontaneo a 42 anni. All’epoca Demi Moore e Ashton Kutcher erano la coppia rivoluzionaria di Hollywood: lei 15 anni più grande di lui, autentico toy-boy come venne prontamente etichettato dai media, mentre lei veniva derisa per la decisione di sposare uno così giovane. Eppure era uno di quei matrimoni superfunny che facevano la gioia dei neonati social: “Mi permetteva di tornare indietro nel tempo e vivere quello che significava essere giovani. Più di quanto avessi potuto fare quando avevo effettivamente 20 anni” .

Col senno di poi, quel matrimonio è stato la sua rovina. Demi Moore non lo descrive così, ma tra le righe non è difficile leggere quanto sia stato difficile superare lo shock di essere stata a lungo al centro di un’attenzione morbosa, tossica, quasi violenta contro di lei. La perdita della figlia mai nata (che avrebbe dovuto chiamarsi Chaplin Ray, rivela l’attrice) l’ha spinta verso nuovi trattamenti per la fertilità assieme ad Ashton Kutcher, che però non hanno portato risultati. La consolazione le viene dall’alcol e dall’abuso di oppiodi come il Vicodin, in una discesa all'inferno solitaria e dolorosissima. Nel frattempo scopre che il simpatico marito l'ha tradita nella notte del loro sesto anniversario del matrimonio. È troppo, anche per una donna che ha visto tutto come Demi Moore. La separazione arriva nel 2011 ma il divorzio viene finalizzato solo nel 2013. Presto Ashton Kutcher e Mila Kunis diventano protagonisti innamorati di un romanzo personale: nei panni di ingombrante ex Demo Moore è sempre più a pezzi.

Sono gli anni tremendi di Demi Moore. Nel 2012 ha una crisi gravissima dopo aver fumato marijuana sintetica con la figlia Rumer: si è intossicata con l’ossido di azoto e giusto in ospedale riescono a salvarla. Gli amici sono già preccupati per il suo peso (Demi Moore anoressica è stato a lungo un quesito aperto sui giornali), dopo la crisi la situazione deve cambiare. Le figlie non le parlano più. Demi è disperata, accetta di ricoverarsi: il rehab la rimette in piedi, con nuove certezze. Si allontana definitivamente dallo showbiz per affrontare le nuove mazzate che la vita aveva deciso di regalarle, in un isolamento volontario che non ammette intrusioni. “Tutto quello che succede nelle nostre vite ci dà una certa forma. Ci modella, ci presenta le opportunità allo scopo di portarci verso il nostro presente, qualunque esso sia. Tutto ciò che pensavano io fossi mi portava fuori dalla comfort zone, e dal mio controllo” racconta oggi Demi.

Ci sono voluti comunque tanti anni per decidere di scrivere un libro sulla sua vita. Demi Moore oggi è una strepitosa 56enne, i rapporti con le figlie sono sereni, con gli ex mariti un po' meno: non si sa se scateneranno gli avvocati dopo l’uscita definitiva delle sue memorie, ma poco male. E del presunto amore con la stilista serba Masha Mandzuka Demi Moore non parla, mai. La lezione sul gossip l'ha imparata eccome, il controllo ora ce lo ha in mano lei. La chiusura del cerchio è in Demi Moore nuda sulla copertina di Harper’s Bazaar: splendida, sorridente, perfettamente centrata su di sé. Non le sfugge più niente: l’ultimo film di Demi Moore Corporate Animals esce il 20 settembre, anticipando di poco il libro. A chi ha insinuato che la combo memorie+film sia per soldi, Demi ha risposto con una battuta: “Ci sono modi molto più facili per farlo”.