Le avevamo lasciate una che strisciava sul pavimento come prevede il rito che esprime devozione al re. L’altra che la guardava strisciare indifferente, mentre suo marito le conferiva onori che una donna non riceveva da quasi un secolo. L’intreccio tra il re di Thailandia Maha Vajiralongkorn, sua moglie Suthida e la concubina ufficiale Sineenat Bilaskalayani si è già logorato e tutto lo scalpore suscitato da quella che, con una sontuosa cerimonia ufficiale, era diventata di fatto la nuova moglie del sovrano, legittimandone (al sodo) la poligamia, è stata fatica sprecata. Il re ha infatti annunciato con un editto, dopo appena due mesi, di aver già spogliato la sua ultima fiamma di tutti i titoli militari, governativi, e ovviamente nobiliari. Sineenat (che non è un nome ma un appellativo), torna quindi al suo vecchio nome Niramon Ounprom e forse, nel caso in cui non sia riuscita a monetizzare la breve fortuna, tornerà anche al suo vecchio mestiere di infermiera.


Il re della Thailandia, il cui appellativo è Rama X, non è solo il regnante più ricco del mondo, quello con più tatuaggi e con la maggiore tendenza a un (inadeguato) look da trapper agli esordi e un cane (passato ormai sul ponte dell'arcobaleno) che deteneva ignaro la carica di maresciallo dell'aeronautica: è anche l’uomo più volubile dal punto di vista sentimentale. Rama X ha già cambiato diverse mogli - quella attuale è la quarta -, tutte lasciate mentre era ancora un principe. Pensando di non complicare troppo le cose ora che è re, invece di divorziare ancora aveva scandalizzato il paese includendo nel suo stato civile una seconda moglie. Che non aveva tutti i diritti della prima, ma comunque risultava come una figura un po’ anacronistica, nel XXI secolo. Da circa cento anni, infatti, tutti i suoi predecessori, compreso il padre Rama IX erano stati rigorosamente monogami.


Cosa sia accaduto, per convincerlo a sbarazzarsi di una figura istituzionale abbastanza imbarazzante, non è chiaro. Ufficialmente, la concubina del re di Thailandia si sarebbe comportata in modo troppo presuntuoso, come se fosse una vera moglie. Un comportamento “sleale e irrispettoso”, dice l’editto, “una persona che non riconosce alcun onore al re e non comprende la tradizione reale”. Le due versioni ufficiose dicono invece che il re abbia dato retta a chi gli faceva presente che tutto ciò aveva messo un po’ in ridicolo l’immagine del paese nel mondo. L’altra, semplicemente, che si sia già stancato di lei, che abbia qualche nuova (futura) concubina da qualche parte e che un re del suo tipo non perde nemmeno tempo a dire “non sei tu, è colpa mia, ho bisogno dei miei spazi. Ma restiamo amici, eh”.