Il principe Harry uno di noi. E no, non è uno slogan, ma una profezia che arriva dal Regno Unito secondo cui "il principe Harry rinuncia ai titoli nobiliari per diventare un commoner", potrebbe essere una notizia bomba che leggeremo sui giornali, presto o tardi. Non più principe, né duca di Sussex, così come anche Meghan Markle duchessa di Sussex no more, lei che sarebbe la principale consigliera di questa volontà. Il motivo della possibile scelta, che sta avendo un effetto dirompente sull’opinione pubblica britannica, e che anima le trasmissioni tv del mattino, sarebbe la voglia della coppia di fare una vita normale, da persone normali, volontà già parzialmente espressa con il rifiuto di accettare dalla nonna, la regina Elisabetta, titoli nobiliari per il piccolo Archie. Il sospetto che questo annuncio potrebbe essere imminente lo hanno lanciato alcuni dei maggiori e più esperti giornalisti commentatori della famiglia reale, come Richard Fitzwilliams, Joe Little e Camilla Tominey, e sono frutto di una profonda riflessione sul “non detto ma lasciato intendere” che Harry e Meghan hanno espresso copiosamente nel documentario Harry and Meghan: An African Journey che racconta il loro recente viaggio in Africa. Nessuno si aspettava che questo semplice documento filmato avrebbe scatenato tanto scalpore.



Secondo le fonti vicine alla famiglia reale, sia la regina che il principe William avrebbero espresso preoccupazione per il contenuto, soprattutto per l’ammissione di Harry riguardo alla tanto chiacchierata faida col fratello. Se le lamentele per la sovraesposizione mediatica dovuta al loro ruolo sono state mandate giù dalla regina come un rospo, ma comunque digerite, il dettaglio degli screzi tra fratelli invece, secondo la BBC, avrebbe letteralmente mandato William su tutte le furie. Ma non è la prima volta che Harry si comporta in modo provocatorio, quasi come se cercasse l'occasione giusta per dire "okay, se proprio non mi volete, me ne vado". Se fosse stato per lui e Meghan, la notizia della nascita di Archie sarebbe rimasta un segreto a lungo (ed ecco perché si era deciso per il parto in casa, inizialmente). Ma già quando era arruolato in Afghanistan nel 2008 aveva confidato a un commilitone di non voler vivere a Windsor. Ma neanche in Inghilterra, cosa quasi oltraggiosa da dire, se tua nonna ne è la regina. Al tempo, confidano ora le fonti di palazzo, Harry aveva già espresso la volontà di liberarsi del titolo. Ma fu la nonna a convincerlo a restare. Un altro indizio sulla ricerca della felicità di Harry e Meghan Markle lontano dal palazzo si legge nella decisione di prendere sei mesi sabbatici da tutti gli impegni ufficiali. A cominciare dall’annuncio di voler partire presto per gli Stati Uniti in modo da trascorrere il Giorno del Ringraziamento lì, con la famiglia di Meg. O almeno, con qui pochi con cui non ha ancora litigato. Un’ulteriore americanizzazione del figlio di Lady Diana che, a quanto pare, la sta facendo pagare a tutti, in casa, per aver strappato via il titolo di Altezza Reale alla madre, e ai media per aver forse contribuito alla sua tragica morte.

A nulla serve, quindi, la buona disposizione che dimostrano sia la regina, sia il principe Carlo nei confronti di Meghan Markle. Il padre di Harry ama gli stessi generi di musica della nuora e la invita anche a eventi dove si reca per puro piacere. Ma niente. Di recente lei avrebbe dato buca al padre di suo marito a un appuntamento, senza avvisare. Sembra proprio che gettare alle ortiche il blasone sia diventata una moda nelle famiglie dei regnati europei, con il rischio che desiderare una vita da persone comuni diventi però la massima espressione di snobismo. Nel documentario, suona infatti un po’ stonata la dichiarazione di Meghan secondo cui gli amici in America le sconsigliavano di mettersi con un principe della più potente monarchia mondiale perché i media l’avrebbero distrutta. Sul serio: qualcuno ci crede?

Ma cosa accadrebbe se davvero Harry e Meghan rinunciassero al titolo? La decisione non cambierebbe solo le loro vite, ma anche quelle degli altri membri della famiglia. Tanto per cominciare, i loro impegni istituzionali verrebbero ridistribuiti fra gli altri, rendendone più fitta l’agenda, ma anche includendo maggiormente personaggi del ramo meno coinvolto della famiglia. Quattro temi principali sono già divisi ufficialmente fra i due fratelli e le loro mogli: William si occupa di iniziative di tutela dei malati mentali, Kate di infanzia disagiata, Harry di ambiente e Meghan di parità di genere. Ovviamente, rinunciando entrambi al ducato, e con Harry non più principe, entrambi perderebbero anche il patrocinio delle iniziative. Ma – altro indizio – hanno già annunciato da tempo di voler fondare la loro organizzazione di charity che esclude William e Kate Middleton, e che sarà operativa dal 2020, secondo voci di corridoi. E che farebbe infuriare ancora di più l'erede al trono e sua moglie. Nel frattempo, gira voce che la regina stia per convocare entrambi i nipoti per un confronto e per ricordargli che il rispetto per i legami familiari deve essere una priorità. Harry non potrà sottrarsi da una convocazione della sovrana, anche se la chiama "nonna".

Nel 2017 Harry aveva detto che al giorno d’oggi, nessuno vuole più essere re o regina. Per noi comuni mortali è impossibile valutarlo. Ma la scena di The Crown in cui l’ex re Edward VIII piange di nascosto, qualche tempo dopo aver abdicato per sposare Wallis Simpson, è impossibile da dimenticare. Infatti, provò ad accordarsi con Hitler per farsi rendere il regno, in caso di vittoria dei nazisti. Quello che Harry forse non ha ancora capito, e che almeno Meghan dovrebbe spiegargli, è che lasciare la famiglia reale non gli garantirà in nessun modo l’anonimato. Anzi, farà di lui il principe che ha rinunciato a tutto per un’attrice americana, che per questo verrà biasimata ancora di più. Due bersagli ghiottissimi per i paparazzi.