“Ho perso mia madre e mia nonna per il cancro al seno”. Quando parla di malattia Angelina Jolie è schietta e diretta come poche altre, e sul finale del mese rosa della prevenzione piazza la sua confessione/riflessione sulle pagine virtuali del TIME. Un articolo lungo, corposo, intensamente personale firmato Angelina Jolie su sua madre Marcheline Bertrand, dove scrive di affetti e perdite, e di dolorose decisioni da prendere. Come quelle che le hanno cambiato la vita qualche anno fa, quando un test genetico le indicò un’ereditarietà che avrebbe preferito non avere: la mutazione del gene BRCA1, che predispone maggiormente al rischio di sviluppare tumori. Di fronte all'ineluttabilità del possibile fato, Angelina Jolie decise di operarsi preventivamente. Doppia asportazione del seno e successivamente di utero e tube, per ridurre drasticamente le avverse probabilità statistiche. La scelta di Angelina Jolie riempì i giornali di dibattiti pro/contro, argomentazioni, ricerche. E spingendo molte donne a sottoporsi a controlli che magari avevano sempre evitato.

Ma è il racconto asciutto e stringato di come Angelina Jolie ha affrontato la lunga malattia della mamma a far stringere il cuore, e a rivelare un ricordo tanto sincero quanto delicatamente intimo. “Mi ricordo che una volta tenevo la mano di mia madre durante la chemioterapia, quando ha iniziato a diventare viola e sono dovuta correre a chiamare un’infermiera” scrive la protagonista di Maleficent 2 nel suo ricordo, per parlare delle nuove cure che invece vengono realizzate su misura per il malato, evitando molti degli antichi effetti collaterali delle terapie. Ma come ha ampiamente ribadito negli ultimi tempi post divorzio da Brad Pitt, post bufere legali, post periodo difficile come sibillinamente lo ha definito, il primo pensiero di Angelina Jolie sono i suoi figli. “Mi viene spesso chiesto delle mie scelte di salute, e di come le ho affrontate pubblicamente. Semplicemente sento di aver preso decisioni per migliorare la possibilità di vedere i miei figli adulti, e di incontrare i miei nipoti” ha ribadito l’attrice. “La mia speranza è di passare ancora molti anni insieme, ed esserci. Ad oggi sono dieci anni che non ho mia madre, lei è riuscita a vedere solo alcuni dei suoi nipoti e spesso era così malata da non riuscire a giocarci”.

Perdere la madre così presto ha modificato radicalmente l’approccio di Angelina Jolie alla vita. Personale, universale. Semplicemente umana. “Per me è difficile pensare alla guida divina nelle cose quando rifletto su quando le loro vite (dei figli) avrebbero beneficiato di più tempo con lei e della protezione lieve del suo amore” ammette candidamente Angie ribattendo il punto: sottoporsi agli screening, indagare, prevenire, non stressarsi troppo e non farsi schiacciare mai dalla paura nei momenti più duri. Bisogna prendersi cura di se stesse prima di tutto, raccomanda Angelina Jolie oggi. E conclude la sua confessione più dolce con una speranza che riscalda l’anima: “Mia madre ha combattuto la malattia per dieci anni ed è riuscita ad arrivare a 50 anni. Mia nonna è morta che ne aveva una quarantina. Spero che le mie scelte mi permettano di vivere un po’ più a lungo”.