Che Meghan Markle fosse una tigre lo avevano capito in molti. Che avesse il coraggio di mettersi contro la regina Elisabetta, la sovrana più potente del mondo, non lo pensavano in molti. Eppure dopo che la Corona ha ufficialmente vietato a lei e al principe Harry di utilizzare il titolo Sussex Royal, soprattutto per produrre merchandising come stavano per fare, la duchessa di Sussex ha dichiarati guerra alla regina. Ma lo ha fatto in quel modo con cui si dice e non si dice, ovvero spiegando le tue intenzioni a persone che non resisteranno alla tentazione di riportarlo alla diretta interessata, o alla stampa. Infatti, qualcuno fra i suoi amici ha spifferato al solito Daily Mail che la moglie del principe Harry non ha nessuna intenzione di rispettare il divieto perché, avrebbe detto: “non c’è nessun motivo legale per cui possono vietarmi di usare il mio titolo”.

Secondo la fonte, Meghan avrebbe detto che sia lei che Harry non ne possono più di boicottaggi e che ha intenzione di eliminare dalla loro vita le persone negative. Inoltre avrebbe detto che la volontà sua e di Harry di usare il titolo Sussex Royal è un modo per “proteggerlo”, non per specularci, e che la grandezza dei progetti che stanno per mettere in campo è tale che il titolo royal ne trarrebbe prestigio, e non viceversa. Comunque, è convinta che il progetto riscuoterebbe un grande successo anche senza bisogno di accostarci il titolo perché comunque Harry e Archie hanno sangue reale nelle vene e nessuno glielo può levare. Anzi, che i loro progetti serviranno a lasciare ad Archie un mondo migliore. La fonte ha anche raccontato che il piccolino mostra già una personalità molto simile a quella del padre, sempre pronto a ridere, e che Harry sembra molto felice della sua nuova vita da "persona qualsiasi". Intanto, lui e la moglie sono stati invitati a smontare l’ufficio che occupavano all’interno di Buckingham Palace per svolgere i loro compiti da membri senior della famiglia, entro il 31 marzo, mentre lo staff che lavorava alle loro dipendenze è già stato congedato.