Dopo tutto quello che abbiamo sentito in questi giorni, che ci ha un po’ anestetizzato, chi si aspettava che il discorso della regina Elisabetta II a reti unificate, nel Regno Unito e nei paesi del Commonwealth, potesse toccare il soft spot in ognuno di noi? “Mi ricordo la prima volta in cui ho dovuto dare un discorso come questo”, ha detto la regina verso la fine, mentre la sua immagine veniva sostituita da una foto in cui c'è lei giovanissima, al microfono, insieme alla principessa Margaret, “era il 1940, mi aiutò mia sorella, eravamo due ragazzine e dovevamo parlare agli altri bambini evacuati dalle loro case, mandati lontano per stare al sicuro. Oggi, una volta ancora, molti sentiranno quel doloroso senso di separazione dai loro cari, ma anche stavolta sappiamo nel profondo del cuore che è la cosa giusta da fare”.


“La regina non avrebbe mai immaginato di dover fare un broadcast come questo ancora una volta nella sua vita, per rassicurare la popolazione e incitarla all’unità”, ha commentato sulla BBC Nicholas Witchel, famoso corrispondente reale. “In quell’occasione terribile, quando Londra e altre città dell’Inghilterra subivano i bombardamenti nazisti, Elisabetta aveva 14 anni e doveva rassicurare i bambini costretti ad allontanarsi dalle loro case”. È la quarta volta che la regina si rivolge al Regno Unito per un discorso straordinario. L’ultima era stata nel 2012, per il suo Giubileo del 60esimo anno di regno. L’occasione precedente è stata la morte della regina madre, nell’aprile del 2002, e prima ancora la morte di Lady Diana.

Her Majesty The Queen Addresses The Nationpinterest
Chris Jackson//Getty Images

“Vi parlo in un momento in cui la sfida si fa difficile, un momento di disagio e lutto e di difficoltà per molti”, ha anche detto la regina, “Voglio ringraziare tutti gli operatori sanitari nei pronto soccorso che generosamente continuano a svolgere le loro mansioni per aiutare tutti noi. Sono certa che tutta la nazione si unirà a me nel dire che ciò che fate è prezioso e che ogni ora che spendete del vostro tempo ci avvicina sempre di più al ritorno alla normalità. Voglio anche ringraziare tutti voi che state a casa per proteggere i più vulnerabili, risparmiando a molte famiglie quel dolore che già in molti hanno provato perdendo i loro cari. Voglio rassicurarvi che se rimaniamo uniti e risoluti ce la faremo. Negli anni a venire, ognuno si sentirà fiero per come ha risposto a questa sfida e quelli che verranno dopo di noi diranno che questa è stata la generazione più forte di sempre”. La regina ha poi posto l’accento su quell’orgoglio nazionale che durante la Seconda Guerra Mondiale fu l’arma vincente degli Inglesi contro il nemico: “l’altruismo e lo spirito della collettività sono ancora caratteristiche forti di questo paese”, ha detto, ricordando poi le storie commoventi di gente che in tutto il mondo si è fatta forza per rendersi utile, consegnando cibo, medicine, controllando come stavano i vicini, e convertendo le loro attività in altre di maggiore aiuto. “So che l’isolamento e duro”, ha concluso poi Elisabetta, “ma molte persone scopriranno un’occasione per rallentare, fare una pausa e riflettere, in preghiera o meditazione. Abbiamo affrontato altre sfide ma questa la affrontiamo insieme a tutto il mondo. Ce la faremo, e questo successo apparterrà a tutti noi. Giorni migliori torneranno, saremo ancora con i nostri amici, saremo ancora con le nostre famiglie, ci incontreremo ancora. Ma per adesso mando il mio grazie e il mio augurio di buona sorte a tutti voi”.