Tra tutti i mestieri del mondo ce n’è uno che solo a nominarlo ti catapulta in un throwback di immagini mentali con cui nemmeno Instagram può competere, ed è quello della dama di compagnia. Fa venire in mente Versailles e i Tudor, eppure, quello della Lady-in-waiting è un lavoro per cui ci si può ancora candidare. Purché - piccolo dettaglio - si abbia sangue blu nelle vene o la provenienza da una famiglia molto vicina a una corona. C’è una dama di compagnia, in particolare, la cui popolarità in questi giorni è schizzata alle stelle tanto che la sua biografia uscita alla fine del 2019 è stata incoronata (è il caso di dirlo) dalla stampa britannica “La migliore lettura per superare i giorni del lockdown”. Si chiama Anne Glenconner e il suo libro Lady-in-waiting. My Extraordinary Life in the Shadow of the Crown (per ora disponibile solo in inglese) è diventata la bibbia dei fan di The Crown. Perché racconta esattamente cosa fa una dama di compagnia quando diventa l’ombra di un membro della famiglia reale, ma soprattutto perché la persona di cui lady Anne è stata l’ombra fino al 2002, anno della sua scomparsa, era la scandalosa principessa Margaret, la sorella regina Elisabetta II.

Anne Veronica Coke, così si chiamava alla nascita Lady Glenconner, è nata a Londra il 16 luglio 1932 ed è figlia del Conte di Leicester Thomas Coke e di sua moglie Lady Elizabeth Yorke. Anne e le sue due sorelle, Carey e Sarah, sono cresciute a Holkham, nella tenuta di famiglia nel Norfolk, ma allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale sono state trasferite al sicuro dai bombardamenti nel Castello di Cortachy dei prozii, i conti di Airlie, Alexandra e David. Cortachy si trova a circa 10 km da Sandringham House, dove erano rifugiate le figlie del re Giorgio VI, Elisabetta e Margaret e vista la poca distanza e i buoni rapporti con la famiglia reale - a volte i conti di Leicester erano ospiti a Buckingham Palace a Natale - Anne e le sorelle venivano portate spesso a giocare lì con le due principessine. Anne si legò in particolare a Margaret, che aveva solo due anni più di lei, e finita la guerra continuò a frequentarla. Proprio per il legame che si era stabilito fra le ragazze, quando il 2 giugno del 1953 ci fu l'incoronazione di Elisabetta II nell'Abbazia di Westminster, Lady Anne fu selezionata per essere una delle damigelle d'onore.

Una dama di compagnia, in genere inizia a prestare il suo servizio a un membro senior della famiglia reale quando entrambe sono molto giovani, tanto che se questa vuole sposarsi non può farlo se non con l’autorizzazione della sua signora. La testa coronata per cui presta servizio, però, si prodiga perché la sua dama di compagnia trovi un marito all'altezza. Nel caso di Lady Glenconner, le cose sono andate diversamente. Nel 1955, a 22 anni, Anne è alla festa che Lord e Lady Northbourne hanno dato al Ritz per il debutto in società della figlia Sarah. Mentre le stanno servendo un drink al bar, un amico le presenta Colin Tennant, il figlio del barone di Glenconner. È alto e affascinante e inizia subito a flirtare con lei. Per Anne è un colpo di fulmine. Parla con lui tutta la sera e anche se già sapeva molto della sua famiglia, alla fine della festa sa tutto di lui, degli anni della scuola a Eton, del college a Oxford, dei rinfreschi che dava di nascosto nei dormitori e che lo hanno reso popolare fra i compagni. Colin quasi non beve, non consuma le droghe di moda all’epoca fra i figli dell’alta società, e ha un giro di amicizie speciali che include il pittore Lucian Freud, nipote di Sigmund, e Ian Fleming, lo scrittore di 007. Un tipo irresistibile.

La famiglia di Colin non è ricca per lignaggio come quella di Anne, che risale al 15esimo secolo, i Tennant si sono arricchiti solo di recente producendo candeggina durante la rivoluzione industriale. Per quanto sia nobile, è quindi considerato un parvenue. Ma è affascinante. Colin è un rubacuori, ha avuto parecchie relazioni con donne famose, tra cui la modella Ivy Nichols musa di Andy Warhol e la socialite e attrice Jeanne Campbell, che dopo di lui sarà l’amante del presidente Kennedy e di Fidel Castro. Anche la principessa Margaret flirta con lui, ricambiata, in modo scherzoso. Ma tra i due non ci sarà mai niente più di una buona amicizia, anche se lei lo definiva “un tipo adorabilmente decadente”. Nella sua biografia, Anne racconta che Colin poteva averle tutte, ma iniziò a corteggiare seriamente solo lei. L’estate che seguì il loro incontro la trascorsero scorrazzando sulla sua auto sportiva, una Thunderbird decappottabile, consumando insieme lunghi pranzi e chiacchierando sui prati. Lui, da subito, dice sempre “quando saremo sposati”, ma non chiede mai davvero la sua mano. Lei attende, mentre coltiva l'idea di amore romantico che si è formata frequentando praticamente solo donne, le sue sorelle e le sorelle Windsor. Intanto le amicizie che hanno in comune la mettono in guardia sul caratteraccio di lui, sulle scenate che gli sono state viste piantare in alcune occasioni. Lui le ripete sempre che quando saranno sposati cambierà.


Finalmente, il 16 dicembre del 1955, sul Times viene annunciato il fidanzamento di Anne Veronica Coke e di Colin Tennant. Le nozze si tengono nella chiesa di St Withburga's a Holkham nell’aprile del 1956 e tra gli ospiti ci sono la regina madre Elizabeth Bowes-Lyon e la principessa Margaret. Il fotografo ingaggiato al matrimonio è Antony Armstrong-Jones ed è qui che Margaret conosce il suo futuro marito. Anne e Colin partono per una luna di miele di tre mesi e la giovane donna comincia a scoprire le stravaganze del marito. Ad esempio, l’abitudine di volare in aereo con una maschera con boccaglio per essere pronto nel caso in cui precipitassero in mare. I due arrivano a Parigi, e al momento di consumare il matrimonio lui si stupisce nello scoprire che la sposa è vergine. Per cui la fa vestire in modo umile e la porta in un hotel fatiscente dove la costringe a guardare una coppia che fa sesso. Anne è così lontana da quello scenario che quando la coppia le chiede se vuole unirsi a loro risponde: “È molto gentile da parte vostra, ma no grazie”, con la stessa educazione di quando rifiuta un biscotto al tè delle cinque dalla regina. La tappa successiva del viaggio di nozze è a Cuba, dove Colin la porta a un combattimento di galli e nella baruffa uno dei due le finisce in testa ferendola. Perché Anne non ha subito chiesto di sbarazzarsi di questo marito terribilmente inappropriato? La risposta è forse nel blasone della sua famiglia nel quale è raffigurato uno struzzo che ingoia un ferro di cavallo. Un simbolo della capacità con cui i Coke erano capaci di digerire qualsiasi boccone pesante.

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Il matrimonio fra Anne e Colin durerà 54 anni e avranno tre figli maschi e una coppia di gemelle. Nel frattempo, nel 1958 Colin compra per 45mila sterline l’isola di Mustique nelle Piccole Antille e investe un patrimonio nella sua trasformazione in una residenza estiva di lusso. Nel 1960 la inaugura la principessa Margaret che arriva con Lord Snowdon per la loro luna di miele. I Glenconner decidono di offrire in dono alla coppia una casa sull’isola, chiamata Les Jolies Eaux. Anne è molto nervosa all’arrivo di Margaret perché l’ultima volta che l’aveva invitata a casa, Colin aveva insistito a servire per cena della lingua di bue salmistrata convinto che sarebbe piaciuta alla principessa. Che invece era impallidita appena l’aveva vista a tavola, e da quel momento aveva declinato ogni invito della coppia. La casa, invece, piacque molto alla principessa, tanto che sarà destinata a diventare il suo refugium peccatorum. I Glenconner, invece, perdono un po’ di interesse per gli investimenti su Mustique quando un incendio doloso distrugge la loro casa. Nel 1963 si dedicano invece al restauro di Glen, una residenza di famiglia in Scozia con 26 camere da letto. Gli riesce così bene che diventa più frequentata di un hotel. Tra quelli che la frequentano c'è Raine Spencer, matrigna di Lady Diana, Mick e Bianca Jagger, politici britannici, la stilista Carolina Herrera. Un giorno Colin arriva con una bellissima ragazza incontrata a New York e la presenta alla moglie: “si chiama Brooke Shields, fa l’attrice, starà con noi un po’ di giorni”, le dice.

Nel frattempo, Margaret continua a frequentare volentieri Mustique nonostante il lusso si mescoli con i disagi tipici dell’isola: zanzare, topi, niente elettricità, l’acqua potabile ricavata da quella piovana. Ma lei ci sta bene, detesta solo la sabbia nei piedi, un problema che Colin risolve facendole trovare sempre secchi d’acqua lungo il percorso verso il mare. Si consolida sempre di più l’amicizia con Anne. Nel 1971 le due nobildonne sono insieme al battesimo delle due gemelle di Lady Glenconner. “Spero tu non voglia più avere figli”, le chiede la principessa Margaret. Anne risponde di essere a posto così e di non averne alcuna intenzione. “Bene, quindi saresti disposta a diventare la mia dama di compagnia?”. La proposta non era casuale. Margaret sapeva quanto l’amica avesse bisogno di stare un po’ alla larga dal marito, capace di scoppi d’ira infantili come quando, tornando tutti e tre insieme da un viaggio in America, non era stato possibile prenotare un posto in prima classe anche per lui e aveva disturbato il personale di volo e gli altri passeggeri per tutto il tempo urlando “Aiuto Anne!”, mentre Margaret la invitava a ignorarlo. Accettare avrebbe significato mescolare amicizia e dovere, trovarsi a volte al suo fianco in veste ufficiale, a volte come amica. Un ruolo che Anne conosceva bene perché sua madre era la dama della regina dal 1953, e lo sarebbe stata ancora per due anni. Accettò.

Anne Tennant, baronessa di Glenconner, entrò quindi a far parte dello staff della principessa Margaret, contessa di Snowdon, già composto da un autista, un maggiordomo, uno chef, una domestica, e due governanti la cui occupazione principale consisteva nello svuotare i posacenere che Margaret riempiva accendendo una sigaretta dopo l’altra. Il personale della principessa però, era trattato molto bene e aveva stanze comode e ben arredate. Anne scopre che nonostante anni di amicizia ci sono ancora cose che non sa di Margaret, come la sua passione per i gadget da cucina che compra compulsivamente per poi regalarli al personale. Con lei si reca ovunque, ai fidanzamenti altrui, in visita ufficiale in ospedali, fabbriche, scuole, o agli eventi di charity nei quali insiste a darle un ruolo attivo. Scopre che l’amica principessa beve un gin tonic a pranzo e whisky con acqua la sera, e avvisa gli organizzatori degli eventi di rispettare questa routine, quando offrono da bere a Margaret. Un altro dei suoi compiti è quello di studiare le foto dei personaggi che stanno per incontrare e di abbinarli ai nomi, come Andrea e Emily in Il diavolo veste Prada. Scopre che quando non ha impegni istituzionali, Margaret se ne sta a casa e mangia quasi ogni giorno cocktail di gamberetti.

Nel settembre del 1973 il matrimonio della principessa con Antony Armstrong-Jones non è esattamente un idillio. Margaret è scontenta e spesso sola e la vicinanza di Anne le è molto di aiuto, così come la sua lo è per lei. Sono insieme in Scozia, al Café Royal di Edimburgo, quando Anne le presenta un giovane amico di suo marito, il 25enne baronetto Roddy Llewellyn. “È un ragazzo di buone maniere, dalla dialettica forbita e divertente, e dal carattere molto dolce”, lo descriverà Theo Aronson, uno dei biografi di Margaret. Anne ha conosciuto Roddy come uno dei tanti ospiti della residenza di Glen, invitato perché amico di amici e figlio di un campione olimpico. E perché voleva presentarlo alla sua amica infelice, come già aveva fatto con Antony. Quando lo va a prendere alla stazione li trova già insieme a chiacchierare al Cafè e quando salgono in auto, sui sedili posteriori, si tengono già per mano. Margaret, che ha 43 anni, perde la testa per lui. Inizia una relazione che durerà otto anni, con tappe paradisiache a Mustique, e la porterà al divorzio con Antony, il quale pur avendo anche lui una relazione extraconiugale, prese male il tradimento della moglie. Quando Margaret mette fine anche alla relazione con Roddy Llewellyn, è Anne a distruggere tutta la corrispondenza che i due si erano scambiati.

Anne Glenconner è rimasta la fedele dama di compagnia di Margaret fino al 9 febbraio del 2002, quando le migliaia di sigarette che la principessa aveva fumato nella sua vita tornarono a chiederle il conto, portandosela via a 71 anni con lo stesso cancro ai polmoni che aveva ucciso suo padre. Al funerale di Margaret, anche se sopraffatta dal dolore, Anne era ormai così abituata a far funzionare tutto da preoccuparsi di non far incrociare l’ex marito di Margaret, Lord Snowdon, e il suo ex amante Roddy Llewellyn. In quell’occasione, invece, la regina Elisabetta le si è avvicinata e, inaspettatamente, l’ha ringraziata per aver architettato l’incontro con Roddy: “è stato l’unico uomo che l’ha resa veramente felice”, le ha detto. Per i servigi resi alla famiglia reale, nel 1991 Lady Glenconner è stata nominata luogotenente del Royal Victorian Order in occasione del suo compleanno. Colin è morto nel 2010. All’apertura del testamento si è scoperto il suo ultimo, inspiegabile scherzo crudele: ha lasciato tutto in eredità a una sua dipendente, e per invalidare l’atto Anne e i figli hanno lottato in tribunale per diversi anni. Anne oggi a 87 anni e Margaret le manca. “La vita non è stata più la stessa senza di lei, specialmente quando andavo a Mustique”, racconta Lady Glenconner nella sua biografia. “Ogni volta che ci vado, sento anni di risate insieme risuonare nelle mie orecchie, mi manca la nostra piccola routine”. E a chi le chiede perché ha sentito il bisogno di scrivere un libro biografico, ormai bestseller, risponde: “ero stufa di leggere solo cose orribili sulla principessa”. Che tutto sommato, almeno aveva trovato una vera amica.