Erano in molti, negli Stati Uniti, a sperare che Ghislaine Maxwell si fosse dissolta nel nulla e che nessuno sarebbe stato mai in grado di trovarla, nemmeno l'FBI. Ma come sappiamo non è stato così e a pochi giorni dall'arresto dell'ex compagna di Jeffrey Epstein, sua complice del traffico di minorenni, qualche voce su ciò che sta succedendo nei suoi interrogatori nel carcere di New York comincia a trapelare. La più clamorosa riguarda una grossa quantità - "una pila", dicono le fonti -, di videocassette che il faccendiere americano, morto suicida in carcere il 10 agosto 2019, avrebbe girato segretamente durante gli incontri fra le ragazzine che circuiva e reclutava, e i potenti personaggi con cui le faceva prostituire dietro ingenti compensi.

Ghislaine Maxwell, figlia del magnate dell'editoria inglese Robert Maxwell, è stata descritta dalle vittime di Jeffrey Epstein come una donna diabolica, ma non certo stupida. Sembra che proprio in virtù di questa intelligenza mal sfruttata abbia fatto di nascosto una copia di ogni filmato in possesso del suo ex fidanzato, una sorta di lasciapassare nel caso in cui le cose si fossero messe male. Quel momento è arrivato e pare che Ghislaine Maxwell stia proponendo di consegnare tutto agli inquirenti in cambio della sua immunità. Come risaputo, nella cerchia di amicizie di Epstein c'erano Bill Clinton, Donald Trump, il principe Andrea, e in una foto mostrata nel documentario di Netflix Jeffrey Epstein: Soldi, potere e perversione, si vede anche il losco uomo d'affari con Woody Allen. Probabilmente l'originale di questo materiale non si trovava insieme alle tante foto e i cd con filmati pedopornografici trovati a casa di Epstein durante le perquisizioni, ed è altrettanto probabile che la prospettiva di catturare pesci molto più grossi di lei, e non solo quelli citati, sia allettante per i federali.