Come in una puntata di Suits Meghan Markle torna alle vie legali. Non fiction, da assistente di avvocati di grido newyorkesi con sceneggiature che esaltano l'intelligenza del suo personaggio, la paralegale Rachel Zane, ma vita vera. Una denuncia reale depositata al tribunale della California contro ignoti paparazzi che starebbero letteralmente attentando alla privacy degli ex duchi di Sussex, e nello specifico alla serena crescita del figlio Archie. Che a nemmeno 15 mesi già è protagonista della sua prima causa legale. Motivo? Droni sopra la casa di Los Angeles dove vivono Meghan e Harry (e Doria Ragland, la mamma di Meghan). Droni superattrezzati per carpire fotografie non autorizzate del più piccolo dei bisnipoti della regina Elisabetta II, golosissime per la stampa. "I duchi di Sussex hanno inoltrato la causa per proteggere il diritto alla privacy del loro bambino all'interno delle mura di casa, senza intrusioni dei fotografi, e per scoprire e fermare coloro che cercano di fare profitto con queste azioni illegali" ha confermato il loro avvocato Michael Kump in un comunicato.

Nonostante tutte le misure di protezione prese, dalle alte cancellate fino alle telecamere per evitare le foto con teleobiettivi, il principe Harry e Meghan Markle oggi non sono riusciti a contenere gli attacchi aerei dei paparazzi. Il conteggio delle intrusioni ha raggiunto la frequenza di tre al giorno, a cadenza ravvicinata, persino via elicottero la mattina all'alba e la sera dopo cena, col risultato di disturbare tutto il vicinato oltre che loro stessi. "Ogni individuo membro di una famiglia in California ha garantito per legge il diritto alla privacy in casa propria. Niente droni, elicotteri o teleobiettivi possono eliminare questo diritto" ha continuato l'avvocato. Tra le accuse depositate, anche la mistificazione della realtà: le foto del figlio Archie sarebbero state accompagnate da didascalie errate per far credere che il bambino fosse in un luogo pubblico, e non nel giardino di casa sua. Dato che non è ben chiaro chi abbia scattato le immagini e per quale testata, la scelta di denuncia contro ignori garantisce a Meghan e Harry un minimo di immunità: chiunque pubblichi o venda le suddette foto è passabile di causa legale. La sottile linea rossa del diritto alla privacy è tornata ad essere questione urgente per i duchi di Sussex: sono consapevoli di essere personaggi di ampia eco e tollerano i flash dei fotografi mentre sono nel pieno svolgimento delle loro attività pubbliche. Solo, non vogliono invasioni tra le mura della gabbia dorata in cui si sono rifugiati.