"C'è che mi sono innamorato di te, C'è che ora non mi importa niente di tutta l'altra gente, di tutta quella gente che non sei tu", dice la canzone Che cosa c'è, di Gino Paoli che sembra la sintesi del primo appuntamento fra il principe Harry e Meghan Markle, da come viene raccontato nelle pagine dell'atteso libro Finding Freedom, biografia dei due duchi di Sussex. Un libro denso di dettagli intimi e di panni sporchi della famiglia reale che gli autori Omid Scobie e Carolyn Durand possono aver ottenuto solo in due modi: per telepatia, o perché glieli hanno svelati i due diretti interessati. Ma loro dicono di aver interpellato più di cento fonti diverse e Meghan e Harry insistono a negare di aver collaborato a questo prodotto, che però non disapprovano e non rinnegano pubblicamente (come un altro uscito a giugno). Tutto rimane avvolto in un po' di mistero. Il primo, fatidico appuntamento fra Harry e Meghan si è tenuto nel 2016 al ristorante Dean Street Townhouse di Soho, a Londra (che ora diventerà meta di curiosi) perché amici comuni avevano combinato l'incontro (si dice da tempo che Harry avesse espresso il desiderio di incontrare quell'attrice di Suits). Secondo quello che racconta il libro, Harry è rimasto in trance appena l'ha vista. Lei avrebbe detto agli amici, subito dopo, che quello poteva essere l'uomo della sua vita. Lui ha bevuto una birra, lei un Martini, e hanno iniziato a parlare fitto dei loro progetti per tre ore, ignorando gli stuzzichini che gli erano stati serviti con i drink, perché avevano lo stomaco chiuso dall'emozione.



Harry ha sfoderato tutte le sue carte migliori per fare colpo, in particolare le sue varie iniziative di charity. Lei ne è rimasta incantata. L'attrazione fra i due era innegabile, un colpo di fulmine. Fecero in modo di rivedersi già il giorno seguente nello stesso posto, per cena. Harry si assicurò che potessero accedere a una saletta privata senza essere visti da nessuno, gli inservienti li fecero entrare dall'ingresso di servizio, da cui passano i rifornimenti. Cenarono lì e nei giorni successivi iniziarono a frequentarsi di nascosto. Lei andava a Kensington Palace in gran segreto, poi il soggiorno londinese è finito ed è tornata sul set in Canada. Un mese e mezzo dopo, Harry ha trovato la scusa per rivederla invitandola a fare un viaggio con lui. Destinazione: il Botswana. Lì hanno alloggiato in una tenda da 1700 euro a notte nella rigogliosa area sul delta dell'Okavango. Quel viaggio romantico gli diede l'idea che avrebbero potuto vivere insieme un sogno lungo una vita. Tre mesi dopo, lui le ha detto "ti amo" e lei ha risposto "anch'io ti amo". Gli amici di lei, che parlava di amore eterno e postava cuoricini su Instagram, la mettevano in guardia su ciò che significa sposare un membro della famiglia reale britannica ma lei se ne infischiava. Nell'ottobre di quell'anno, mentre era a Toronto da lei, Harry ricevette da palazzo la notizia che la stampa inglese aveva scoperto la sua relazione e stava per uscire con uno scoop. Lui disse che era inevitabile, e da un giorno all'altro Meghan si è ritrovata assediata dai paparazzi intorno alla casa e col profilo Instagram pieno di commenti, di cui molti razzisti.

Da quel giorno, Harry ha iniziato a selezionare le sue amicizie, allontanando una vecchia amica che lo sconsigliava di intraprendere una relazione seria con un'attrice americana, e quando su un giornale sono state pubblicate le foto della madre di Meghan, Doria Ragland, che portava i sui panni in una lavanderia a gettoni, insinuando che si trovasse in difficoltà economiche, Harry ha deciso di ufficializzare tutto e di pretendere rispetto per la futura moglie. Pare che invece una delle persone che non lo ha fatto sia stato proprio suo fratello, il principe William, che nel metterlo in guardia sulla fretta di considerare la relazione già seria, si sarebbe riferito a Meghan come "quella ragazza", mandando Harry su tutte le furie. Il resto è storia, e secondo un'altra delle rivelazioni del libro, i due duchi di Sussex hanno rifiutato ogni possibile alternativa, offerta dalla regina, per avere un ruolo nella famiglia reale che non fosse quella di membri senior. Non torneranno mai indietro, dice il libro. Ma è lecito chiedersi se per il Sussex ha ormai senso avere due duchi che non si fanno vedere mai, o se Elisabetta riterrà necessario revocare il titolo per affidarlo a qualcun altro.