L'anno scorso l'abbiamo apprezzata come protagonista nel film Bangla, del giovane regista romano di origine bengalese Phaim Bhuiyan, mentre da poco ha finito di girare Suburra 3 e per l'autunno ci sono altre proposte di lavoro in arrivo che non vuole svelare. L'attrice Carlotta Antonelli è una romana doc, ha 25 anni, e vive nel presente: «Il futuro non esiste, vivo minuto per minuto e quello che succederà sarà determinato da ciò che faccio oggi».

Ti sei divertita sul nostro set? Che rapporto hai con la moda? Io in realtà non so se vivo la moda, sono molto ignorante. Non l'ho mai seguita, ma se penso alla moda penso a un gioco super divertente.

Come potremo rinascere dopo questo periodo? Siamo un popolo "de core", ho visto una grande umanità nei mesi passati. Speriamo che l'economia riparta, ma anche che lo spirito rimanga. Io ho avuto difficoltà a tornare alla vita, sono stata a casa da sola con i miei gatti, ma ora sono contenta, mi sento diversa, più evoluta.

Saremo ancor di più digitali? Io non amo il mondo virtuale, faccio sempre il tifo per il "fare".

Fare l'attrice è un punto di partenza o di arrivo? Di partenza. Non so come potrebbe evolvere perché non l'ho mai scelto veramente, mi è capitato, non ho mai capito bene che cosa stessi facendo. Non me lo sono mai troppo chiesto. Quando mi chiedono perché fai l’attrice, io davvero non lo so. Quando ho iniziato a farlo, poi ho semplicemente continuato, ma non so perché. Ma mi sono accorta che era l'unica cosa che mi riusciva. Mi ha permesso di partire in un'altra vita. Io poi canto e suono: ho scritto tante canzoni che prima o poi vorrei pubblicare.

Attingi alla tua esperienza nella recitazione o sei una di metodo? Io non ho studiato. Ho fatto qualche laboratorio per capire cosa fosse la recitazione. Mi piacerebbe studiare e conoscere le cose che non so, ma tutto quello che prendo viene dalla mia fonte personale. Io credo che ognuno debba ispirarsi a se stesso, proprio per dare autenticità a quello che si fa.

Conta di più quindi il talento o l'impegno? Potrei dire l'impegno, ma se non hai talento non ci fai nulla mentre ho visto gente di talento fare senza impegno. Quindi direi il talento.

carlotta antonellipinterest
Alessandro Cinque
Abito di seta jacquard, Balenciaga. Doppia collana dalla collezione Serpenti Alta Gioielleria, Bulgari. Cuissardes di nappa, Bottega Veneta.

Cosa pensi del cinema italiano? Spero di vedere meno industria e più arte. E un cinema che lasci più spazio alle donne. Con storie in cui siano protagoniste assolute.

Chi interpreteresti? La cantante Gabriella Ferri. In generale vorrei vedere più storie con le donne protagoniste assolute, più eroine e biografie.

È pensabile creare un network femminile nel cinema? Certo. Sarebbe bello vedere questa onda di giovani attrici unirsi alle grandi. Durante il lockdown ci siamo sentite. È stato bellissimo, non ci conoscevamo sempre personalmente ma c'era solidarietà e unione. Con alcune colleghe faremo anche un progetto...

Te ne sei andata da casa molto presto. Lo rifaresti? Se tornassi indietro finirei la scuola, però forse non sarei qui. Quindi rifarei tutto. Sono scappata perché ero la prima di cinque figli, quella su cui veniva sperimentato tutto, sentivo il diritto di ribellarmi. Ma era anche una richiesta di aiuto.

Cos'è casa per te ora? Sono io e i miei gatti. Mi mancano un po' le urla, le voci e la musica dei miei fratelli, di mia madre. È bellissimo anche questo, il fatto che mi sto creando la mia casa.

La bellezza salverà il mondo? Può salvare il mondo, ma deve avere identità, non può essere solo bellezza. Roma è una bellezza con una identità, e ha un lato oscuro che fa parte del suo fascino.

Il tuo luogo preferito a Roma? L'isola Tiberina: c'è un punto davanti all'arco davvero meraviglioso, di notte è incredibile. Ci sono stata ieri sera per caso, un posto assurdo. Ti siedi sul filetto del muro e ammiri l'arco illuminato dai lampioni, molto suggestivo.

carlotta antonellipinterest
Claudia Gori
Collier d’oro bianco con pavé di diamanti, dalla collezione Fiorever Alta Gioielleria di Bulgari. Camicia e pantaloni di twill di seta, Valentino.

Come usi i social media? Non ho paura di raccontare la mia vita privata. Non li ho mai usati per creare rapporti con gli altri o essere un personaggio pubblico. Ho promosso anche cose di lavoro.

Allo stesso tempo come ti proteggi, da persona pubblica? Penso che grazie alla mia storia personale ho le ossa piuttosto dure, non mi sono mai sentita violata sui social. E anche quando sono stata attaccata mi è scivolato addosso, perché nella vita abbiano tutti un'armatura da indossare per non farci attaccare dall'esterno. Io sono molto serena su questo, non mi sono fatta problemi a dire la mia con persone che fanno il mio lavoro, con i registi... Non mi faccio mai problemi a dire quello che penso con nessuno.

Da dove viene questo desiderio di libertà che hai dentro? Penso che sia un riscatto della vita, sono sempre stata una ragazza passiva da piccola. Su di me veniva sperimentato, non ho mai dato voce a quello che avevo dentro. Con questo lavoro ti devi comunque un po' spogliare, quindi è come se mi fosse venuto un senso di riscatto. Se non avessi fatto l'attrice ma un altro lavoro, sarebbe venuto lo stesso, credo. È un riscatto di vita.

Cosa ti aspetti a settembre? Vedere settembre come qualcosa di sconosciuto e sorprendente mi sembra limitativo. Mi auguro che le cose non tornino esattamente come prima, ma meglio.

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Nella foto di apertura Carlotta Antonelli indossa un abito lungo di organza con ruches, Fendi. Anfibi di pelle, Dolce & Gabbana.
Le foto di Carlotta Antonelli sono tratte dal servizio pubblicato su Marie Claire di settembre 2020. Servizio Ivana Spernicelli. Ha collaborato Veronica Campisi. Foto Alessandro Cinque e Claudia Gori. Trucco Nicoletta Pinna per Simone Belli Agency. Capelli Giulio Ordonselli using Label.m.