«Avevo 17 Anni e studiavo giornalismo all'università. Ci piaceva uscire, andare alle feste. Ma andare in giro senza il velo stava diventando sempre più pericoloso. C'era un clima di intimidazione e di violenza. Per strada, la gente si sentiva in diritto di dirti: "Devi indossare il niqab". "Le donne dovrebbero stare a casa"». La regista Mounia Meddour parla dei suoi ricordi della guerra civile algerina, il conflitto fra il governo e gruppi armati di fondamentalisti islamici che, negli anni Novanta, si chiuse con 150 mila morti e decine di migliaia di fuggitivi. Fra i quali anche lei con la sua famiglia: «Mio padre, in quanto regista, era un bersaglio. Cominciammo a cambiare casa, un posto diverso ogni tre, quattro mesi. Fino alla fuga in Francia». Gli stessi ricordi, la Meddour li ha trasfigurati, ma solo un po', nel suo film Non conosci Papicha, presentato all'ultimo Festival di Cannes, che ha vinto due premi César ed è appena uscito nei cinema italiani. La giovane attrice protagonista Lyna Khoudri, nel film Nedjma, ha vinto il César come miglior attrice emergente, e soprattutto è stata notata da Wes Anderson, che l'ha voluta per un ruolo nell'attesissimo suo nuovo film The French Dispatch.

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«Nessuna di noi ha mai pensato di organizzare una sfilata di moda all’interno del campus come fa la protagonista della storia. Ma mi riconosco nelle sue motivazioni: il bisogno di celebrare il corpo femminile e la bellezza, l’opposizione al fondamentalismo». Aggiungendo che, come si vede nel film, l'effetto di quell'assedio «era quello di far crescere la complicità fra noi ragazze. Nel dormitorio si ascoltava la musica, si ballava e si rideva. Ridere insieme è una forma di resistenza». La distribuzione di Non conosci Papicha in Algeria è bloccata dallo scorso autunno. Ma il film circola sul web. «So che lo hanno visto in tantissimi, soprattutto ragazze e ragazzi». Una delle ragioni per cui il film fa paura è legata al presente. Lo scorso febbraio ha compiuto un anno quella che è stata definita la "rivoluzione dei sorrisi". Ogni settimana, in tutto il Paese, ci sono proteste e manifestazioni. «Le donne, in particolare, rivendicano emancipazione, parità. Vogliono cambiare la legge di famiglia che le considera al pari di minorenni per tutta la vita».

Trama di Non conosci Papicha di Mounia Meddour. Nell'Algeria degli anni Novanta, Nedjma (soprannominata "Papicha") studia francese all'università e sogna di diventare stilista, ma la sua vita è sconvolta da un'ondata di fondamentalismo religioso che precipita il Paese nel caos. Determinata a non arrendersi al nuovo regime, Nedjma decide di organizzare con le compagne una sfilata dei suoi abiti, che diventerà il simbolo di un'indomita e drammatica battaglia per la libertà.

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Rindoff/Charriau//Getty Images
Mounia Meddour, regista franco-algerina di Non conosci Papicha, e la protagonista Lyna Khoudri ritirano i loro premi César.