C’è stato un momento nella storia della Gran Bretagna in cui una donna di nome Alice Keppel era considerata la più bella del regno, tanto da essere amata dal re Edoardo VII. Era la bisononna di un’altra dama che invece – ingiustamente – è stata bersaglio fino a qualche anno di un feroce bodyshaming, Camilla Shand, nota come Camilla Parker Bowles dal nome del suo primo marito, oggi la regina consorte. C’è chi ancora si riferisce a Camilla come “il rottweiler”, il soprannome che le aveva affibbiato lady Diana furiosa e tradita la quale, con quella crudeltà mista a innocenza con cui i giovani aggrediscono i rivali più maturi, sottolineava come i lineamenti dell’amante di suo marito, se confrontati ai suoi, apparissero induriti dal tempo. Oggi che Camilla è la moglie del principe Carlo e la regina consorte, dopo essere stata la duchessa di Cornovaglia, è una donna elegante e serena con schiere di ammiratori che la apprezzano soprattutto per la sua discrezione, per come ha tenuto i nervi saldi mentre era nell’occhio del ciclone senza mai rilasciare interviste-shock, aspettando con calma che il suo destino si avverasse e convincendo l’opinione pubblica che, alla fine, quella derubata del grande amore sia stata lei. Ma come andarono invece le cose alla sua antenata Alice Keppel, la cui storia è così simile alla sua?

Alice Keppel della casata degli Edmonston, nata il 14 ottobre 1869, aveva quel tipo di volto che oggi avrebbe spinto i suoi amici a consigliarle di fare cinema. Gli occhi grandi, lo sguardo misterioso, le labbra carnose a cuore, le chiome folte che raccoglieva in elaborate acconciature, la pelle trasparente, Alice era il classico esempio di come l’estetica ne giovasse quando l'élite del tempo contraeva matrimoni con persone estranee dal loro giro. Il nonno di Alice era infatti il tenente colonnello John Whittle Parsons, governatore delle Isole Ionie quando erano un dominio britannico, il quale aveva sposato una ragazza greca del posto che poi aveva portato con sé in Scozia alla fine del mandato. Alice era la minore dei nove figli di Mary Elizabeth Parsons (discendente di John Whittle Parsons) e di Sir William, quarto Baronetto di Edmonstone, in Scozia.

Alice crebbe nel castello di Duntreath vicino Glasgow, la residenza di famiglia del XV secolo in cui era nata, e a 23 anni venne data in moglie al luogotenente colonnello George Keppel, figlio del conte di Albermarle. I due sembravano dover vivere la vita di una normale coppia dell’alta società britannica, che frequenta gli eventi a corte e si occupa della gestione dei beni di famiglia. Ebbero due figlie, Violet, nel 1894 e Sonia, nel 1900. La seconda è la nonna di Camilla Shand mentre la prima, Violet Trefusis, diventerà famosa per la relazione con la poetessa Vita Sackville-West, che le due donne continuarono anche dopo i rispettivi matrimoni. Una storia che fece scalpore, raccontata anche da Virginia Woolf in Orlando. Ma intanto, a far parlare di sé sarebbe stata la madre Alice, che non era più una ragazzina quando colpì l’attenzione del re Edoardo VII, figlio della leggendaria regina Vittoria. Alice aveva sbrigato in giovane età il compito principale che si richiedeva a una donna al tempo, ossia fare dei figli, e da quel momento si era dedicata alla mondanità. Era diventata molto popolare nei salotti di Londra per la bellezza, per l’eleganza e per quella discrezione così estrema che lascerà in eredita alla pronipote Camilla.

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Alice, la cui gioia di vivere era contagiosa, diventò la dama che tutti desideravano. Aveva 29 anni quando il 56enne Principe di Galles Edoardo Alberto, futuro re del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda e imperatore dell'India dal 1901 con il nome Edoardo VII, vedendola muoversi con la grazia di una libellula negli eventi mondani, perse la testa per lei e cominciò a pensare che tutti i suoi corteggiatori dovessero farsi da parte e lasciare a lui la precedenza. Il principe erede al trono iniziò a fare spesso visita alla dimora dei Keppel a Wilton Crescent e a cercare ogni occasione per incontrare quella donna. Nessuno sa i dettagli esatti di come questa storia iniziò, ma considerato che i matrimoni del tempo non erano quasi mai frutto di passione, è facile immaginare come una signora e madre di famiglia si sentisse lusingata dalla corte di un sovrano, che difficilmente avrebbe respinto. D’altra parte, si diceva che i coniugi Keppel non fossero molto fedeli l’uno con l’altra e che la loro prima figlia Violet fosse in realtà del ricchissimo William Beckett, futuro Lord Grimthorpe, con cui Alice avrebbe iniziato una relazione poco dopo le nozze.

Così, nei primi mesi del 1898 Alice Keppel diventò l’amante ufficiale dell’erede al trono, già sposato anche lui con Alexandra di Danimarca, l'allora principessa del Galles (sorella di Maria Federova, madre di Nicola II, l'ultimo zar di Russia). Alice fu così geniale da far contenti tutti. Il re, che aveva la sua compagnia. Suo marito, l’Onorabile George Keppel che non ebbe mai occasione di vedere il suo onore leso, a parte una volta in cui a Baden un granduca a cui si era presentato gli chiese sarcasticamente: “ah, vi chiamate Keppel: parente dell’amante del re?”. Ma l’Onorabile non colse la provocazione. Quello con Alice era un matrimonio di "compagnia, d'amore e risate" e gli bastava così. Dall’altro canto, anche la principessa del Galles preferiva Alice all’amante precedente di suo marito che si chiamava Daisy, contessa di Warwick, molto meno discreta. La stessa duchessa di Sutherland, sorellastra di Daisy, ha lasciato in una lettera che il principe era diventato "un ragazzo molto più piacevole da quando ha cambiato amante".

Ma c’è un limite a tutto. La principessa Alexandra non gradiva molto le esibizioni in pubblico che suo marito faceva dell’amante, come quando le riservava un posto d’onore nella regata di Cowes, che si teneva ogni agosto all’isola di Wight. Nel 1901, alla morte della regina Vittoria e l'ascesa al trono del figlio, Alice e il principe Edoardo erano ancora amanti e lo sarebbero rimasti a lungo. Poiché lui era già un forte fumatore, il vizio di famiglia che guasterà la salute di diverse generazioni fino alla principessa Margaret, per il Natale del 1900 Alice aveva regalato al suo Bertie - così lo chiamavano in famiglia - un portasigarette Fabergé in tre tonalità di oro, decorato con smalto blu pavone e un serpente di diamanti di cui testa e coda si intrecciavano in un nodo che simboleggiava sia la tentazione che lei suscitava in lui, sia il legame che li univa. Lui la chiamava la sua “Favorita” o “la mia piccola signora George". Quello stesso anno nacque la seconda figlia di Alice, Sonia Keppel, la nonna di Camilla. La possibilità che quella bambina fosse stata figlia del re, invece che dell'Onorabile Keppel, potrebbe aver costituito un ulteriore motivo per non far sposare i giovani Carlo e Camilla negli anni 80? Potrebbero forse essere cugini? Difficile dirlo. Nella nobiltà britannica si sono contratti matrimoni anche fra coppie con legami di sangue più stretti, e questa parentela clandestina che risalirebbe a quattro generazioni indietro per il principe di Galles, due per la duchessa di Cornovaglia, difficilmente può essere stato un deterrente serio.

La relazione fra Alice Keppel e il re Edoardo VII durò oltre dieci anni, durante i quali la famiglia Keppel si trasferì nel quartiere di Portman Square e George entrò in affari con Sir Thomas Lipton, il famoso commerciante di tè. Nel 1910, sul letto di morte, Edoardo VII chiese la presenza di Alice. Tre anni prima gli era stata diagnostico e curato un cancro sulla pelle del viso e ne era uscito provato. Il vizio di fumare venti sigarette e dodici sigari al giorno gli aveva anche procurato una bronchite cronica e nel 1909 aveva perso conoscenza durante una visita di Stato a Berlino. Nel marzo del 1910 la sua salute era precipitata mentre si trovava in Francia, e siccome la sua condizione veniva tenuta nascosta ai sudditi e risultava in vacanza in un momento di gravi tensioni politiche, ricevette così tanti attacchi dall’opinione pubblica da dover rientrare ancora malato mentre la moglie Alexandra, che era in visita del fratello re Giorgio I di Grecia, veniva richiamata in patria. La regina accettò con riluttanza la presenza di Alice Keppel al capezzale del marito. Poi fu lui, inspiegabilmente, a dire al dottore in un momento di lucidità in cui prese il sopravvento la decenza: "Portate via quella donna". La storia fra Alice Keppel e il re Edoardo VII finì così. Non si videro mai più. Pochi giorni dopo, il secondo figlio del re, il futuro Giorgio V (erede al trono, dopo la morte del primogenito Victor Albert), gli sussurrò in un orecchio che la sua cavalla favorita Witch of The Air aveva vinto la corsa di Kempton Park. Il re rispose “Lo so, ne sono molto felice”, e spirò.

Dopo la morte del re, Alice Keppel ricevette un pacchetto da quella che ormai era la regina madre, Alexandra. Conteneva il portasigarette regalato al suo amante anni prima. Alice non aveva però intenzione di cancellare la sua esistenza dalla biografia del re e nel 1936 trovò il mondo di far rientrare il portasigarette nel palazzo reale facendone dono a Mary di Teck, la moglie del nuovo re Giorgio V, che lo accetto pur sapendone la storia. Oggi fa parte della collezione reale permanente di pezzi di Fabergé. Per capire meglio con un paragone assurdo, facciamo l’ipotesi che il principe Carlo fosse salito al trono e poi fosse morto: è come se Camilla Parker-Bowles avesse donato a Kate Middleton i famosi gemelli con le C intrecciate che gli aveva regalato quando era ancora sposato con Diana, restituiti da quest’ultima. Subito dopo la morte di Edoardo VII, i Keppel vendettero le loro proprietà in Inghilterra e viaggiarono in Estremo Oriente e poi, dal 1927, a Firenze, dove comprarono la Villa dell' Ombrellino di Bellosguardo, per poi tornare in Inghilterra durante la Seconda Guerra Mondiale. Una sorta di tabula rasa. Nel 1936, Alice commentò l’abdicazione di Edoardo VIII per Wallis Simpson con sarcasmo: “ai miei tempi ci si aggiustava diversamente”, disse. Nel 1946 lei e George fecero ritorno a Firenze. Morirono entrambi lì nel 1947, prima lei di cirrosi epatica, poi lui due mesi dopo. La leggendaria e bellissima bisnonna di Camilla che fece perdere la testa a un re è sepolta lì, nel Cimitero Evangelico degli Allori nel più semplice dei sepolcri a fianco al marito da cui non si era separata mai. Non avrebbe mai immaginato che sua nipote, grazie a quell'amante erede al trono, sul trono sarebbe salita anche lei.