Sappiamo tutto quello che è possibile sulla principessa del Galles Diana, sappiamo quasi tutto della storia d’amore che la legava a Dodi al-Fayed, l’uomo che stava per sposarla e che invece è morto con lei la notte maledetta del 31 agosto 1997, nell’incidente sotto il ponte dell’Alma di Parigi. Dopo la tragedia, il padre di Dodi, Mohamed al-Fayed ha intrapreso una battaglia legale perché sospetta ancora oggi che l’incidente sia stato provocato per uccidere la coppia, per non permettere alla futura regina madre di avere altri figli con uno straniero musulmano. A quel tempo, della madre di Dodi è sempre stato solo detto che era morta nove anni prima, e non molto di più. Ma se Dodi al-Fayed era completamente soggiogato dall’amore per Diana che cercava di compiacere in ogni modo prevedendo ogni suo desiderio, è perché gli ricordava sua madre Samira Kashoggi, una donna dalla vita complicata quanto quella della principessa, e con la stessa tragica fine.

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Samira Khashoggi era nata nel 1935, ed era figlia del più importante medico dell'Arabia Saudita, Mohammed Khashoggi, di origini turche. Khashoggi senior era il medico curante del principe Abdul Aziz Al Saud, colui che ha fondato, dall’unione di due stati nel 1932, l’Arabia Saudita. Samira era la zia del giornalista Jamal Khashoggi assassinato all’interno del consolato arabo di Istanbul nel 2018. Il ruolo di medico di un sovrano potente aveva reso molto ricca la famiglia di Mohammed Khashoggi. Per conto suo, il fratello di Samira, Adnan investì la sua parte di patrimonio anche in modi discutibili, come il traffico d’armi, facendolo fruttare a dismisura. Uno dei suoi giovani collaboratori sarà Mohamed Fayed il figlio di un insegnante egiziano.

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Mohamed Fayed, che solo negli anni 70 cambierà il suo cognome in al-Fayed, aveva 20 anni quando conobbe Samira Khashoggi passeggiando per Stanley Bay, il prestigioso quartiere di Alessandria frequentato dall’alta società egiziana. Samira frequentava il College of Commerce dell'Università di Alessandria, dove si sarebbe poi laureata in economia. Solo un anno dopo, Mohamed la chiese in moglie. Il padre della ragazza accettò a condizione che lo stile di vita al quale sua figlia era abituata non cambiasse in peggio. Era il 1954 quando la 19enne Samira sposò il socio di suo fratello, la stessa età di Lady Diana. E così come per Diana, il matrimonio fu un disastro. Difficile penetrare in storie così lontane nel tempo e sigillate dalla riservatezza araba, ma pare che le cose andassero male sin dall’inizio e che Samira sospettasse che suo marito mirasse solo al suo patrimonio. I due misero al mondo un figlio nel 1955, ma divorziarono bruscamente l’anno dopo. Il figlio era Dodi, che venne mandato ben presto a studiare in Svizzera. Secondo alcune fonti, per concedere il divorzio senza fare storie, Mohamed Fayed chiese una generosa buonuscita ed è da quella somma, il cui ammontare è segreto, che avrebbe posto le basi per creare la sua fortuna. A questo punto Samira non aveva intenzione di diventare una divorziata inconsolabile. Iniziò invece a scrivere romanzi e il primo Seeing off my Hopes, uscì nel 1958. Nel 1962, avviò una collaborazione con Effat Al-Thanayan, la la celebre e stimata moglie di Re Faisal, e insieme fondarono The AlNahda Society for Women, una Ong con l’obiettivo di fornire indipendenza finanziaria alle donne in difficoltà. Samira si è dedicata per tutta la sua breve vita all’emancipazione delle donne arabe, alla scrittura dei suoi romanzi e alla rivista che aveva fondato Oriental Women, di cui ora le copie sono oggetto di culto per collezionisti. Anche se le sue opere sono ormai difficili da trovare in inglese (e mai sono state tradotte in Italiano), nei paesi arabi è ancora considerata una delle autrici di maggiore prestigio e da alcune di esse sono stati tratti dei film. Samira si sposò altre due volte, ma senza fortuna: con Anas Yaseen, un diplomatico saudita in India con cui ha avuto una figlia: Jumana e anche stavolta divorziò poco dopo la sua nascita. Poi ancora con AbdelRahman Al-Aseer, un giovane diplomatico libanese che collaborava con suo fratello Adnan. Questo matrimonio fu forse il peggiore dei tre, con lui che si comportava esattamente come se fosse scapolo, tradendola sistematicamente. Fu il colpo di grazie per la sensibile Samira, che diventò dipendente da sonniferi e ansiolitici. A nulla le serviva la devozione del figlio Dodi che le telefonava ogni giorno. Nel 1986 morì di arresto cardiaco, secondo molti causato da una overdose accidentale di sonniferi. Aveva 51 anni e al funerale, Dodi disse che avrebbe rinunciato a tutte le sue ricchezze, a tutte le sue auto di lusso, a tutte le sue avventure galanti, pur di riaverla con sé. Undici anni dopo l'avrebbe raggiunta insieme a Diana Spencer, la principessa triste che tanto gliela ricordava.

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Amr Khashoggi e Samira Khashoggi