Prendere nota: per tirare fuori dalla sua compostezza una regina basta una serenata di Natale. Lo hanno scoperto i dipendenti della Kpmg che ne hanno dedicata una virtuale alla regina Elisabetta II, la quale sarà pure reclusa da mesi nel castello di Windsor con il principe Filippo per precauzione, ma non essendo mai stata una tecnofobica è ricorsa (come tutti noi) alle videoconferenze per continuare i suoi impegni ufficiali a distanza. Come d’abitudine, ma usando la tecnologia che ha lodato durante la diretta, la regina visita ancora le aziende che tengono in piedi l’economia britannica e in una di queste, la Kpmg, una grande società di servizi aziendali che quest’anno compie 150 anni, è stata sorpresa da un mosaico di volti dello staff che le hanno cantato We Wish You a Merry Christmas.

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La regina ha ascoltato le storie personali di quattro dipendenti (qualcuno emozionato) che si sono uniti alla videochiamata da diverse località del Regno Unito, ha dimostrando a tutti cortese interesse (“that’s very interesting”), rivolgendo loro anche delle domande (“when did you join the company?”) rassicurandoli quando qualcuno di loro temeva di non essere più visibile per problemi di connessione, si è congratulata con John McCalla-Leacy, il primo afroinglese eletto recentemente nel consiglio della company con l’obiettivo di migliorare l'inclusione e la diversità, che le ha raccontato la sua storia. Ma è stato quando ha ascoltato il coro ufficiale della compagnia Big Four eseguire la versione speciale registrata a distanza di We Wish You a Merry Christmas for Her Majesty che si è “scongelata” mostrando quel lato umano che, col passare degli anni, The Queen sembra sempre meno disposta a celare.