Da dove cominciare? Una volta stabilito l'inizio, è un monsone di critiche estetiche. Il problema è capire cosa salvare (poco). Tema: la foto di Meghan Markle Harry e Archie nella cartolina di Natale, condivisa su Instagram da chi l'ha ricevuta perché i duchi di Sussex non hanno più profili ufficiali riconosciuti. E di certo non amano rendersi pubblici alla stampa dopo l'anno della lunga fuga a Los Angeles. Risultato? Un tracollo d'immagine totale per chi del glamour aveva fatto il suo centro focale e già con le cartoline di auguri di Natale si distingueva in modo originale nel mare magnum di istituzionalità di Corte. Bye bye bianco e nero stiloso dello scorso anno con il pargolo in primo piano, e altro che ispirazione Barack e Michelle Obama per tracciare la propria nuova vita professionale: la family Xmas card di Meghan Markle e Harry con il figlio Archie è un coacervo di errori di stile.

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Anche con tutti i larghi limiti del trash natalizio, da salvare c'è poco. Cominciamo dai tratti positivi: realizzato dalla mamma di Meghan Markle Doria Ragland nel giardino della casa (dove anche lei vive), lo scatto è affettuoso, con i cani adoranti, la casetta dei giochi, i look sportivi di due genitori che si godono il momento col bambino. Tutto molto tenero. Ma l'elaborazione grafica a mo' di pennello è inguardabile, rovina ogni delicatezza di un momento privato. Il filtro stile Instagram rende tutto irreale, annulla il tocco fiabesco e sognante. Ipotesi: una scelta voluta per l'ossessione alla privacy, Archie è presente ma non si distingue bene il suo volto. Si notano solo i capelli che la rielaborazione rende color castagna intensa, eredità dolcissima del corredo paterno: il baby Sussex è un ginger poco più scuro di papà Harry. Però la cartolina di Natale di Meghan Markle, Harry e Archie così fatta resta irrimediabilmente brutta. Una posa diversa avrebbe avuto un effetto più protettivo della privacy del bambino, bastava inquadrarlo di spalle. L'addio ufficiale al glamour e l'ingresso nelle Awkward Family Photos da dimenticare.