È il sorriso allegro che apre il video di Natale del principe Carlo e Camilla a far immaginare uno scenario diverso, dopo quel "Signore, può spostarsi di un passo a sinistra, gentilmente?". Una sliding door primordiale che discerne dall'heritage nobiliare. E disegna, nella cadenza baritonale di una voce che gli anni hanno impreziosito di profondità, la carriera che il principe Carlo non ha mai perseguito: quella di attore. Malignamente, si potrebbe dire che ha dovuto recitare la parte del marito perfetto di Diana Spencer, come da copione istituzionale, quale recalcitrante protagonista. Whatever love means e tutto il resto, che in monologo da tragedia shakespeariana non avrebbe mai sfigurato. Ma avrebbe dovuto essere integrato nel Romeo lontano dalla Giulietta che era la sua Camilla Parker-Bowles. Carlo d'Inghilterra sarebbe piaciuto a Shakespeare in misura diversa, non avrebbe potuto essere Otello o Re Lear, tantomeno Macbeth perché potere gli interessa fino ad un certo punto. La verità è che Carlo è stato il Romeo che nessuno ha mai valutato su un palco (e che peccato).

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Il principe Carlo che recita versi in completo blu e cravatta azzurro royal su Instagram, nel profilo ufficiale di Clarence House, è stato reso possibile dall'Actors' Benevolent Fund, il fondo di sostegno alla professione di cui l'erede al trono di Elisabetta II è patron da sempre, e che ha organizzato la raccolta fondi per i lavoratori dello spettacolo in difficoltà da pandemia. Ma mentre Camilla Parker-Bowles inforca deliziosi occhiali rossi da lettura, fedele alla tradizione/discrezione di nonna che legge la fiaba ai nipoti, il principe Carlo su Instagram conquista il proscenio declamando con tutte le frequenze a sua disposizione (voce che ha passato in piena vibrazione tonale al figlio William, che quando al royal wedding aprì la bocca in mondovisione fece sobbalzare più di una sedia). E regge persino il confronto col basso ruvido di Tom Hardy e il tono stretto di Daniel Craig, tra i protagonisti del video assieme a Judi Dench, Maggie Smith, Ncuti Gatwa, Penelope Keith e Joanna Lumley. What if il principe Carlo fosse stato il miglior protagonista del theatre britannico di tutti i tempi, l'erede di Laurence Olivier che non si fece mai attore ma a 72 anni riscopre il piacere della declamazione natalizia in un video pubblico zeppo di eccellenza attoriale?